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Dal 24 giugno al 31 dicembre 2022 è visionabile l’esposizione intitolata Monterosso nel XV secolo.
Organizzato a cura di Davide Tansini, l’evento è dedicato alla storia del borgo ligure durante il Quattrocento, quando gran parte della Riviera di Levante era soggetta alla Repubblica di Genova.
All’epoca le Cinque Terre erano già famose per il suggestivo paesaggio affacciato sul mare e per l’eccellente qualità dei vini prodotti in loco, apprezzati ed esportati anche in Francia e in Inghilterra.
Monterosso sorgeva al limite di una nevralgica zona di transito fra l’Europa centrale e l’Italia peninsulare: i bacini dei fiumi Magra e Vara erano attraversati da numerosi itinerari (come la Via Francigena e la Via degli Abati) che collegavano la Valpadana al litorale toscano, a Roma e al Mezzogiorno.
Valicati i passi montani della Lunigiana, questi percorsi appenninici si raccordavano agli approdi marittimi situati attorno al Golfo della Spezia: Ameglia, Avenza, Lerici, Levanto, Porto Venere, Sarzana, Vernazza e la stessa Spezia, nel cui capitanato era incluso Monterosso.
Oltre alla Repubblica di Genova, varie entità politiche erano interessate a quest’area: la Repubblica Fiorentina (per decenni egemonizzata dalla famiglia Medici), il Ducato di Milano (governato prima dai Visconti e poi dagli Sforza), i Fregoso (signori di Sarzana), la corona di Francia (tenuta dalla stirpe Valois), gli Aragona (sovrani dell’omonimo regno iberico e della Catalogna), la Repubblica di Lucca (controllata dai Guinigi per diverso tempo), gli Este (dominatori di Ferrara, Modena e Reggio), i feudatari Fieschi, Landi, Malaspina e Rossi.
Davide Tansini prende spunto dalle vicende monterossine del XV secolo per allargare l’orizzonte descrittivo della mostra al territorio compreso fra Liguria orientale, alta Toscana ed Emilia occidentale.
Lo storico racconta gli sforzi compiuti dall’antica comunità di Monterosso per costruire un originale equilibrio fra terra e mare, che caratterizza ancor oggi questo tratto della Riviera: la cura della vegetazione e del suolo (aspro ma fragile), la costruzione dei terrazzamenti con muretti a secco (vitali per l’economia locale), la pesca e la navigazione, la gestione dei corsi d’acqua, i rapporti (spesso conflittuali) con gli abitati limitrofi.
Attraverso una sequenza di schede testuali corredate da immagini, la mostra propone una tematica variegata, che non si limita alla cronologia politica del Quattrocento.
Monterosso nel XV secolo tratta ambiente, architettura, cultura, società, tradizioni e vita quotidiana, prendendo in esame la zona compresa fra La Spezia, Genova, Massa-Carrara e Parma.
La serie dei testi è impostata su undici titoli ricorrenti: Geografia, Vicende politiche, Monterosso, Conflitti, Stati e signorie, Documenti, Castelli, Biografie, Economia, Attorno a Monterosso e Curiosità.
Numerosi sono i personaggi citati: tra loro compaiono i banchieri Cosimo de’ Medici e Lorenzo il Magnifico, i duchi di Milano Filippo Maria Visconti, Francesco Sforza e Ludovico il Moro, i dogi genovesi Tomaso e Giano Campofregoso, il marchese di Fosdinovo Gabriele II Malaspina, i re di Francia Carlo VI, VII e VIII di Valois.
Davide Tansini ha reperito le informazioni presenti nelle schede dell’esposizione da documenti d’archivio conservati in Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Toscana e Veneto (a Firenze, Genova, La Spezia, Levanto, Lucca, Massa, Milano, Monterosso al Mare, Parma, Pontremoli e Venezia).
Monterosso nel XV secolo è il secondo appuntamento della rassegna «Percorsi nel tempo».
In breve
Che cosa: storia del tardo Medioevo e del Rinascimento
Come: mostra
Quando: dal 24 giugno al 31 dicembre 2022
Curatore: Davide Tansini
Patrocinio: Comune di Monterosso al Mare
Sito Web: www.inarce.com
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