Torna l’appuntamento con
I SOLISTI DEL TEATRO
XXXVIII EDIZIONE
DIREZIONE ARTISTICA CARMEN PIGNATARO
DAL 6 LUGLIO AL 4 SETTEMBRE
GIARDINI DELLA FILARMONICA-ROMA
Più di 40 spettacoli tra teatro, danza, musica, arte, comicità, drammaturgia contemporanea, tra i più grandi nomi del panorama teatrale italiano e nuove realtà artistiche, tra cui:
FRANCESCA REGGIANI- GIADA PRANDI-CARMEN DI MARZO- ARIANNA PORCELLI SAFONOV-MARCO SIMEOLI-GIOVANNI AMODEO- MARIANO LAMBERTI- LORENZO BALDUCCI- PINO AMMENDOLA- EVA ROBINS- ROBERTO PIANA- LUCILLA LUPAIOLI- PIETRO DE SILVA- GINO AURIUSO- IRMA CIARAMELLA-EDUARDO RICCIARDELLI-DANIELE PARISI-FRANCESCO BANCALARI - JACOPO BEZZI-TIZIANA FOSCHI- MARCO FALAGUASTA- LEDYVETTE-ANNA PISCOPO-ANTONIO GROSSO-MARIA LETIZIA GORGA- PINO STRABIOLI- PAOLO SASSANELLI- ANNALISA FAVETTI-LUCA FERRINI-MARIANO LAMBERTI-CATERINA GRAMAGLIA-GABRIELE CANTANDO PASCALI-MASSIMO ROBERTO BEATO-GIANNI DE FEO- ORAZIO ROTOLO SCHIFONE-ELENA CROCE-ANTONELLO DE ROSA-DONATELLA PANDIMIGLIO-ELISA BARRUCCHIERI- LUIGI MARTELLETTA- AGNESE FALLONGO-TIZIANO CAPUTO -MADDALENA RIZZI- FILIPPO D’ALESSIO-ARIANNA NINCHI-SILVIA SIRAVO-PATRIZIA SCHIAVO- STEFANO NAPOLI -ALESSIA FABIANI- PRISCILLA MICOL MARINO- ALESSANDRA FALLUCCHI-MARCELLA FAVILLA-ANTONELLO DE ROSA- MARGHERITA RAGO-GIANLUIGI FOGACCI- LAURA LATTUADA-SARAH BIACCHI
Non mancherà, dal 30 luglio al 4 agosto, l’ appuntamento con la Settimana Rainbow in collaborazione con l’Associazione Mario Mieli e lo Speciale Danza dall’8 all’11 agosto
Dal 6 luglio al 4 settembre torna l’appuntamento estivo con “I Solisti del Teatro”, storico festival romano diretto da Carmen Pignataro, giunto alla XXVIII edizione, che si terrà ancora una volta nella splendida cornice dei Giardini della Filarmonica, a due passi da Piazza del Popolo. La location si impreziosisce di charme grazie a un programma straordinario capace di riunire la passione per il teatro, la trasversalità dei generi e l’attenzione alle tematiche sociali.
Nel magico scenario dell’open space botanico dei Giardini si alterneranno alcuni tra i più grandi nomi del panorama teatrale italiano e nuove realtà artistiche dall’alto impatto scenico ed espressivo.
I Solisti del Teatro, infatti, si è sempre distinto come punto di riferimento per una platea variegata ed eterogenea, un luogo d’incontro, di scambio, una fucina di idee.
Monologhi, sintonie tra parole e musica, percorsi a tema, artisti di ogni segno, di ogni identità, di ogni linguaggio, attori affermati e giovani leve: tutto all’insegna della qualità artistica come punto cardine di ogni singola edizione.
Un cartellone innovativo ed eterogeneo con più di 40 spettacoli, ricco di operazioni artistiche del tutto nuove, anteprime nazionali, grandi interpreti del panorama teatrale italiano, giovani promesse, sperimentazioni e contaminazioni tra generi, musica e teatro, arte e teatro, danza e teatro, comicità e teatro civile, classici e drammaturgia contemporanea, al quale si aggiunge una serata in ricordo dell’indimenticabile Piera degli Esposti a un anno dalla sua scomparsa.
