Centro studi Villa Montesca “mette in scena”
regole per salvaguardia nell’incontro ‘Crollo-028’

FINALE TEATRALE PER PROGETTO
PROTEZIONE BENI CULTURALI DA SISMA ‘PATCH’

Virginia Virilli si esibirà il 17 dicembre, alle 15, agli Ex seccatoi del tabacco a Citta di Castello

Ultimo atto del progetto Patch (Prevention, analysis and tools for cultural heritage) finanziato dalla Commissione europea Direzione Generale Echo, per la protezione dei beni culturali in caso di emergenza sismica. ‘Crollo-028: conferenza volante su identità e protezione del patrimonio artistico contemporaneo’ sarà il tema dell’incontro finale, prodotto e ideato in forma teatrale dal Centro studi e formazione Villa Montesca di Città di Castello nell’ambito del progetto, in collaborazione con la Fondazione palazzo Albizzini collezione Burri, di cui ricorre il trentennale. “La conferenza in forma di teatro – anticipa Fabrizio Boldrini, direttore di Villa Montesca – nasce dall’idea di non discutere di regole e protocolli in forma tradizionale, ma in quella scenica”. La performance, che vedrà protagonista l’attrice Virginia Virilli, si terrà sabato 17 dicembre, alle 15, agli Ex seccatoi del tabacco (capannoni Burri), a Città di Castello. Il titolo della conferenza richiama il numero dei terremoti registrati nell’Appennino umbro-marchigiano, che hanno provocato danni notevoli documentati. L’incontro si svilupperà sul tema dell’arte contemporanea e dell’identità culturale con il contributo di Bruno Corà, storico e critico d'arte della Fondazione Burri, Francesco Scoppola, direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Umbria, e con la partecipazione dell’Associazione culturale studio danza di Rita e Roberta Giubilei.

All’evento, promosso dal Comune di Città di Castello e dal gruppo comunale di Protezione civile, sarà presente anche Luciano Bacchetta, primo cittadino tifernate. I partner italiani del progetto Patch, coordinato dal Centro studi e formazione Villa Montesca, sono la Provincia di Perugia e la Basilica di san Francesco di Assisi.

Maria Galeone