La congiura contro il figlio del papa - Passioni, complotti, guerre, denaro e potere nell’Italia del tardo Rinascimento - Un suggestivo percorso nelle mura di un’antica roccaforte a lume di torce e fiaccole - Uno spettacolo coinvolgente e vivace per scoprire la storia
Descrizione
Sabato sera 25 agosto 2018 a Pizzighettone si svolgerà lo spettacolo Piacenza 1547: come ammazzare un duca: un evento che farà scoprire un episodio della storia padana e apprezzare il ricco patrimonio storico-architettonico dell’antica roccaforte lombarda, affacciata sulle rive del fiume Adda.
Una suggestiva location sarà lo scenario dello spettacolo: le mura pizzighettonesi, illuminate in parte con la fiamma viva di torce e fiaccole.
Qui Davide Tansini rievocherà un fatto avvenuto nel 1547: la cospirazione contro Pier Luigi Farnese (1503-1547), duca di Piacenza e Parma e figlio del papa Paolo III (Alessandro Farnese, 1468-1549).
Un personaggio da romanzo: intelligente, ribelle, irrequieto, stravagante, amante dei vizi e dei piaceri, violento e brutale oltre il limite dell’efferatezza. Un personaggio che fu parte dei complessi giochi politici con cui i Farnese, grazie all’appoggio del potente padre di Pier Luigi, ingrandirono i propri interessi e il proprio potere.
Pier Luigi divenne gonfaloniere della Chiesa, duca di Castro (1537), marchese di Novara (1538) e infine duca di Piacenza e Parma (1545). Insediatosi nel capoluogo piacentino, il figlio del papa non impiegò troppo tempo a entrare in urto con il notabilato emiliano. I nobili non lo sopportavano: troppo energico, troppo turbolento, troppo irrispettoso degli equilibri di forza fra i casati locali. Pier Luigi diventò un personaggio scomodo, ingombrante: da eliminare.
Basandosi su ricerche personali, Tansini descriverà le trame della congiura che nel 1547 quattro importanti famiglie piacentine (Pallavicino, Landi, Anguissola e Confalonieri, acronimo PLAC) ordì per togliere di mezzo il figlio del papa, con la complicità del governatore del Ducato di Milano Ferrante Gonzaga, acerrimo nemico di Pier Luigi.
La trappola scattò il 10 settembre dello stesso anno: quattro congiurati penetrarono nella Cittadella Viscontea di Piacenza, raggiunsero le stanze del duca, lo pugnalarono a morte e subito dopo ne gettarono il cadavere nel fossato della fortezza, permettendo a Ferrante Gonzaga di occupare Piacenza e gran parte del Ducato farnesiano.
Toni colloquiali, briosi e a tratti ironici, quelli scelti da Tansini per il proprio racconto. Inoltre, l’ambientazione serale sarà particolarmente adatta per rievocare l’intreccio della vicenda, fatta di accordi segreti, alleanze e rovesciamenti.
Soprattutto rovesciamenti. Nonostante la grave sconfitta patita a Piacenza, i Farnese non si rassegnarono alla perdita delle terre emiliane: intesserono accordi diplomatici; sfruttarono parentele; entrarono addirittura al servizio dell’imperatore Carlo V d’Asburgo (1500-1558), consuocero di Pier Luigi e mandante occulto della congiura stessa.
Grazie a questa accorta politica nel 1556 i Farnese poterono riottenere gran parte del Ducato emiliano e nel 1585 fu riconsegnata loro anche l’ultima fortezza controllata da truppe imperiali, occupata un quarantennio prima. I Farnese discendenti di Pier Luigi tennero il Ducato di Parma e Piacenza fino al 1732.
Proposto per la serie «Racconti d’estate 2018», l’evento è basato sul modello del teatro di narrazione. Il racconto non si limiterà alla cronistoria, ma fornirà lo spunto per conoscere aspetti sociali, economici e culturali del tardo Rinascimento italiano.
Oltre all’arte, alle credenze, agli usi, alla cucina e alle curiosità, ci saranno le vicende politiche, con il loro immancabile seguito di speranze e delusioni; le personalità più in vista dell’epoca; le questioni sentite e dibattute, come le tasse (tema sempre d’attualità) e i timori per un futuro incerto. Difficile non ritrovare anche nell’attuale vita quotidiana punti di contatto con questo passato soltanto in apparenza lontano.
È il valore aggiunto dello spettacolo Piacenza 1547: come ammazzare un duca: oltre a essere una suggestiva visita guidata serale a lume di torce e fiaccole, sarà una vivace occasione per conoscere e rivivere la storia in prima persona.
NoteLo spettacolo di narrazione storica con percorso guidato Piacenza 1547: come ammazzare un duca si svolgerà sabato 25 agosto 2018 con inizio alle ore 21:30 dall’Ufficio Informazioni di Piazza d’Armi (lato cerchia muraria). Il percorso dello spettacolo si svolgerà in parte entro ambienti coperti: l’evento avrà luogo anche in caso di maltempo. Non è richiesta la prenotazione. Contributo: 5 euro (a favore del «Gruppo Volontari Mura», che organizza lo spettacolo). L’evento non ha scopo di lucro. I contributi raccolti dal «Gruppo Volontari Mura» saranno devoluti al recupero e alla valorizzazione del patrimonio storico-architettonico di Pizzighettone. L’evento è ideato e condotto da Davide Tansini: suoi sono la paternità creativa dello spettacolo e tutti i relativi diritti. I contenuti illustrati da Tansini al pubblico durante la manifestazione sono basati sugli esiti delle sue ricerche in ambito storico. Per la preparazione e la conduzione dello spettacolo Davide Tansini opera gratuitamente. La data, gli orari e i luoghi indicati possono subire variazioni e/o cancellazioni senza necessità né responsabilità di preavviso da parte del «Gruppo Volontari Mura» e/o di Davide Tansini. L’evento fa parte della serie itinerante «Racconti d’estate 2018».
In breveChe cosa: storia rinascimentale e moderna - Come: spettacolo di narrazione storica con percorso guidato - Dove: Pizzighettone (Cremona, Lombardia), cerchia muraria (Piazza d’Armi) - Quando: sabato sera 25 agosto 2018, ore 21:30 - Conduttore: Davide Tansini - Età consigliata: adulti (dai 20/25 anni in su) - Contributo: 5 € (prenotazione non richiesta)
Info Cellulare: 349 2203693 - Facebook: www.facebook.com/piacenza1547 - E-mail: eventi@tansini.it - Web: www.tansini.it/it/piacenza-1547-come-ammazzare-un-duca.html
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