Come da tradizione, ormai, una settimana, dal 30 luglio al 4 agosto, sarà dedicata al festival di teatro LGBTQ in collaborazione con l’associazione Mario Mieli.
Continua, inoltre, la collaborazione con Artisti 7607, mentre la ricerca sul binomio Teatro/Danza andrà avanti con eventi che inneggiano alla forza espressiva che solo l’unione e la contaminazione delle arti riesce ad avere, con uno speciale Danza che si svolgerà dall’8 all’11 agosto.
Le notti estive della Capitale si illuminano e tornano così a risplendere tra cultura ed eventi.
Alle porte della rassegna sorgerà un delizioso ristorante, cocktail bar che proporrà un’ampia scelta di cibi che soddisferà le esigenze di tutti.
I Solisti del Teatro è realizzato da TEATRO91 e promosso da ROMA CULTURE col sostegno della FONDAZIONE CLAUDIO NOBIS.
Il Festival è vincitore dell'Avviso pubblico Estate Romana 2020-2021-2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.
Info e prenotazioni:
Giardini della Filarmonica Romana_ Via Flaminia,118 (Piazza del Popolo)
Tutti gli spettacoli inizieranno alle ore 21:30
e-mail: teatronovantuno@gmail.com
tel.: 3807862654 www.isolistidelteatro.it
Biglietti:
Intero 15 euro Ridotto 13 euro (età under 25, over 65 – gruppi minimo 6 persone)
Orario botteghino: 18:30-22:00
Ristorante: L'ingresso è libero e aperto a tutti dalle ore 18 Telefono 393/9148888
PROGRAMMA
I SOLISTI DEL TEATRO XXVIII ed.
presso “I Giardini della Filarmonica romana”
Protagoniste dello spettacolo le pari opportunità, che spesso non sono né tanto pari, né molto opportune. Ma non solo. Gatta Morta è un one-woman-show che in 90 minuti schiera sul palco attualità e costume, informazione e politica, nel tipico stile a tutto campo dell’artista, che alza il sipario su un diario di quotidiane follie.
Tra brucianti monologhi e ciniche riflessioni, Francesca Reggiani prende a pretesto la caratteristica principale della gatta morta, ovvero la capacità di manipolare gli altri, per raccontare le sabbie mobili del nostro tempo, l’incerto confine tra vero e falso, sentimenti e risentimenti, buoni visi e cattivi giochi. Un’abile fotografia dell’oggi scattata per ritrovarsi con un sorriso, o meglio, una fragorosa risata. Alla faccia delle gatte morte, che non se ne abbiano a male.
Anna è una giovane donna che negli anni ’60 si trasferisce da Orvieto a Latina dopo aver ottenuto un posto di lavoro come impiegata comunale. Lontana da casa e dalla sua famiglia, la sua vita procede monotona nella noiosa quotidianità. La svolta sembra finalmente arrivare grazie all’incontro con il ragioniere Tonino Scarpa. La relazione fra i due non va come sperato e in un crescendo delirante e tragicomico Anna verrà trascinata dalle sue fragilità in una spirale di paura, paranoia e possessività che la porterà a commettere un gesto estremo e inaspettato ma che per lei rappresenta il più grande “atto d’amore” possibile.
Anna è una donna in lotta con il suo passato e i suoi demoni. Una vittima del suo tempo e della condizione della donna negli anni ’60 di una società e di una morale che rifiuta ma che non ha la forza di combattere e da cui noi riesce ad emanciparsi.
Rosy D’Altavilla è un monologo brillante con inserti musicali. La vicenda è quella di Rosetta, una donna semplice e umile, bidella in una scuola di Napoli, che possiede una caratteristica del tutto originale: ricordare esattamente ogni momento della sua esistenza precedente, nell’altra vita, tra l’altro, era Rosy D’Altavilla una famosa e celebre chanteuse, una ragazza dalle umili origini e dal grande talento che arriva a calcare con successo le scene nazionali. Oggi invece Rosetta la bidella è sola, non ha una famiglia, un amore, nulla, trascina stancamente la sua seconda esistenza nel ricordo malinconico della precedente, in particolare il suo cuore è ancora legato ad Alfonso, l’uomo di cui era follemente innamorata, perso all’apice della celebrità. Allo spettacolo faranno da cornice alcune splendide canzoni napoletane cantate dal vivo dalla bravissima Carmen Di Marzo e accompagnate da pianoforte e flauto.
