Bicentenario Maria Luigia d’Asburgo a Parma
“Immergersi nella storia e nell’arte dei ducati parmensi per vivere l’esperienza di un sapore antico nella magia di oggi”
In occasione dei 200 anni dall’arrivo della “Duchessa più amata dai Parmigiani”, la città di Parma propone una variegata offerta culturale dedicata ad approfondire l’età dei ducati parmensi e a valorizzare il territorio: 16 mostre, 16 luoghi e 16 temi, per un anno di eventi nel nome di Maria Luigia d’Asburgo.
Il mito di Maria Luigia è ancora vivissimo e innegabile l’impatto storico, artistico e culturale della Duchessa sull’attuale realtà cittadina. Per questo motivo, il Bicentenario in occasione del suo arrivo a Parma si caratterizza come un evento unico e diffuso, che vede coinvolte tutte le principali realtà pubbliche e private del territorio in un ambizioso percorso di valorizzazione del patrimonio e di rilancio culturale e turistico, già avviato nel 2015 anche grazie al riconoscimento di Città Creativa Unesco per la Gastronomia.
16 i luoghi, vero cuore pulsante del progetto, che si sveleranno a grandi e piccoli, cultori e semplici curiosi, aprendo le porte, proponendo mostre, attività didattiche, feste, giochi, presentazioni di libri che approfondiranno aspetti della vita personale e politica di Maria Luigia. I monumenti saranno aperti al pubblico e, percorrendo itinerari inconsueti, percorsi pedonali e ciclabili, si potrà scoprire il rapporto della Duchessa con le arti, la politica e la società attraverso le bellezze della città e del territorio.
16 le mostre che offriranno nuovi spunti di riflessione, trame di un unico racconto diffuso in sedi prestigiose e ricche di fascino che creano ponti tra passato e contemporaneità. Da aprile a dicembre il Teatro Regio di Parma, la Rocca di Sala Baganza, la Reggia di Colorno, così come il Museo Glauco Lombardi, saranno tra le meravigliose sedi espositive visitabili.
16 le tematiche che faranno da filo conduttore tra i luoghi e le esposizioni in tutto il territorio parmense: musica e teatro; enogastronomia; monumenti; didattica; antiquariato e restauro; artigianato e design; cinema; creatività contemporanea; danza; incontri e conversazioni; itinerari inconsueti; libri e racconti; moda; percorsi pedonali e ciclabili; feste e giochi, e viaggi tematici.
A garanzia dello spessore culturale delle iniziative previste è stato istituito un Comitato Esecutivo composto di esperti e consulenti scientifici che lavora in sinergia con un Comitato Promotore, oltre ad un Comitato d’Onore del quale fanno parte autorità pubbliche e private di rilievo nazionale.
Primi protagonisti delle tante iniziative in programma i partner coinvolti sotto il coordinamento del Comune di Parma, che il 14 aprile alle ore 17.00 firmeranno il protocollo del progetto: Comune di Parma, Comune di Colorno, Comune di Fontanellato, Comune di Fidenza, Comune di Sala Baganza, Comune di Salsomaggiore Terme, Comune di Berceto, Comune di Borgo Taro, Comune di Sissa- Trecasali, Università degli Studi di Parma, Diocesi di Parma, Soprintendenza delle Belle Arti e Paesaggio per le Province di Parma e Piacenza, Polo Museale dell’Emilia Romagna, Archivio di Stato di Parma, Biblioteca Palatina, Fondazione Teatro Regio, Fondazione Museo Glauco Lombardi, Fondazione Cariparma, Fondazione Monteparma, Fondazione Magnani Rocca, Accademia Nazionale Belle Arti di Parma, Ordine Costantiniano di San Giorgio della Steccata, Labirinto della Masone, Deputazione di Storia Patria per le Province parmensi, FAI, Ente di Gestione per i parchi e la biodiversità Emilia Romagna.
