Al Museo Diocesano di Gubbio, marzo è il mese dell’artista Germana Bartoli. In esposizione le opere pittoriche dedicate al mondo femminile dell’artista emiliana.
Il rosso, colore che veste i papaveri di un’infanzia trascorsa a rincorrersi nei campi di grano, non manca mai. E’ questo il primo dato estetico che si nota nel vedere le opere di Germana Bartoli, che a Gubbio, nel mese di marzo, approderà nelle storiche e suggestive sale del Museo Diocesano con la sua mostra personale dal titolo “Forte, forte… in punta di piedi”. Germana Bartoli è modenese d’adozione. Nasce infatti a Sabbione in provincia di Reggio Emilia e studia scenografia all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Fino a che, negli anni Ottanta, si stabilisce all’ombra della Ghirlandina e inizia ad insegnare storia dell’arte. Ancora oggi è docente al liceo linguistico Selmi di Modena. Germana disegna sin da quando era bambina ma il suo esordio in pubblico avviene solo nel 2007. Espone infatti a Vignola in tandem con Franca Semprebon. “ La mia più grande passione è il disegno – sostiene Germana - sono convinta che la pittura possa ancora essere interprete delle problematiche attuali, in particolar modo di quelle a me tanto care riguardanti il mondo della donna.” La sua prima personale all’estero risale al 2012 e vede come luogo deputato Vienna. Nel 2013 a Parigi vince il primo premio per la pittura nell’ambito dell’Esposizione internazionale d’arte contemporanea “Suggestions d’art moderne” (Galerie Thuillier). Un riconoscimento importante che le consente di partecipare l’anno seguente alla Biennale d’arte internazionale ospitata a Roma nelle Sale del Bramante. Nel 2014 l’artista espone anche a Bruxelles. Suo sostenitore della prima ora è Giancarlo Corrado presidente del circolo A. L. Muratori. “Giancarlo ha creduto in me sin dal primo momento - dichiara l’artista - motivo per cui provo nei suoi confronti un sentimento di profonda riconoscenza, per me non è stato facile decidere di esporre i miei lavori. Probabilmente senza il sostegno della mia famiglia e di Giancarlo non ci sarei riuscita. Se ho varcato la soglia del mondo dell’arte lo devo anche a lui”. La mostra, che è patrocinata dal Comune di Gubbio, dell'Inner Wheel Club Gubbio-Gualdo Tadino con il sostegno della Presidente Cecilia Passeri, sostenuta e promossa dall’Associazione Culturale La Medusa, sarà aperta al pubblico dal 3 al 31 marzo, per informazioni contattare la segreteria generale dell’Associazione scrivendo ad info@museogubbio.it
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