Fiaba-fobia è una collana di racconti che indaga sulle fobie che accompagnano la nostra persona, a volte per tutta la vita, a volte più dei parenti. Fiaba-fobia è stata scritta per ridere e per pensare. Sperando che non ci sia nessuno che abbia paura di ridere e paura di pensare.
"Io & la Rossa" è prima di tutto un sentito omaggio a Milva, artista che più di tutti rappresenta l'eccellenza dell'espressione artistica italiana nel mondo, di e con Giovanni Amodeo. Attraverso i suoi ricordi, l'autore e interprete, racconta, vari momenti di formazione personale e artistica, legati indissolubilmente alla carriera della nostra signora del teatro e della canzone. Lo spettatore entra così nel mondo della provincia italiana, ed è coinvolto alla scoperta di come l'arte può irrompere e cambiare il percorso di vita e gli orizzonti di un semplice ragazzo di periferia, tutto questo arricchito da canzoni che hanno fatto storia in Italia e all'estero reinterpretate e interiorizzate da Amodeo.
Tutte le storie di Piera. Francesco Vaccaro: Lettera d’amore a Robert Mitchum
Allegro, non troppo è un progetto di stand up comedy con n testo divertente ma allo stesso tempo graffiante, duro e toccante. Balducci ci porterà per mano alla scoperta di vizi e virtù della comunità LGBT culminando in una vera e propria confessione del suo percorso e del suo difficile coming out con il padre.
Si possono scrivere lettere d’amore senza nascondere nulla? Pierre Bergé lo ha fatto alla morte del suo compagno Yves Saint Laurent, dopo cinquant’anni passati insieme tra baruffe e gelosie, abbandoni e riappacificazioni, estasi e tormenti. Le lettere di Bergé, raccolte in un volume, sono state definite vere e proprie “lezioni d’amore”, perché sono del tutto sincere e non celano il lato oscuro dell’innamoramento, il dolore che sempre prima o poi lo accompagna. Sono il resoconto di “un’assenza sempre presente”, perché il ricordo di Yves segue il suo compagno ovunque: nelle case che hanno abitato, nei giardini di Marrakesh che amavano, persino nei luoghi dove Saint Laurent, sedentario e poco incline ai viaggi, non è mai stato.
Un genio ribelle, controcorrente, narratore delle periferie urbane, dei ragazzi di strada, delle persone ai margini, scomodo testimone del suo tempo, dell’ipocrisia della borghesia perbenista e del capitalismo imperante. Pasolini per tutta la sua vita è stato un attento osservatore delle società, nelle quali indagava - senza fare sconti- le contraddizioni di quegli anni. Una performance dal vivo fatta da “ragazzi di strada” con un linguaggio diretto, vero, immediato che schernisce il gratuito intellettualismo, mostrandoci un Pasolini che torna a parlare con la sua voce più poetica e libera, ricca di amore e umanità, nel tentativo di scoprire attraverso il suo pensiero profondo chi e che cosa siamo diventati oggi; questo spettacolo è un atto d’amore sincero e imperdibile per un protagonista straordinario del nostro tempo, per un uomo generoso e tormentato, che nel fondo della sua natura aveva una grande innocenza e fragilità.
Una folle ambulanza inghiottisce gli spettatori e li porta in un luogo altro. Si canta di amore, di identità, di alimentazione folle. Poi arriva l'apocalisse, poi no. Si capisce poco o niente. Neanche la vita, a quanto pare. One man psyco show. Personaggi, canzoni, poesie, monologhi. Uno spettacolo-contenitore con pezzi che provengono da tutto il repertorio di Daniele Parisi dal 2011 a oggi. Ne viene fuori un bestiario di umanità allucinate e assurdamente comiche.