Dopo la presentazione del progetto, svoltasi il 4 aprile presso l’Ambasciata d’Italia a Vienna, la firma del protocollo sancisce l’avvio ufficiale del ricchissimo calendario di iniziative che si protrarrà fino all’inizio del 2017, agganciandosi così alle celebrazioni per il 2200° anniversario della fondazione romana di Parma.
Le prime mostre si inaugureranno già a partire da questa primavera. Ad aprire il calendario due appuntamenti proposti dal Museo Glauco Lombardi che dedica alla ricorrenza dell’ingresso solenne di Maria Luigia nei suoi ducati un volume e una mostra intitolata “Parma 1816: dal ministro Magawly alla duchessa Maria Luigia” (dal 16 aprile al 25 settembre). Le iniziative, a cura di Francesca Sandrini, ricostruiscono la complessa situazione politica e amministrativa del ducato nel biennio 1814-1816, periodo in cui la figura di riferimento divenne il ministro irlandese Filippo Magawly, e ripercorrono il lungo viaggio di avvicinamento della duchessa alla città di Parma, le molte tappe ed eventi funesti mentre la città era in attività frenetica per predisporre il solenne ingresso.
Oltre a un concorso pittorico organizzato in collaborazione con la classe IVB del Liceo Artistico Paolo Toschi, in programma per il 16 aprile, sono in calendario lungo tutto il periodo concerti, presentazioni, visite guidate.
Il 17 aprile, si apre alla Rocca Sanvitale di Sala Baganza “Maria Luigia a Sala Baganza” (dal 17 aprile al 19 giugno), mostra realizzata in collaborazione con il Museo Glauco Lombardi per raccontare il legame fra la Duchessa e il paese di Sala Baganza, il Casino dei Boschi e i suoi paesaggi. Per l’occasione, oggetti solitamente conservati al Museo Glauco Lombardi di Parma andranno in trasferta a Sala Baganza, proprio come faceva Maria Luigia quando si spostava alla Villa Casino dei Boschi. Le sale della Rocca, documenti, decreti, lettere, immagini e altri oggetti saranno così testimonianza visibile dell’amore di Maria Luigia per questo paese.
La Duchessa si innamorò infatti della Villa Casino dei Boschi, tanto da acquistarla e ristrutturarla per ampliarne la struttura in modo da accogliere la corte durante i lunghi periodi in cui soggiornava a Sala Baganza, la cui Rocca - proprio in occasione della ristrutturazione del Casino - fu sua temporanea residenza.
Le mostre primaverili continuano al Teatro Regio di Parma, sede di un percorso di visita ed espositivo dal titolo “Il nuovo Teatro Ducale al tempo di Maria Luigia, un percorso evocativo” (dal 19 aprile al 13 maggio) che racconterà, attraverso documenti, costumi di scena, schizzi e disegni, alcuni momenti della storia delle origini del Nuovo Teatro Ducale di Parma e il ruolo decisivo che Maria Luigia ha avuto nella sua costruzione.
Durante la visita si offriranno allo sguardo del pubblico gli spazi che la Duchessa era solita attraversare con la sua corte in occasione degli spettacoli e delle manifestazioni in teatro: il Foyer d’ingresso, la sala del Teatro, il Palco Reale e le sale del Ridotto. Grazie alla collaborazione dell’attrezzeria e del laboratorio di sartoria del Teatro Regio saranno allestiti piccoli spazi lungo il percorso di visita in grado di rievocare l’atmosfera ottocentesca del teatro, luogo di incontri e scenario di vicende musicali, sociali e cittadine.
