A Palazzolo Acreide (SR), all'interno della struttura comunale adibita ad ambulatorio veterinario, nella serata di Venerdi 30 Gennaio 2009, è stato avvelenato il cane di nome Boldo.
Boldo era un cane dolcissimo, da qualche mese randagio, conosciuto da tutti per il suo "spirito libero".
Si trovava eccezionalmente e da pochi giorni all'interno dell'ambulatorio veterinario comunale per consentire ad un cittadino di Palazzolo A., che lo ha adottato secondo legge, di costruire una recinzione all'interno della propria campagna al fine di evitare la fuga di Boldo, lo "spirito libero".
La mano che lo ha avvelenato è entrata all'interno della struttura comunale munita di chiavi e senza necessità di effrazione.
Chi lo ha avvelenato e ucciso ha fatto patire a Boldo atroci sofferenze costringendolo a vivere e subire una lenta, lunga e straziante agonia.
Quanto accaduto è inquietante e raccapricciante, sia per il luogo in cui è avvenuto che per le brutali modalità utilizzate per uccidere Boldo.
Perché Boldo ha dovuto patire tutto questo?
Perché infliggere a BOLDO "SPIRITO LIBERO", cane dolcissimo ed indifeso, tutto questo?
In relazione all'incredibile caso del cane Boldo
SIT-IN
Mercoledi 04 Febbraio 2009
Incontro e SIT-IN
Fino a dopo cena ... tutti seduti per terra!
Per fare il giro ci si sposta con le auto.
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