Si parla di recuperare l’umano al convegno inaugurale della Mostra “Dall’amore nessuno fugge”. Il Sottosegretario Federica Chiavaroli tra i relatori
Osservando la realtà carceraria da un’altra angolazione si vedono gli uomini e non le sbarre, l’umanità al posto del reato, le potenzialità future e non solo gli errori del passato.
Hanno guardato così le carceri in Brasile quelli delle APAC. Un modello che nasce dalla gratuità, un esperimento che, secondo alcuni, era destinato a naufragare presto, incagliandosi nell’insidia di una fiducia mal riposta. L’esperienza delle Associazioni di Protezione e Assistenza ai Condannati che si sta vivendo in Brasile ed in altre 23 nazioni, in forme simili, propone infatti carceri senza sbarre né carcerieri, dove i recuperandi sono custodi di loro stessi e del loro processo di reinserimento.
Questa la provocazione da cui nasce l’idea della mostra e di cui si parla nel convegno inaugurale “Dall’amore nessuno fugge” che si terrà a Pescara lunedì 6 novembre, ore 18.00, presso l’Auditorium Petruzzi in via delle Caserme 24. Per l’evento è stato richiesto l’accreditamento formativo all’Ordine degli avvocati d’Abruzzo.
Al convegno interverranno Federica Chiavaroli, Sottosegretario alla Giustizia, Maria Rosaria Parruti, Presidente del Tribunale di Sorveglianza dell’Aquila, Franco Pettinelli, Direttore della Casa Circondariale di Pescara, Germano D’Aurelio, ‘Nduccio, ormai da tempo attivo con la sua associazione “Fratello Mio” a favore dei detenuti, Francesco Lo Piccolo, giornalista e presidente dell’associazione Voci di dentro che da dieci anni vede impegnati molti volontari nelle carceri ed un ex detenuto con la sua testimonianza.
Molti e di grande rilevanza gli enti e le associazioni che sostengono la mostra, che sarà aperta a Pescara dal 6 al 16 novembre presso il Tribunale di Pescara. L’evento è patrocinato dal Ministero della Giustizia, dall’Ordine degli Avvocati di Pescara, dall’AVSI, dalla Comunità di Sant’Egidio, dalla Caritas Diocesana, dal Centro Culturale di Pescara, e ha tra i protagonisti le associazioni Voci di Dentro, Stella del Mare e Fratello Mio ed infine il Centro Servizi per il Volontariato di Pescara che ha promosso e sostenuto l’iniziativa mettendo in connessione le diverse realtà che animano la vita della comunità. Questo per continuare il percorso di lavoro, iniziato il 3 febbraio scorso che, mettendo al centro tutte le persone e le istituzioni del territorio su questioni che riguardano il vivere assieme come comunità partendo dal desiderio umano di relazione e di gratuità.
Durante i giorni dell’esposizione sarà possibile vedere la mostra con visite guidate tramite prenotazione.Convegno: La pena ed il suo fine - Recuperare l’umano
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