“Laura allo specchio” è un monologo con musica e canzoni ,che ci fa conoscere un Pierpaolo Pasolini raccontato in modo diverso proprio da lei , Laura Betti (grande attrice di cinema e teatro ) degli anni sessanta, in cui giovane ,vitale, prepotente, anticonformista riuscì ad imbastire un spettacolo tutto di canzoni, scritte e composte per lei , dal titolo : “Giro a vuoto”. E’ la prima “One woman- show italiana”, ha inventato una forma cabaret sconosciuta finora da noi, anche se praticata da tempo in Francia.
Con Monica Belardinelli, Lucia Bianchi, Virginia Bonacini e Veronica Rivolta.
Per celebrare il trentennale delle stragi di mafia e mantenerne vivo il ricordo, lo spettacolo prende vita da uno spunto importante e decisivo un momento che segnò e lasciò un ricordo indelebile nella memoria collettiva: il digiuno contro la mafia in quella lunga e dolorosa estate del 1992 a Palermo, che vide protagoniste le donne palermitane in uno scatto di sdegno, di volontà di affermazione, in una città assediata, in una Sicilia sgomenta. In una contaminazione tra video e teatro, voci registrate e testimonianze originali, l'azione centrale del testo prende l’abbrivio dall'uccisione del giudice Paolo Borsellino il 19 luglio 1992 a neanche due mesi da quella del collega Giovanni Falcone, con la nascita del gruppo delle donne del digiuno che si riunirono in un presidio a piazza Castelnuovo dal 22 luglio al 23 agosto del 1992. Importante l'innesto in maniera estemporanea di piccole istantanee di vita personale, per raccontare le diverse e variegate tipologie di donne che hanno preso parte alla protesta, per recuperare l'importanza della memoria e l'autocoscienza di sé perché la mafia è dentro ognuno di noi.
Falaguasta si cimenta oggi con le modalità dello storytelling in una satira divertente ed impietosa della nostra società, dei nostri costumi e dei rinnovati linguaggi, dai quali noi “adulti” siamo sempre più spesso tagliati fuori. Ne esce un racconto divertente e arguto che diventa cronaca dei nostri tempi, nel quale ognuno di noi si riconosce.
Direzione artistica di Lillo Petrolo. Regia di Massimiliano Vado. Direzione Musicale di Roberto Gori.
Per festeggiare il compleanno, Ladyvette hanno deciso di fare un salto nel freddo appartamento della Torino di metà anni' 30, all’inseguimento del loro sogno di celebrità,
Cosa bisogna fare per diventare famosi?
Dopo anni Le Dive dello Swing, lo spettacolo che ha consacrato Ladyvette sulla scena di tutta Italia, torna rinnovato e pieno di sorprese.
In un'atmosfera a tratti esaltante e a tratti malinconica lo spettacolo attraverserà continui colpi di scena fino a scardinare completamente tutti i presupposti iniziali, passando dalla drammaticità, all'ironia, alla comicità.
Una fiaba moderna che scardina i ruoli di genere delle fiabe classiche, riscrivendo una leggenda appartenente alla tradizione popolare e religiosa della città di Bari: il furto delle ossa di San Nicola da Mira. Se nella storia originale a rubare le ossa del Santo fu una nave carica di marinai, in questa storia è una ragazza ribelle a riscattare le sorti di Bari e la sua stessa vita.
Un testo intimo e inedito. Protagonista assoluto di “Manca solo Mozart” è Marco Simeoli che porta sul palco la storia di coloro che hanno dato vita a “Musica Simeoli”, il negozio di famiglia fulcro delle attività musicali di tutta la città.
Uno spettacolo tratto da una storia vera, a lui molto vicina, consegnata nelle mani di Antonio Grosso che ne ha scritto la drammaturgia e firmato la regia dando vita a un racconto che abbraccia anche le storie di chi quel negozio l'ha frequentato. Da Matilde Serao a Riccardo Muti ancora studente al conservatorio, passando per Roberto Murolo e Renato Carosone fino a Enzo Avitabile e Pino Daniele. Partendo da carte, documenti, spartiti e note ritrovati alla rinfusa in un negozio apparentemente abbandonato e sospeso nel tempo si ripercorre la storia del nostro Paese.
