lunedì 09/02/2009 ore 18:00
la Feltrinelli Libreria
via de' Cerretani 30r
INCONTRO CON
ANTONIO DI PIETRO
È il personaggio politico del momento. Impegnato da una parte in un'opposizione netta a Silvio Berlusconi e al suo governo, dall'altra in una competizione dura con Walter Veltroni e il Partito democratico, Antonio Di Pietro occupa la scena politica e mediatica, continua ad aumentare i suoi consensi nel Paese e a provocare polemiche infuocate. "Sono io l'unica opposizione", proclama. E intanto risponde alle dure accuse che gli arrivano dalla maggioranza di governo. Ne Il guastafeste (Ponte alle Grazie), per la prima volta, sollecitato, pungolato, persino provocato da Gianni Barbacetto, Di Pietro parla di sé e delle sue battaglie. Abbiamo il piacere di ospitare Antonio Di Pietro in compagnia di Fabio Evangelisti.
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IL LIBRO DEL POLITICO DEL MOMENTO - IL LIBRO POLITICO DELL'ANNO
DI PIETRO SECONDO DI PIETRO:
L'EX MAGISTRATO RACCONTA LA SUA (OP)POSIZIONE
Antonio Di Pietro
con Gianni Barbacetto
Il Guastafeste
La storia, le idee, le battaglie
di un ex magistrato entrato in politica
senza chiedere permesso
Ponte alle Grazie
IL LIBRO
È il personaggio politico del momento. Impegnato da una parte in un'opposizione netta a Silvio Berlusconi e al suo governo, dall'altra in una competizione dura con Walter Veltroni e il Partito democratico, Antonio Di Pietro occupa la scena politica e mediatica, continua ad aumentare i suoi consensi nel Paese e a provocare polemiche infuocate. "Sono io l'unica opposizione", proclama. E intanto risponde alle dure accuse che gli arrivano dalla maggioranza di governo. In questo libro, per la prima volta, sollecitato, pungolato, persino provocato da Gianni Barbacetto, Di Pietro parla di sé e delle sue battaglie. Racconta con particolari inediti il suo passato di magistrato, l'inchiesta Mani pulite, le dispute mai sopite nel Paese sulla giustizia e sui rapporti tra politica e magistratura. Ripercorre gli anni degli attacchi subìti, dei dossieraggi, delle accuse, dei processi e delle assoluzioni. Risponde alle accuse e alle critiche che i suoi avversari gli rivolgono da anni. Ma racconta anche il suo presente di politico, la costruzione di un partito nuovo, post-ideologico, che sia - dice - un "partito del fare". Ha il culto delle manette? È un uomo di destra? Ha tramato per distruggere i partiti della prima Repubblica? Ha salvato gli eredi del Pci? Ha l'ossessione di Berlusconi? Ha costruito, come quest'ultimo, un partito personale e monocratico? Come vede l'Italia del presente e del futuro? In queste pagine, Di Pietro ricorda, ricostruisce, risponde.
GLI AUTORI
Antonio Di Pietro (Montenero di Bisaccia, Campobasso, 1950), entrato in magistratura nel 1981, l'ha lasciata nel 1994 dopo essere stato fra i protagonisti dell'inchiesta Mani pulite. Nel 2000 ha fondato il partito Italia dei valori, di cui è presidente. Due volte ministro con Prodi, già senatore e parlamentare europeo, è oggi deputato della Repubblica.
Gianni Barbacetto, giornalista, autore di inchieste sul mondo politico e imprenditoriale, è collaboratore di diverse testate giornalistiche e ha lavorato per la radio, la tv, il cinema. Tra i suoi libri, Compagni che sbagliano (2007). Con Peter Gomez e Marco Travaglio ha scritto Mani pulite (2002) e Mani sporche (2007).
DAL LIBRO
"Berlusconi era venuto in Parlamento
a chiedere la fiducia e, forte della disponibilità
al dialogo mostrata da Veltroni, aveva ammiccato
al centrosinistra dicendo: 'Se po' fa''.
Io sono intervenuto in aula e ho ribattuto
in modo chiaro: 'Nun se po' fa''.
Berlusconi in aula non c'era, quel giorno,
ma io mi sono rivolto direttamente a lui.
'No' ho detto, 'non si può continuare a usare
impunemente e spudoratamente le istituzioni
per farsi fare le leggi che servono a lei,
signor presidente del Consiglio dei ministri
che non c'è'."
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