Lunedì 10 ottobre ore 17:00 c/o Teatro Paisiello via G. Palmieri (Le) – Presentazione (Ingresso gratuito)
Martedì 11 e mercoledì 12 ore 09:00 – Selezioni (Ingresso gratuito)
Orari della scuola: da lunedì 17 ottobre ogni lunedì e giovedì dalle 16:00 alle 18:00
IN SEDE via G. Candido, 23 – Lecce
Si avvia ad ottobre il nuovo anno di formazione teatrale per attori di Astragali Teatro, che da oltre trent’anni svolge la sua attività nel Salento e all’estero.Lunedì 10 ottobre alle 17:00 presso il Teatro Paisiello Fabio Tolledi, regista della compagnia, presenterà il percorso di formazione, mentre martedì 11 e mercoledì 12 ottobre si terranno le selezioni per accedere alla scuola.Al termine dell’anno di formazione verranno selezionate due persone per entrare a far parte del gruppo degli attori della compagnia.
Aperto ad un massimo di 20 partecipanti dai 18 ai 26 anni, quest’anno il corso si terrà ogni lunedì e giovedì dalle 16:00 alle 18:00 e sarà articolato in diverse attività, tutte finalizzate alla conoscenza del lavoro dell’attore: corpo e voce saranno al centro delle varie fasi del training che porteranno i partecipanti ad acquisire la presenza dello stare in scena e la piena padronanza delle tecniche utilizzate.
Respiro, canto, lavoro sui risuonatori, movimenti strutturati nello spazio, lavoro sul ritmo, creazione di un’azione, lavoro sul testo sono gli elementi che verranno sviluppati durante il corso. Non è richiesta un’esperienza passata, solo tanto desiderio di apprendere un’arte antica, che nel tempo si è trasformata e si è aperta a nuovi modi di concepire l’evento teatrale.
Il corso sarà pratico e teorico e si nutrirà del ricco archivio di materiali a disposizione dei partecipanti.
I docenti del corso saranno Fabio Tolledi, direttore artistico e regista della compagnia Astragali Teatro, che ha realizzato spettacoli, progetti artistici, conferenze in circa 30 paesi nel mondo, le attrici Roberta Quarta e Lenia Gadaleta, con oltre vent’anni di esperienza nazionale e internazionale in ambito teatrale, la prima specializzata nel lavoro con la voce e il suono, la seconda nel training fisico e nel lavoro sul respiro.
Per informazioni:
0832.306194 - 3209168440
teatro@astragali.org
CHI E’ ASTRAGALI TEATRO
Nel nome Astràgali ricorda un gioco divinatorio, il gioco dei dadi con cui i greci interrogavano il futuro e il tempo, ma anche i dadi di cui parla Eraclito, di cui parlano i filosofi, di cui narra Dioniso. E gli ossi dei calcagni degli agnelli con cui gli antichi giocavano, e che poi nella lingua madre salentina sono diventati tuddhi.
Astragali nasce nel 1981 a Lecce per fare teatro, per formare attori, per dare vita ad uno spazio di circolazione dei discorsi e delle pratiche, per elaborare progettualità, per tessere trame e relazioni. Dal 1985 è riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come compagnia teatrale d'innovazione. Dal 2012 è sede del Centro Italiano dell’International Theatre Institute dell’UNESCO. E' membro della Anna Lindh Euro-Mediterranean Foundation for the Dialogue between Cultures.
Uno spazio teatrale, come spesso raccontano le leggende dei teatri, è soprattutto una sorta di stazione in terraferma dove molti arrivano, molti partono, qualcuno resta.
Il primo progetto di Astràgali, realizzato nel 1984, si chiama “Rito Tragedia Rito” ed è un percorso circolare di interrogazione sul teatro e le sue pratiche, che riesce a fare arrivare in questo lembo di Puglia l'esperienza indiana di Sanjukta Panigrahi e Ragunath Panigrahi, l'Opera dei Pupi di Palermo, l'équipe “L'Avventura” di Jerzy Grotowski, studiosi del teatro di tutto il mondo, critici teatrali, osservatori. Da allora Astràgali è stato soprattutto questo. Un luogo della ricerca teatrale, con un versante produttivo originale, che, con l'arrivo nel 1992 di Fabio Tolledi, scrittore, poeta, drammaturgo, si è particolarmente declinato sul versante del teatro poesia, un luogo vivo al centro della città, dove incrociare discorsi, esperienze, saperi. Amiamo la pratica del bordo, dice Fabio Tolledi, l'unica oltretutto che possa riuscire a fare parlare le molte voci della postmodernità. E ancora: Per noi il teatro è quello spazio dove il lavoro dell'attore può incontrare lo sguardo dello spettatore, una pratica di conoscenza.
