Settimana regionale per la promozione della cultura,
tutte le iniziative in biblioteca e al Musas
Dal 7 al 14 ottobre sette eventi tra lettura, musica, teatro e attualità per bambini, adulti e anziani
Anche Santarcangelo partecipa con sette iniziative alla Settimana di promozione della cultura, che la Regione Emilia-Romagna promuove per celebrare l’Anno europeo del patrimonio culturale. Dal 7 al 14 ottobre, dunque, nell’ambito della campagna regionale “EnERgie Diffuse” anche la Baldini e il Musas offriranno un ricco programma di iniziative gratuite, tra open day ed eventi per famiglie e cittadini di tutte le età.
Domani (domenica 7 ottobre) apre la rassegna il tradizionale appuntamento con il bookcrossing: al Musas dalle 16 alle 20 porti un libro, ne prendi un altro, vivi il museo e scopri l’installazione “Contaminazioni. Il Met va al Musas: un mosaico di volti e mestieri come tessere del Novecento”, visitabile fino a domenica 2 dicembre. Sempre domani, in serata (ore 18-23), è in programma l’evento “Spazi aperti”, giornata di esposizioni artistiche e sperimentazioni sonore a cura dell’associazione culturale Meet, con musica live di Federico Fusaglia e dj Pigna, accompagnata dalle installazioni di Caterina Nanni, Francesca Lodesani, Virginia Verona e Alessandra Bruni. La giornata di domenica 7 ottobre, tra l’altro, offrirà l’ultima occasione per visitare la mostra “Unearth. Portare alla luce” degli artisti visivi Eron e Andreco, che si chiude proprio domani.
Giovedì 11 ottobre la musica è ancora protagonista, questa volta in biblioteca: alle ore 18 la Baldini ospita infatti un concerto di ocarine nell’ambito della rassegna “Concerti folk sulla Via Emilia. Settimino ocaristico internazionale”. Gli ocarinisti, provenienti dall’Italia e da Giappone, Corea e Stati Uniti, eseguiranno brani classici da Vivaldi a Morricone, musiche popolari e della tradizione italiana, ma non mancheranno suggestioni provenienti dall’Oriente.
Venerdì 12 ottobre si prosegue al Musas, dove alle ore 21,30 si svolgerà lo spettacolo di danza “Invers Power of Wavelenghts – Alessandro Carboni”, seguito dall’incontro “Dialoghi del Terzo Paesaggio 1” a cura di Sabina Ghinassi per Rete Almagià. La serata – realizzata in collaborazione con Santarcangelo dei Teatri – rientra nel programma “Intercity. Percorsi di danza fra le città d’arte”.
Sabato 13 ottobre si torna alla Baldini per l’open day della biblioteca: a partire dalle ore 17 verranno presentati servizi e opportunità disponibili gratuitamente per la popolazione anziana del territorio, con gli interventi del Coro Magnificat e la proiezione del filmato “L’udòur dl’érba luóisa” (Abbazia di Theleme, voce narrante di Giovanni Venturi), liberamente tratto da “E viaz” di Tonino Guerra. Tra i servizi offerti dalla Baldini alle persone anziane, la sezione “LeggereFacile” con libri in caratteri grandi creata in collaborazione con la Biblioteca Italiana Ipovedenti, gli audiolibri in formato cd, i film in dvd e le registrazioni di opere liriche, nonché gli incontri di alfabetizzazione informatica.
Domenica 14 ottobre, infine, doppia proposta al Musas: un evento del Pam Club per la Giornata Nazionale delle famiglie al museo (F@MU) e un’iniziativa in occasione della XX edizione del Festival del Mondo Antico, “Tra Oriente e Occidente. Dialoghi nel tempo”. Alle 16,30 comincia un pomeriggio di storie e racconti in compagnia di Alessia Canducci, con spazio anche per i bimbi più piccoli e merenda per tutti, mentre alle 17 il giornalista Marco Guidi – a lungo inviato di guerra sui fronti mediorientali e balcanici, profondo conoscitore della Turchia – presenta il volume “Atatürk addio. Come Erdogăn ha cambiato la Turchia”.
Atatürk addio – Se Atatürk volle una Turchia laica e occidentale, oggi il premier Erdogăn va nella direzione opposta. Si sta combattendo sulle sponde dell’antico Impero Ottomano una guerra, nemmeno troppo nascosta, contro la memoria di colui che tentò di portare la Turchia in Europa. Non si può avere nello sguardo solo la bellezza e la modernità di città come Istanbul o Ankara, dove il passato si fonde con il futuro, dimenticandosi dell’Anatolia profonda, parlare dei progressi e delle riforme senza considerare la storia di questo popolo e la sua costante ricerca di un nemico dedito al complotto.
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