Vi sono luoghi nel borgo antico di Vibonati, in cui sembra aleggiare,perennemente, una presenza invisibile che, nell’essenza delle cose, nella vibrazione stessa dell’aria, parla agli spiriti vigili ed il colloquio senza tempo si svolge in un intreccio di commosse memorie.
Il centro storico è diventato il regno del vento che si è appropriato delle pietre abbandonate, ed esso scuote la parietaria abbarbicata nelle antiche fessure, apre e chiude i battenti di legno delle finestre, s’insinua tra le feritoie ed urla. Poche forme di vita si oppongono all’alternarsi delle stagioni, la pioggia, il sole, la polvere, la dimenticanza sbranano quel che resta ancora in piedi, il Tirone si erge ancora là quale muto accusatore di tracce remote di una Bonati lontana, che, arroccata in alto, abbraccia il Borgo antico, che si spiega con un susseguirsi inestricabile di abitazioni piccole, incastonate l’una nell’altra, quasi a creare un corpo unico al fine di migliorare la difesa contro le avversità ed i pericoli esterni.
Le case gentilizie poi, importanti nelle loro strutture, manifestano la loro distinzione socioeconomica in quell’ambiente ovattato di mistica atmosfera, che ti avvolge con i suoi lunghi silenzi, con le pietre che parlano di un tempo remoto e delle sue vicende lontane. L’occasione del 25 e 26 luglio 2017 rappresenta il “genius loci” degli usi e costumi ed alimentazione di un tempo, ancora oggi nobilitati nella nostra quotidianità.
Il "Tirone delle eccellenze" cerca di dare il giusto valore alla tradizione ed alle cose semplici.
I prodotti lattiero caseari, i prodotti animali e vegetali presentano le loro coniugazioni tradizionali nell’optimum nel processo di maturazione.
Difatti, parlare di ricette sarebbe riduttivo, questa manifestazione di due giorni è piuttosto una realizzazione corale, dal gran pregio antropologico, dove più comunità del Cilento partecipano con le proprie peculiarità, inter pares.
Ogni preparazione è la risultante di un periodo stagionale ben preciso, un’occasione socioeconomica di un borgo, di un territorio campano e dei suoi prodotti di nicchia.
In questa occasione, vengono vissuti momenti ed espressioni culturali, quasi fosse un’occasione di verifica, di confronto e di socializzazione tra vari indirizzi di costume, fatti non solo di preparazioni culinarie, ma soprattutto di sapori dimenticati.
I vari gazebi espositivi dei prodotti, magistralmente presentati, ridanno valore e dignità anche alle peculiarità tradizionali del nostro territorio.
I sapori, i gusti ed i profumi della nostra terra, elementi base della longevità delle nostre popolazioni e della la Dieta Mediterranea, in maniera intelligente, sono riusciti a coniugare le peculiarità dei nostri prodotti locali, con l’invito a riconoscerne le tipicità...
Purtroppo oggi, per un malinteso senso del progresso ed una dimensione umana e sociale snaturata dai suoi canoni essenziali , le fragranze dei nostri prodotti si sono progressivamente affievolite, fino ad essere quasi del tutto cancellate.
La bellezza dei nostri luoghi, il legame con i piatti tipici e le produzioni locali, ancora oggi ,sanno offrire ai buongustai la ritualità dei monaci basiliani ed i suggerimenti della Scuola Medica Salernitana.
Il "Tirone delle eccellenze" fa parlare le preparazioni locali, che, protagoniste, si propongono agli invitati, a volte in forma semplice, a volte in forma ricca e raffinata, a volte ancora quasi in forma minimalista, ma tutte condite ed offerte con grande affetto.
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