Presentazione del romanzo AP di Marco Rossi,
Manidistrega editrice
Domenica 5 dicembre ore 17.30 Edison Bookstore – Livorno
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Psicologico, informatico, introspettivo, fantascientifico, spirituale e un po’ giallo, semplicemente: AP.
Sì, un titolo molto semplice, composto di solo due lettere per un romanzo che include in sé tantissimi aspetti. L’autore Marco Rossi pubblica la sua seconda opera con Manidistrega Editrice avventurandosi in un campo affascinante come quello dell’intelligenza artificiale, spingendosi oltre le conoscenze attuali, per approdare, in compagnia di uno psicologo, alla scoperta dell’autocoscienza di una macchina informatica costruita dall’uomo.
Ma come affronta un’intelligenza artificiale il mondo dei sentimenti? Quali domande si pone nei confronti dell’esistenza e della trascendenza? Le risposte, che per ovvi motivi non anticipiamo, le possiamo trovare nelle pagine di AP in compagnia di uno psicoanalista e di un robot che dialogano sui misteri della vita e dello spirito. Intorno a questi due personaggi naturalmente ruotano vicende gialle, interessi economici e invidie professionali in una miscela che potrebbe risultare esplosiva per i lettori.
Marco Rossi presenterà il suo libro AP insieme all’assessora alle Politiche Educative del Comune di Livorno Carla Roncaglia, allo psicologo Paolo Fuligni e all’editrice Margherita dalle Vacche
IL LIBRO E L'AUTORE
Non AI ma AP. Non artificial intelligence ma artificial psyche. Non intelligenza artificiale ma psiche artificiale. Se con AI si intende la capacità di risolvere problemi, come ormai è accertato posson fare anche delle macchine oltre che alcuni animali, tale capacità non comporta sicuramente l’autocoscienza. Potrà mai esistere un computer che sa di esistere? Se sì, forse, la prima cosa di cui avrà bisogno potrebbe essere un po’ di psicoterapia. Se non altro per rispondere anche lui, come ciascun di noi, alle domande di fondo della vita: chi sono io? Dio esiste? AP è un giallo che, partendo dall’ipotesi della realizzazione di una psiche artificiale, ne suppone gli sviluppi: alla fine tale originale entità prova ad immaginarsi in termini umani e la descrizione che fornisce di sé è pur essa originale...
L'Autore, Marco Rossi , dopo il Liceo Classico Niccolini e Guerrazzi di Livorno, stranamente sceglie Informatica all’Università di Pisa, a quel tempo unica facoltà del genere in Italia. Dal greco ai computer il salto gli riesce bene perché, presa la laurea, viene assunto dall’IBM, allora dominatrice del mercato. Per colmare i ritagli di tempo di una carriera manageriale svoltasi a lungo in giro per il mondo egli inizia una frequentazione quasi amicale degli elaboratori elettronici che sarebbero poi divenuti i PC, non solo scoprendoli strumenti per descrivere più facilmente i propri fremiti interiori ma anche immaginandoli possibili interlocutori di un dialogo proiettato verso un’immaginaria quaestio sui diritti di futuribili autocoscienze artificiali. Anche AP, come il precedente Io non ritorno, era lì che attendeva, nella sua anima: i computer lo hanno aiutato a farlo emergere spingendolo a vincere tanti timori come quello di apparire esagerato addirittura immaginando la trilogia La ricerca di me che vede il terzo tomo in di fase di scrittura.
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