Il progetto offrirà inoltre l’opportunità di promuovere il patrimonio archivistico e documentario dell’Archivio Storico del Teatro Regio, che la Casa della Musica preserva e valorizza, e di mostrare ai visitatori una serie di schizzi e disegni, opera di Paolo Toschi, attualmente non visibili al pubblico e custoditi presso l’archivio della Fondazione Museo Glauco Lombardi. La mostra è curata da Rossella Ronca con il supporto scientifico di Giuseppe Martini, in collaborazione con la Casa della Musica, con la Biblioteca Palatina di Parma e con la Fondazione Museo Glauco Lombardi, nonché con il contributo dell’Associazione Sostenitori del Teatro Regio di Parma.
Infine, nel mese di maggio, alla Biblioteca Palatina Grazia Maria De Rubeis curerà l’esposizione “I libri e le sale. L’impegno di Maria Luigia a favore della Biblioteca Parmense” (dal 2 al 28 maggio). La mostra bibliografica presenta una serie di manoscritti, disegni e incisioni che, proprio grazie a Maria Luigia e al suo amore per questo luogo di cultura così come alle sollecitudini di Angelo Pezzana, ne ripercorrono l’ampliamento delle sale e l’accrescimento del patrimonio in esso contenuto.
Lo spettatore avrà così l’opportunità di osservare, ad esempio, le opere che illustrano la costruzione della nuova sala di lettura, Salone Maria Luigia (1830-1833), su progetto dell’architetto Nicola Bettoli, e le raccolte organiche acquisite dalla Biblioteca all’epoca (la Libreria di Gian Bernardo De Rossi, professore di lingue orientali nella facoltà teologica dell'Università di Parma dal 1769 al 1821, la raccolta di stampe e disegni, ricca di 40.000 incisioni, di Massimiliano Ortalli; la straordinaria collezione dei punzoni, delle matrici e d’altri arnesi tipografici di Gian Battista Bodoni, la libreria di Michele Colombo, con la quale entra in Palatina il manoscritto autografo del De prospectiva pingendi di Piero Della Francesca.).
Informazioni e programma
su www.marialuigia2016.it e su www.comune.parma.it
BREVE SCHEDA BIOGRAFICA:
Utile pedina politica e diplomatica in un’Europa sconvolta e ridisegnata dalle guerre della Francia napoleonica, Maria Luigia (Vienna 1791-Parma 1847), figlia primogenita dell’imperatore Francesco I d’Asburgo, andò sposa a Bonaparte nel marzo 1810. Fino al 1814 legò il suo destino e la sua vita a Napoleone, venendo così consegnata alle pagine della grande storia quale imperatrice dei francesi. Non deludendo le aspettative in lei riposte, già nel 1811 aveva partorito il sospirato erede maschio, Napoleone Francesco, re di Roma.
Rientrata con il bambino sotto la tutela paterna a seguito della prima abdicazione del marito, attese che il Congresso di Vienna le confermasse l’assegnazione dei ducati di Parma, Piacenza e Guastalla già individuati per lei e per il figlio da Napoleone. Mise piede nelle terre emiliane il 20 aprile 1816, accompagnata non dal piccolo Bonaparte, ma dal generale Adam Neipperg, suo nuovo compagno di vita e vero reggitore del ducato. Da quella relazione nacquero precocemente (nel 1817 e nel 1819) Albertina e Guglielmo, chiamati conti di Montenuovo.
Nei ducati venne subito avviata una forte politica assistenziale gradita alla popolazione, furono aperti numerosi cantieri di opere pubbliche e infrastrutture e fu favorita la rinascita artistica e culturale della capitale.
Una serie di lutti segnò la prima fase del regno luigino: alla morte di Neipperg (1829; con lui la sovrana si era sposata nel 1821), seguirono quella del figlio (1832; dal 1818 divenuto duca di Reichstadt) e quella del padre (1835), personaggio chiave nella vita di Maria Luigia. Risposatasi nel 1833 con il maggiordomo maggiore Charles René de Bombelles, che avviò una diversa gestione amministrativa e politica, sispense a Parma il 17 dicembre 1847 e fu sepolta come suo desiderio nella chiesa dei Cappuccini a Vienna.
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