Un luogo possibile di incontro dei pensieri, e, sul versante teatrale, la scommessa mai sopita di un teatro vivo, sfida che ha portato Astràgali a visitare teatralmente, e praticamente da pionieri, alcuni degli spazi architettonici più affascinanti o desueti o dimenticati del Salento e ad aprirsi ad una pratica sincretica di scambi e di incroci culturali, soprattutto con i paesi dell'area del Mediterraneo. Astràgali lancia la sfida di un nuovo percorso, dove il rigore della ricerca viene premiato. Un percorso che vede Astràgali costruire, tassello dopo tassello, una nuova pratica di rete culturale internazionale, soprattutto nell'area Euro-Mediterranea assieme ad artisti, teatri, studiosi, musicisti, ricercatori.
Fra gli spettacoli realizzati in questi anni, per la regia di Fabio Tolledi, possiamo citare: Ali- questo corpo, questo fuoco, La Betissa (da un poema di Antonio Verri), Mistero Buffo (Schizzo Majakowskij), Nos - l'architettura degli amanti, Q - il cantico dei cantici per lingua madre, Le Vie dei Canti, Porca Miseria- le comiche storie del tragico sud, Antigone-anatomia della resistenza dell’amore, Doni di guerra, Ulysses’ gramophone- the Wake, Persae, Noi, emigranti, Lysistrata-primo studio sull’oscenità del potere, Divenire animale, Metamorfosi.
Fra i numerosi eventi ricordiamo La Notte dei Poeti, Scene del desiderio, Tamburi e coltelli, Le Terre di Mezzo e i due progetti pilota realizzati per conto del Ministero degli Affari Sociali e dal Ministero della Pubblica Istruzione: I giardini delle meraviglie e Progetto in viaggio. Un'esperienza molto importante, quest'ultima, che ci ha consentito di lavorare con un gruppo di giovani kosovari, albanesi e curdi e che ha avuto come ulteriore esito la traduzione da parte di Roberta Quarta e Fabio Tolledi del libro di Shkelzën Maliqi Kosovo- alle radici del conflitto (Besa editore).
Nel 2003-04 compie un percorso tra le culture che attraversano il Mediterraneo, assieme a partner di Italia, Grecia, Cipro, Spagna, nel progetto Sulle tracce di Dioniso- i porti del mediterraneo. Dal lavoro comune fatto nel corso di questi progetti con artisti, musicisti, attori è nato lo spettacolo Antigone- anatomia della resistenza dell'amore, per la regia di Fabio Tolledi, che partendo dal testo di Sofocle, e intrecciando altri testi contemporanei come La tomba di Antigone di Maria Zambrano, si interroga sul destino dell'uomo e sulla possibilità ineludibile di un atto amoroso di rivolta. Il lavoro realizzato a Cipro segna un'altra tappa fondamentale nel nostro percorso di ricerca artistica nel Mediterraneo. Il laboratorio, svolto con un gruppo di attori e attrici, che avevano vissuto l'esperienza drammatica della guerra, segna ancora maggiormente il nostro lavoro nella direzione di un impegno concreto sulle realtà del conflitto nel Mediterraneo.
L’interrogazione sulla contemporaneità porta, inoltre, la nostra compagnia ad affrontare questioni cruciali connesse ai conflitti, alla migrazione, alle frontiere politiche e sociali che dividono forzatamente i popoli. Attraverso numerosi progetti internazionali (molti dei quali sostenuti dall’Unione Europea), tra cui Il corpo dell’arte,Teatri di guerra- pratiche di pace, War gifts, Persae, Le rotte di Ulisse- per una critica della violenza, Front-frontier, Roads and desires-theatre overcomes conflict, H.O.S.T.- Hospitality Otherness Society Theatre, Stories of stars and acrobats, WALLS-Separate Worlds, Astragali unisce la pratica del teatro a quella di una interrogazione reale del presente, attraverso azioni teatrali che si misurano con urgenze sociali e politiche, e che portano la compagnia in molti paesi europei, extra-europei e in zone di conflitto, tra cui Grecia, Cipro, Francia, Spagna, Germania, Belgio, Repubblica Ceca, Albania, Turchia, Palestina, Siria, Giordania, Iraq, Tunisia, Brasile, Cina.
Il percorso teatrale e culturale di Astragali continua anche ad innervarsi nel territorio attraverso la partecipazione alla rete di residenze teatrali Teatri abitati, con la residenza realizzata, in collaborazione con il Comune di Lecce, presso il Teatro Paisiello.
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