Il 26 gennaio alla Rocca Estense uno spettacolo sulle testimonianze dai campi di concentramento
SAN MARTINO IN RIO – In occasione del Giorno della Memoria, che ogni anno ricorda la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945, il Comune di San Martino in Rio propone venerdì 26 gennaio, alle ore 21 nella Sala d'Aragona in Rocca Estense, lo spettacolo “Vivere ancora – voci dal filo spinato”. Una pièce del Teatro dell'Orsa, ispirata alle testimonianze di Etty Hillesum, Ruth Kluger, Primo Levi, Elisa Springer, Peter Weiss, Elie Wiesel, scritto e diretto da Bernardino Bonzani e Monica Morini, con l'accompagnamento al pianoforte di Claudia Catellani, luci e tecnica Andrea Alfieri.
La Shoah raccontata dal cuore pensante di uomini e donne, in un racconto a due voci, adatto anche ai ragazzi e bambini dai 10 anni, che si rafforza con intensi momenti musicali dal vivo, le foto d’epoca che amplificano visivamente la narrazione, traducono le parole in immagini in un’eco che è anche fisica. Un percorso nella memoria che parte dai quaderni, dai diari, dalle tracce scritte di donne e uomini sopravvissuti e no all’inferno dei campi di concentramento. Sono parole e tormenti, sono domande. La drammaturgia si compone con le testimonianze dirette di ciò che è stato, per rappresentare la resistenza e la resa di fronte al tentativo di omologare e uccidere ogni diversità, di annientare la dignità di uomini e donne.
Per informazioni:
ufficio Cultura e Tempo libero del Comune di San Martino in Rio,
tel. 0522 636709, mail cultura@comune.sanmartinoinrio.re.it
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