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Dicembre 2024
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Numero Evento: 21140350
Eventi Culturali
L'estate Della Libertà
Repubbliche partigiane e zone libere
presentazione del libro di Nunzia Augeri
Date:
Dal: 27/03/2015
Al: 27/03/2015
Dove:
Logo Comune
Sardegna - Italia
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Fonte
Ufficio Stampa BardolinoTop
Evento Passato! Per aggiornamenti: segnalazione@eventiesagre.it
Scheda Evento

L'Estate della Libertà
Repubbliche partigiane e zone libere
presentazione del libro di Nunzia Augeri

Venerdì 27 Marzo 2015, ore 18.00
Biblioteca Gramsciana, Villacidro (VS)

L'estate Della Libertà - Villacidro

“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. […] Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”
Antonio Gramsci

Venerdì 27 Marzo a Villacidro alle ore 18.00, nella sala convegni intitolata ad Antonio Gramsci della Biblioteca Comunale in Via Nazionale, si svolgerà un evento sulle Repubbliche partigiane e le zone liberate dal 1944 al 1945. L'incontro organizzato dal Comune di Villacidro in collaborazione con la Biblioteca Gramsciana Onlus avrà come relatrice Nunzia Augeri, autrice de L’estate della libertà. Repubbliche partigiane e zone libere. L'Augeri dialogherà con Lugi Manias e Daniele Sanna.

L’estate della libertà. Repubbliche partigiane e zone libere.
Le repubbliche partigiane e le zone libere che si costituirono nel 1944, per il loro numero, l’ampiezza territoriale, l’entità delle popolazioni interessate, rappresentarono un evento significativo che non può essere considerato solo un fatto marginale nella storia della Resistenza. La ricerca di Nunzia Augeri ne ripercorre dettagliatamente la storia, includendo anche un’esperienza meridionale di democrazia diretta, in Basilicata.
Nel 1944 già si profila la sconfitta dell’Asse e le truppe nazifasciste che occupavano l’Italia non hanno più il controllo totale del territorio. In molte zone di montagna le popolazioni contadine, riunite nei loro “comuni rustici”, iniziano un’inedita esperienza di libertà. Alcune repubbliche sono effimere e durano solo pochi giorni; la loro breve durata temporale non ne inficia l’importanza storico-politica e agisce comunque in maniera incisiva sull’esperienza quotidiana dei protagonisti. In altre zone libere ci fu il tempo di esprimere una nuova classe dirigente e di sperimentare nuove forme organizzative, fondate su organismi democratici composti da civili scelti mediante libere elezioni. Fulcro dell’operazione per la costituzione delle amministrazioni civili furono i commissari politici, istituiti nelle formazioni partigiane comuniste, socialiste e del Partito d’Azione; essi agirono su impulso del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia, ma i protagonisti assoluti di queste esperienze furono i contadini, che allora rappresentavano il 50% della popolazione italiana. Poveri, ma non di intelletto e dignità, essi seppero riconoscere nella Resistenza la speranza di un futuro di pace e la fine di servitù intollerabili. Le indicazioni legislative scaturite da quelle esperienze di libertà furono recepite dagli estensori della Costituzione repubblicana. Le repubbliche partigiane furono più di venti. Alcune furono effimere e durarono solo pochi giorni. Altre riuscirono a darsi una organizzazione amministrativa più o meno strutturata, che si articolò secondo tre modelli fondamentali: il primo vede la diretta assunzione di compiti politici e amministrativi da parte dei comandi partigiani: è il caso di Champorcher (Valle d’Aosta), di alcune valli dell’Appennino, della Valsesia (Piemonte). Il secondo si basa sull’opera dei commissari politici delle formazioni partigiane, che scelgono direttamente i componenti del Comitato Liberazione Nazionale locale e delle giunte amministrative, come avviene a Montefiorino (Emilia). Infine le forme più avanzate prevedono la costituzione di giunte formate da civili che rappresentano i diversi partiti politici impegnati nella Resistenza, e da rappresentanti di gruppi sociali localmente più importanti, sulle quali la popolazione è chiamata a pronunciarsi, sia pure nella forma elementare, da “comune rustico” – come nota il Battaglia – delle assemblee dei capifamiglia. L’interessante e documentata ricostruzione di quella straordinaria stagione, ad opera di Nunzia Augeri, raccoglie inoltre le lucide considerazioni di Edio Vallini tratte dal suo volume Guerra sulle rotaie. Contributo a una storia della Resistenza, in cui vengono declinate le ragioni politiche e sociali che mossero Il Partito Comunista Italiano nella lotta di Liberazione.

Nunzia Augeri
Nunzia Augeri, iscritta alle Sezione “Anpi 25 Aprile”, milanese, traduttrice e saggista ha collaborato con Lelio Basso presso la redazione della rivista “Problemi del socialismo”. Con il marito, Luciano Raimondi, (Nicola), che fu commissario politico delle Brigate Garibaldi in Ossola, ha vissuto per molti anni all’estero e in particolare a Città del Messico, dove ha diretto la rivista “Italia-Mexico”, poi in Danimarca, in Finlandia e a Bruxelles, dove ha lavorato presso il Parlamento europeo. E’ stata redattrice della Nicola Teti editore per il “Calendario del Popolo” e di “Storia della società italiana”. Attualmente collabora con le edizioni di Punto Rosso e per “Marxismo Oggi”.

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    Data ultimo aggiornamento pagina 2015-03-20 09:34:39
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