Amava farsi chiamare La Negra, perché era sempre dalla parte degli ultimi e con rara coerenza per un’artista ha usato la sua arte sempre come strumento di lotta a favore del popolo. Il suo destino era racchiuso nella sua voce ed è questa la chiave l'autore e regista Pino Ammendola ha usato per raccontare l’indimenticabile Mercedes Sosa in un suggestivo spettacolo di teatro-musica. La parabola umana di una donna nata poverissima eppure dotata della ricchezza più grande: l’amore per la vita e il desiderio di battersi contro l’ingiustizia. Un percorso umano non certo facile, ma soprattutto il canto vissuto come strumento di comunicazione e di battaglia politica. Il racconto, come negli altri testi dell’autore, si lega in una partitura ininterrotta alle canzoni, inseguendo questa duplice e mai disgiunta realtà di donna e di artista.
Incanto è una chiacchierata musicale a tre voci che ripercorre la vita di un uomo nato nel 1901, un genio assoluto del Novecento che ha trasformato la proprio fantasia in Arte, creando mondi unici ed eterni: Walt Disney.
Con gli attori della “Palestra Attori 7607”. In collaborazione con Artisti 7607 e Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee.
Sarà presentato il lavoro conclusivo della palestra per attori, un progetto di formazione annuale e gratuito voluto dalla collecting Artisti 7607 e coordinato da Davis Tagliaferro e Salvo Traina. Con la regia di Paolo Sassanelli, gli attori professionisti della palestra metteranno in scena Stitching, di Anthony Neilson, traduzione Pino Tierno, dando vita a undici scene rabbiose, crude, amare, ironiche, dissacranti. Undici quadri in continuo rimbalzo tra paure, desideri e speranze. Una coppia. Un folle tentativo di ricucire, di dimenticare, di ricominciare. Uno strappo ormai insanabile.
Subito dopo l'incidente stradale sotto il tunnel del Pont De L'Alma a Parigi, dai rottami fumanti dell’auto, si libra la voce di Lady D, la principessa piu' amata nel mondo, in una sorte di delirio premorte, inizia a raccontare la sua storia conducendo gli spettatori nel suo mondo più intimo e segreto. Interpretato da Annalisa Favetti che ci restituisce attraverso il racconto la dolcezza, la grinta e lo strazio di Lady D come donna, come essere umano che soffre, che sbaglia, ma che trova sempre una via per riprendersi… lo scettro della vita!!
I tempi sono difficili e per un gestore di teatro che non riesce più a fare cassa il fallimento si avvicina inesorabilmente. Ma che succede se questi trova il modo, illecitamente, di ottenere molti più sussidi di quelli previsti? E che succede se poi si pente e decide di fare retromarcia? La risposta è il caos! Caos che diventa una farsa dalla irresistibile comicità che, strizzando l’occhio alla nostra burocrazia lenta ed ingarbugliata, con ritmi forsennati , tocca uno dei temi più calzanti per l’attuale momento storico italiano : la necessità di aguzzare l’ingegno per tentare di campare
a spese dello stato. Attenzione, la visione dello spettacolo può provocare attacchi di ilarità incontenibile per i quali non si conosce ancora la cura!
Dal 30 luglio al 4 agosto 2022 Settimana Rainbow con la collaborazione dell’associazione Mario Mieli. * fuori programma
Niki De Saint Phalle, autrice di innumerevoli pitture e sculture, celebre per l'ideazione e costruzione del Giardino dei Tarocchi, sotto il paese di Capalbio, decise molto presto di essere un'eroina: oppressa da una famiglia troppo borghese, insofferente ai ruoli tradizionali, subisce un ricovero psichiatrico devastante, causato dalle molestie del padre avvenute in tenera età.
