FESTIVAL E PREMIO VIRGINIA REITER: TRE GIORNI ALL’INSEGNA DELLA GRANDE ATTRICE
Da venerdì 20 settembre Modena ospita il Festival Virginia Reiter ideato dal regista Giuseppe Bertolucci. Domenica 22 alle 21.00 al Teatro delle Passioni verrà assegnato il prestigioso Premio omonimo che da ben ventiquattro anni omaggia la grande interprete modenese attraverso un riconoscimento alla più apprezzata attrice italiana under 35 dell'ultima stagione teatrale. Finaliste 2019 sono Giulia Mazzarino, Marina Occhionero e Giulia Odetto. Tanti appuntamenti con, tra gli altri, Hossein Taheri - Padrino del Premio Virginia Reiter -, Diana Manea e Debora Zuin, oltre al VII Premio Giuseppe Bertolucci - attribuito alla migliore attrice europea delle nuove generazioni tra Gaia Girace, Margherita Mazzucco e Darya Zhovner - e al Premio Virginia Reiter alla Carriera a Maria Paiato, che sabato 21 settembre terrà una Lectio Magistralis sul ruolo dell'attrice
Giulia Mazzarino, Marina Occhionero e Giulia Odetto: sono queste le tre finaliste selezionate dalla giuria di esperti presieduta da Ennio Chiodi che domenica 22 settembre al Teatro delle Passioni di Modena si contenderanno la palma della più apprezzata attrice italiana under 35 dell'ultima stagione teatrale. Ma sono tanti gli appuntamenti all’insegna del teatro, della poesia e del cinema per celebrare non solo la grande interprete del passato Virginia Reiter - coeva di Eleonora Duse e di Sarah Bernhardt - ma anche il regista e sceneggiatore Giuseppe Bertolucci, da una cui idea nacque nel 2007 il Festival Virginia Reiter. Nel corso della serata, a ingresso libero a partire dalle ore 21.00, avranno luogo le assegnazioni anche del settimo Premio Bertolucci - le cui finaliste sono Gaia Girace e Margherita Mazzucco, già viste ne “L’amica geniale”, e l’attrice russa Darya Zhovner e il cui Padrino sarà l’attore Stefano Santospago - e del Premio Virginia Reiter alla Carriera, che quest’anno andrà alla grande Maria Paiato.
Sono tre i giorni di iniziative - organizzati dall’Associazione di Promozione Sociale Virginia Reiter in collaborazione con ERT - Emilia Romagna Teatro Fondazione - e sostenuti e patrocinati da Comune di Modena, Regione Emilia Romagna, Mibact, BPER Banca, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e Amici dei Teatri modenesi - pensati per omaggiare quest’anno in particolar modo Giuseppe Bertolucci, che ha dato tanto impulso al Premio Reiter, e la sua celebre famiglia. Si comincerà infatti venerdì 20 settembre con Letture Poetiche di Attilio Bertolucci, Bernardo Bertolucci e Giuseppe Bertolucci - in un percorso itinerante che farà tappa alle ore 18.00 in Piazza della Pomposa, alle 18.30 in Via Santa Eufemia e alle 19.00 sotto i Portici del Teatro Storchi - per cui presteranno la loro voce Roberta Caronia, Francesca Ciocchetti, Michele Dell'Utri, Simone Francia, Irene Guadagnini, Diana Manea, Gabriele Parrillo, Sara Putignano, Francesco Rossetti, Camillo Rossi Barattini, Hossein Taheri e Debora Zuin. In caso di pioggia gli appuntamenti, organizzati in collaborazione con il Poesia Festival dell’Unione Terre di Castelli e l’Associazione Teatrale Cajka, si svolgeranno sotto i portici dei rispettivi luoghi. A partire dalle ore 20.30 poi il Cinema Astra proporrà, in collaborazione con la Cineteca Nazionale, le Teche Rai, la Cineteca di Bologna, il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e Arci, la Maratona Bertolucci, con proiezioni di cortometraggi e documentari, come “BB Cinema” di Jacopo Quadri - anche inediti come “Sedia elettrica” - di e su Giuseppe e Bernardo Bertolucci, che proseguiranno anche la mattinata di sabato 21 presso la sede dell’Associazione Virginia Reiter, in Rua Muro 59.
Alle ore 19.00 appuntamento al Teatro delle Passioni con Per amore o per forza - Studio da “Le avventure di Pinocchio, storia di un burattino” di Carlo Collodi, il saggio degli allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico che sarà seguito, alle ore 21.00, dalla Lectio magistralis con la grande interprete Maria Paiato sul ruolo dell’attrice, introdotta da Laura Marinoni, direttrice artistica del Premio Virginia Reiter.
