Inizio visita: 11.00, la visita si svolgerà all'interno dell'area archeologica;
Termine visita: 12.30.
Appuntamento: 11.00 in Viale delle Terme di Caracalla 52, 00153, Roma.
Costo visita: 5 euro tutto incluso; essendo la prima domenica del mese l'ingresso all'area è gratuito per tutti.
Ricordiamo che per partecipare alle nostre attività è necessario essere soci dell'associazione.
Modalità di prenotazione: invia una mail a visite@tuscola.it o un sms al 371.1423882 indicando il numero dei partecipanti, i dati anagrafici di ognuno e un recapito telefonico. I posti sono limitati
Tra l’Aventino e l’attuale viale delle Terme di Caracalla, anticamente la via nova Antoniana, si ergono i resti imponenti delle Terme inaugurate dall’imperatore Caracalla nel 216 d.C.
L’edificio costituisce il miglior esempio conservatosi di impianto termale di epoca imperiale e sorprende per le sue dimensioni. Durante la visita percorreremo la grande struttura rettangolare che poteva accogliere approssimativamente 10.000-15.000 persone al giorno ed era formata da sale riscaldate collocate nelle due grandi esedre, uno stadio, due biblioteche, il tutto immerso in uno splendido giardino (xystus).
Proseguiremo l’itinerario accedendo ai vari ambienti che costituivano la vera e propria area termale, il caldarium con le saune annesse (laconica), il tepidarium ed il grande frigidarium, ma anche la natatio (piscina) di dimensioni olimpioniche (50 metri di lunghezza), le due palestre e i due spogliatoi (apodyteria). Le 1600 persone circa che potevano usufruivano contemporaneamente di queste zone percorrevano ambienti riccamente decorati da statue (Ercole stante, il Toro Farnese), mosaici bicromi e policromi ancora visibili lungo il percorso, vasche come quelle attualmente esposte in piazza Farnese.
La visita si concluderà nei sotterranei, che si compongono di ambienti di servizio e di transito, tra cui il passaggio di carri trainati da cavalli per il trasporto del legname, di spazi per l’impianto di riscaldamento e per la manutenzione dell’impianto idrico e, infine, zone per lo smaltimento delle acque piovane e reflue.
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