Seguendo un percorso suggestivo e accidentato, fortemente evocativo come quello degli arcani maggiori dei Tarocchi, ispirati alla figura delle carte di Alejandro Jodorowsky, Roberta Calandra racconta la tortuosa vita di Niki De Saint Phalle. Un'esistenza caratterizzata dalla sua veemenza, il suo talento, la sua naturale ambizione rivoluzionaria che l'hanno resa rapidamente un'artista ammirata e riconosciuta a livello mondiale.
Casarsa della Delizia, sullo sfondo lo spettro della Seconda guerra mondiale. Il teatro nel giardino di casa, i viaggi in treno, gli amori, sognati e vissuti di adolescente. Gli inizi e la fine: Pasolini visto da Pasolini stesso, attraverso le opere, le esperienze di vita e la morte, prematura e misteriosa. Un viaggio in profondità attraverso rivelazioni inedite, come gli scritti della raccolta postuma tenuti nascosti, come fossero una colpa, sempre sul punto di essere pubblicati ma inesorabilmente occultati al tenero e innocente animo della madre; racconti di uno scandaloso incontro estivo, un amore apparentemente fallito tra spiagge e balli pomeridiani. Canzoni (Amado mio, A Pa’, Una storia sbagliata), poesie, il tutto interpretato da un unico raccont-attore che porta in scena la straordinaria unicità dello scrittore a 100 anni dalla sua nascita, attraverso lo sguardo sognante della penna di Federico Malvaldi.
Nicola si fa chiamare Bambola da quando, dopo la morte dei genitori ha iniziato a prostituirsi. Prima per necessità, poi nel rispetto di una scelta precisa. Bambola non ama, in fondo non ne è capace, perché per lei l'unico vero esempio di amore, gratuito e incondizionato, vive nel ricordo del padre. Da sua madre, invece, ha ereditato la venerazione per Nicoletta Strambelli, lo stile, la voce, l'eleganza, le sue meravigliose canzoni. Patty Pravo rappresenta tutto ciò che Bambola e sua madre sarebbero volute diventare: due dive spregiudicate, disinibite, controcorrente. Due donne libere. Ma un giorno è proprio il marciapiede a cambiare le carte del destino: Bambola si innamora di Giovanni, un suo cliente. Un uomo che ha già una sua famiglia, una moglie, figli. Tuttavia, Giovanni allo stesso modo e con la stessa intensità ricambia l'amore di Bambola, anzi è lui a voler intraprendere una relazione. Diventano amanti, contro il mondo, contro tutti. Un amore disperato, romantico e passionale, un amore unico e maledetto, che non può e non deve continuare. E così gli occhi tornano a chiudersi ma il cuore continua a battere, inesorabilmente. C'è un posto nella mente dove tutto è possibile, una sorta di universo parallelo che sconfina nel mondo reale, uno spazio dell'anima dove le storie si confondono e i corpi finalmente si fondono in un lento incedere fino a diventare uno. È la strada di Nicola, di Bambola, e delle canzoni di Nicoletta.
La Pandimiglio, già indicata dal suo pubblico come la Barbra italiana, non osa paragonarsi a questa grande artista ma vuole renderle omaggio, concentrando in un unico spettacolo i brani di repertorio della grande cantante americana. In scena con lei un trio d’eccezione.
Speciale danza dall’8 all’11 agosto 2022 *fuori programma
8 agosto 2022: “Equilibrio_IN-CON-3...SE” con Compagnia Equilibrium di Ilenja Rossi
9 agosto 2022: Produzione Gruppo Danza Oggi presenta “Illusionismi” di e con Andrea Sestrieri.
10 agosto 2022: “Elegia” coreografia e regia Ricky Bonavita, interpreti Valerio De Vita, Emiliano Perazzini, Ricky Bonavita. La serata prevede una seconda coreografia a cura di Valerio De Vita: “Due uomini sfiniti”. Danzatori: Francesca Schipani, Emiliano Perazzini, Valerio De Vita.
11 agosto 2022: ResExtensa Dance Company presenta “Non tutti sanno che”. Ideazione e direzione di Elisa Barrucchieri.