Domenica 22 proseguono dalle ore 10.30 le proiezioni di cortometraggi e documentari di e su Giuseppe e Bernardo Bertolucci mentre dalle ore 18.00 ingresso libero all’appuntamento con la giuria di esperti presieduta da Ennio Chiodi e composta da Gianfranco Capitta (il Manifesto), Rodolfo di Giammarco (la Repubblica), Maria Grazia Gregori (l’Unità) e Maurizio Porro, che incontrerà le finaliste del Reiter Marina Occhionero, Giulia Odetto e Giulia Mazzarino presso il Foyer del Teatro delle Passioni. A partire dalle ore 21.00 poi grande attesa per la serata di gala con le tre assegnazioni in programma.
Sostenere e promuovere giovani attrici nella fase iniziale della loro carriera: è questo lo scopo fondamentale che si prefigge il Premio Virginia Reiter, che nel 2019 giunge alla sua XV edizione. Quest’anno è donna la mano sapiente dell'incisore che ha rappresentato la raffinatezza e il fascino di Virginia Reiter: i gioielli con cui verranno omaggiate le vincitrici del Reiter e del Bertolucci sono stati infatti realizzati da L’artigiano Orafo Modena, il laboratorio di Barbara Pilotti e Maria Antonietta Pacchioni.
Il Festival Virginia Reiter è realizzato grazie al sostegno e alla preziosa collaborazione del Caffè delle Passioni di Modena e dell’Istituto storico e della Storia Contemporanea di Modena, mentre l’immagine simbolo del Festival è a cura del giovane creativo dello IED Andrea Marchi.
Per ulteriori informazioni: festivalvirginiareiter@gmail.com
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IL PREMIO VIRGINIA REITER ALLA CARRIERA A MARIA PAIATO
Domenica 22 settembre il Teatro delle Passioni di Modena ospita anche il Premio Virginia Reiter alla Carriera. Il riconoscimento verrà assegnato a una grande interprete del nostro tempo: Maria Paiato, selezionata da una giuria di esperti presieduta da Ennio Chiodi e composta da Rodolfo di Giammarco (la Repubblica), Gianfranco Capitta (il Manifesto), Maria Grazia Gregori (l’Unità) e Maurizio Porro. Sabato 21 invece, nella stessa location, a partire dalle ore 21.00 - ad accesso libero e gratuito - l’attrice terrà una lectio magistralis introdotta dalla Direttrice Artistica del Festival Laura Marinoni
Maria Paiato è una grande interprete italiana e sabato 21 settembre terrà una lectio magistralis nell’ambito del Festival Virginia Reiter. Appuntamento ad accesso gratuito alle ore 21.00 presso il Teatro delle Passioni di Modena dove, il giorno seguente, domenica 22 settembre - il Festival le rende omaggio con il Premio Virginia Reiter alla Carriera a partire dalle ore 21.00.
Il prestigioso riconoscimento - ad accesso libero come la lectio - verrà assegnato da una giuria di esperti presieduta da Ennio Chiodi e composta da Rodolfo di Giammarco (la Repubblica), Gianfranco Capitta (il Manifesto), Maria Grazia Gregori (l’Unità) e Maurizio Porro e dalla direttrice artistica della manifestazione Laura Marinoni.
Diplomatasi all'Accademia nazionale d'arte drammatica nel 1984, Maria Paiato ha recitato con importanti registi come Luca Ronconi, Mauro Bolognini, Giancarlo Sepe, Maurizio Scaparro, Antonio Calenda, Nanni Loy, Roberto Guicciardini, Giampiero Cicciò, Valerio Binasco. Al cinema è stata diretta, tra gli altri, da Francesca Archibugi (“Lezioni di volo”, 2007) e Marco Martani (“Cemento armato”, 2007). È stata poi interprete nel 2009 del ruolo di magistrato nel film della Comencini Lo spazio bianco. Ha interpretato Ida Marangon nel film di Luca Guadagnino “Io sono l'amore”, al fianco di Tilda Swinton. Il film è stato candidato ai Golden Globes 2010 nella categoria "film straniero".
