Todi: “Museo Vivo”, al via la decima edizione. Sei incontri sui temi della mostra “Mirabilia Tudertina”
8 febbraio primo appuntamento dedicato a Templari e Ospitalieri. Fino al 26 aprile alla Sala Affrescata del Museo Pinacoteca conferenze sugli argomenti legati all’esposizione documentaria visitabile fino al 30 giugno al Museo Civico
Inizia mercoledì 8 febbraio 2017 la decima stagione del ciclo di conferenze “Museo Vivo”, iniziativa organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Todi, dalla direzione del Circuito Museale della Città di Todi, dell’Archivio Storico Comunale e della Biblioteca Comunale “Lorenzo Leoni”.
Gli incontri, che tornano presso la sede abituale della Sala Affrescata del Museo Pinacoteca Comunale (ore 16.30), quest'anno sono in stretta correlazione con gli argomenti trattati nell'ambito della mostra “Mirabilia Tudertina. I tesori dell'Archivio Storico, della Biblioteca Comunale e degli Archivi Ecclesiastici” visitabile fino al 30 giugno 2017 nella Sala Affrescata e nella Sala della Pinacoteca del Museo Civico di Todi.
Sarà Nadia Bagnarini, storica dell'arte, archivista e dottore di ricerca all'Università di Siena, ad aprire il nuovo ciclo con la relazione “Templari e Ospitalieri a Todi tra architettura e documentazione archivistica” volta ad approfondire il ruolo e l'importanza della presenza dei “monaci in armi” in città.
Il 22 febbraio Fabiola Bernardini, direttrice della Biblioteca comunale “L. Leoni”, illustrerà le complesse vicende legate alla nascita della biblioteca medievale con un intervento dal titolo “La formazione della Biblioteca del Convento di San Fortunato: appropriazioni indebite, lasciti testamentari e donazioni”.
Il 15 marzo sarà la volta di Sonia Merli, medievista e socia della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria, che dedicherà la sua prolusione “Podestà, ufficiali e statuti: il caso del comune di Todi” ad un argomento altrettanto complesso ed interessante legato alla storia della prima età comunale.
Il 29 marzo Luca Becchetti, archivista dell'Archivio Segreto Vaticano, presenterà uno studio condotto sulla storia e sulle caratteristiche di alcuni sigilli, di particolare pregio e rarità presenti in mostra, dal titolo “Testimonianze sfragistiche dall’Archivio comunale di Todi: approfondimenti sigillografici attraverso ‘specimina’ illustri”.
“Il mistero dei due giganti: i ‘Moralia in Iob’ della Biblioteca L. Leoni di Todi e la Bibbia atlantica di Todi della Biblioteca Apostolica Vaticana (Vat. Lat. 10405)” è invece il tema dell'intervento che Lila Yawn, docente di storia dell'arte medievale presso la John Cabot University di Roma, terrà mercoledì 12 aprile con un approfondimento sulle decorazioni e sulle miniature dei rari volumi manoscritti.
Con la conferenza di Francesca Grauso, conservatrice di manoscritti presso la Biblioteca comunale Augusta di Perugia intitolata “Anno Domini 1287. La donazione e i libri di Matteo d'Acquasparta”, che concluderà il ciclo il 26 aprile, si tornerà a parlare della biblioteca di San Fortunato e del lascito testamentario di uno dei suoi principali artefici.
“Museo Vivo” 2017
Todi, Museo Pinacoteca – Sala Affrescata – ore 16.30
8 febbraio
Templari e Ospitalieri a Todi tra architettura e documentazione archivistica
Nadia Bagnarini, Dottore di ricerca Università di Siena
22 febbraio
La formazione della Biblioteca del Convento di San Fortunato: appropriazioni indebite, lasciti testamentari e donazioni
Fabiola Bernardini, Direttrice Biblioteca comunale “L. Leoni” di Todi
15 marzo
Podestà, ufficiali e statuti: il caso del comune di Todi
Sonia Merli, Deputazione di Storia Patria per l’Umbria
29 marzo
Testimonianze sfragistiche dall’Archivio comunale di Todi: approfondimenti sigillografici attraverso “specimina” illustri
Luca Becchetti, Archivio Segreto Vaticano
12 aprile
Il mistero dei due giganti: i “Moralia in Iob” della Biblioteca L. Leoni di Todi e la Bibbia atlantica di Todi della Biblioteca Apostolica Vaticana (Vat. Lat. 10405)
Lila Yawn, John Cabot University Roma
26 aprile
Anno Domini 1287. La donazione e i libri di Matteo d'Acquasparta
Francesca Grauso, Biblioteca comunale Augusta Perugia
“Museo Vivo”: a Todi focus sugli antichi manoscritti di Matteo d'Acquasparta
Mercoledì 26 aprile conferenza della dott.ssa Francesca Grauso alla Sala del Trono del Palazzo Vescovile
Sarà la Sala del Trono del Palazzo Vescovile di Todi ad ospitare, mercoledì 26 aprile, alle ore 16.30, l'ultimo appuntamento del ciclo di incontri “Museo Vivo”, dedicato all’approfondimento di temi storici e artistici legati alla mostra “Mirabilia Tudertina”, visitabile negli spazi espositivi del Museo Civico di Todi fino al 30 giugno.
La conferenza “Anno Domini 1287. La donazione e i libri di Matteo d’Acquasparta”, a cura della dott.ssa Francesca Grauso, responsabile del Fondo manoscritti della Biblioteca comunale Augusta di Perugia, sarà l'occasione per vedere immagini dei manoscritti ancora conservati nella Biblioteca di Todi, soffermandosi sulla particolarissima scrittura di Matteo d’Acquasparta, ma anche per seguire, attraverso i suoi libri, il percorso di studi di un frate del XIII secolo.
Matteo d’Acquasparta, francescano di Todi e uno dei maggiori teologi della scolastica del XIII secolo, donò nel 1287 suoi libri ai conventi di Todi ed Assisi. Si tratta di circa 70 manoscritti, un patrimonio libraio dal valore considerevole per l’epoca, che Matteo aveva acquisito a Parigi, dove era stato studente e poi magister di teologia presso l’Università, e a Roma, dove aveva avuto l’incarico di lettore presso la Curia romana.
L’atto di donazione è conservato presso l’Archivio capitolare di Todi ed è attualmente esposto alla mostra “Mirabilia Tudertina”. È di grande interesse perché contiene l’elenco dei libri donati, molti dei quali sono ancora presenti nelle biblioteche di Assisi e Todi, oltre che in altre importanti biblioteche italiane. Tra le altre, vi sono opere di Aristotele e di una rara copia del “Timeo” di Platone, e opere di autori della patristica e della scolastica medievale, tra cui Bonaventura e Tommaso d’Aquino.
Ma Matteo dona anche gli autografi delle sue opere che, tuttora conservati, costituiscono un caso unico nella storia della cultura medievale, che ci permette non solo di meglio interpretare il suo pensiero, ma anche le modalità di studio e insegnamento presso l’Università di Parigi e la Curia romana. Alcuni di questi manoscritti sono anch’essi esposti nella mostra tuderte.
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