Un racconto tragicomico che, ai toni brillanti della commedia all’italiana, mescola le tinte fosche del giallo e che invita lo spettatore a guardare attraverso il buco della serratura di una casa “qualsiasi” per rintracciare il proprio personalissimo passato, e ricostruire così la propria storia, la storia della propria famiglia... non sempre perfetta.
Musa e getta. Sedici scrittrici per sedici donne indimenticabili (ma a volte dimenticate)” è un’antologia al femminile, curata da Arianna Ninchi e Silvia Siravo per Ponte alle Grazie (Milano, 2021). È anche un format al femminile, per celebrare donne che hanno vissuto accanto a grandi uomini, che hanno vissuto accanto a grandi donne.
“L’anello magico” è il testo con cui, nella raccolta, la scrittrice Angela Bubba incontra Maria Callas.
con Roberto Fazioli, Antonio De Stefano, Emanuele Durante, Tommaso Lombardo e con Patrizia Schiavo.
Ecco i corpi dei tuoi figli. Causa della morte: sconosciuta. Un’antica colpa forse o il capriccio degli dei, o la terribile necessità. Sei stata troppo sciocca, Niobe, dice qualcuno. Un altro che sei stata troppo vanitosa ma più di tutto superba. I mortali non possono essere felici o comunque mai per sempre. Solo gli dei sono beati.
Passi risuonano nel palazzo vuoto. Echi di vita lontana. Fragile carne, fragili corpi. Più madre che donna ormai, tuo malgrado. Tuo malgrado emblema di dolore. Farai del tuo dolore un capolavoro.
“Benvenuti nel mio gelido inverno.
Sono una regina. Guardatemi pure. Vengo da una favola nera: tutti i miei figli sono stati uccisi da Apollo e da Artemide. Ero felice e questo dava ombra agli dei. Dovevo essere un esempio: attenti non varcate il limite. Poi sono diventata una star: da ammirare, da compiangere.”
Diceva Pasolini che la Poesia rappresenta la possibilità e il modo di esprimere quel sacro che è motivo fondante di tutta la sua opera, un sacro immanente, celato nel reale, a cui la poesia può dare forma e corpo.
Ecco come la storia personale di Patricia Gagliardi, il suo ritrovarsi poetessa oggi, trae origine quando in anni lontani incominciò a scrivere, quasi di getto, quanto avvertiva come Echi dell’Anima(…) così scrive nella presentazione Pietro Smarrelli, sottolineando l’impronta del sacro avvertito nell’animo che al pari dell’intelletto coglie momenti ed eventi fissati in un linguaggio, la Poesia.
Con la nostra rappresentazione, cerchiamo di elevare questo linguaggio, mutuandolo a espressione onirica nell’intento di accompagnare lo spettatore in un viaggio intenso, morbido e compulsivo, un fiume di sentimenti veri e sinceri, in cui naviga la zattera salvifica dell’amore che raccoglie e accoglie ricordi, pensieri, paure, preoccupazioni e ansie, ma soprattutto vita.
Circe è la figlia di Elios, Dio del Sole, e dalla Ninfa Perseide; ma è soprattutto una donna di passioni: amori, amicizia, rivalità, paura, rabbia, nostalgia, accompagnano gli innumerevoli incontri e scontri che le riserva il destino...finché non più solo maga ma anche amante dovrà scegliere una volta per tutte se appartenere al mondo divino o a quello dei mortali che ha imparato ad amare. La Circe greca è figura ambigua e ambivalente: crudele ma anche pietosa, ostile ma anche amica. Circe è Donna, Ninfa, Maga, Amante ma anche Moglie, racchiude le molte potenzialità del femminile e di queste ci interessa parlare.
Lo spettacolo è una sorta di volo leggero e palpitante tra alcuni racconti del grande
scrittore. Gianluigi Fogacci ci condurrà nel viaggio a più voci sull’inafferrabilità della vita che passa. Sei storie e sei mondi dell’immaginario creati da una scrittura, come un’arma lucida che ambisce alla perfezione del bisturi e aderisce con la sua millimetrica precisione al mistero del mondo.
Regia di Pino Strabioli.
Le date possono subire variazioni
(c) copyright 2014/2024 eventiesagre.it