Ha vinto numerosi premi tra cui il Premio Borgio Verezzi (1994), il Premio Flaiano (2001), il Premio Olimpici del Teatro (2004), la Maschera d'oro (2005) e due Premi Ubu (2005 e 2006). Il 14 settembre 2007 le è stato assegnato il Premio Olimpici del Teatro per il monologo “Un cuore semplice” nella categoria One woman show, mentre il 12 ottobre 2009 ha ricevuto il premio intitolato a Eleonora Duse come migliore attrice per la stagione teatrale 2008-2009.
Il Premio Virginia Reiter alla Carriera è organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale Virginia Reiter in collaborazione con ERT - Emilia Romagna Teatro Fondazione - e sostenuto e patrocinato da Comune di Modena, Regione Emilia Romagna, Mibact, BPER Banca, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e Amici dei Teatri modenesi.
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PREMIO VIRGINIA REITER E PREMIO GIUSEPPE BERTOLUCCI: CHI SONO LE FINALISTE?
Giulia Mazzarino, Marina Occhionero e Giulia Odetto: sono le tre attrici finaliste selezionate dalla giuria di esperti che domenica 22 settembre al Teatro delle Passioni di Modena si contenderanno la palma della più apprezzata attrice italiana under 35 dell'ultima stagione teatrale. Nell’ambito del Festival e Premio Virginia Reiter ha luogo anche la premiazione del VII Premio Giuseppe Bertolucci, assegnato alla migliore attrice straniera tra le nuove generazioni. Il terzetto di finaliste è composto quest’anno Gaia Girace e Margherita Mazzucco, già viste ne “L’amica geniale”, e l’attrice russa Darya Zhovner.
PREMIO VIRGINIA REITER
GIULIA MAZZARINO
Nata nel 1990, dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti si diploma nel 2018 presso la Scuola per Attori del Teatro Stabile di Torino diretta da Valter Malosti. Studia movimento con Alessio Maria Romano per il quale partecipa a “Choròs, il luogo dove si danza”. Incontra Michele di Stefano alla Biennale di Venezia diretta da Antonio Latella e lavora con Raffaella Giordano sul set del film “Capri-Revolution” di Mario Martone. Per il Teatro Stabile di Torino debutta nei panni della “Ragazzina” di Roberto Zucco. Lavora con Valter Malosti ne “La monaca di Monza” per il Teatro Franco Parenti e ancora per il Teatro Stabile di Torino interpreta “Ofelia” nell’Amleto di Valerio Binasco. Sarà Nina ne “Il gabbiano” diretto da Licia Lanera in scena al Teatro Metastasio.
MARINA OCCHIONERO
Nasce ad Asti e svolge i suoi studi presso l'Accademia d'Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma e il Conservatoire d'Art Dramatique di Parigi. Comincia subito a lavorare in teatro diretta da Oscar de Summa negli spettacoli “Riccardo III” e “La Cerimonia”, poi nella ripresa di “In Cerca d'autore” di Luca Ronconi presso il Piccolo Teatro di Milano e con Cristina Comencini nel suo spettacolo “Tempi Nuovi”. La prima esperienza con la telecamera è con “Fuori sede”, cortometraggio diretto da Sergio Rubini; subito dopo esordisce nel film “L'età imperfetta” di Ulisse Lendaro nel ruolo protagonista, è nel cast del film “La ragazza nella nebbia” di Donato Carrisi al fianco di Toni Servillo, Alessio Boni e Jean Reno e prende parte all’opera prima di Alessandro Capitani “In Viaggio con Adele”. Recentemente ha partecipato al film “Il primo Re” di Matteo Rovere e “Genitori Quasi Perfetti” di Laura Chiossone, entrambi usciti nel 2019.
Nella stagione teatrale è stata in tournée con lo spettacolo “Lettere a Nour” per la regia di Giorgio Sangati con Franco Branciaroli e con “Per il tuo bene” per la regia di Pier Lorenzo Pisano. Nella stagione 2020/21 la vedremo nelle serie Sky “Petra” con Paola Cortellesi e in teatro in una nuova produzione del Teatro Metastasio di Prato diretta da Oscar De Summa.
GIULIA ODETTO
Si diploma nel 2018 al corso per attori del Teatro Stabile di Torino. Dal 2014 lavora come attrice, cantante (musical e opera) e in produzioni di danza contemporanea. Interessata ai processi di creazione sia dal punto di vista performativo sia registico, nel 2016 fonda la compagnia teatrale “Effetto Pullman”, per cui dirige “Romei e Giuliette” e “Avesta”, opera teatrale di nuova drammaturgia dal forte impatto tecnologico. Dal 2018 è la protagonista femminile di “Tango Glaciale Reloaded” di Mario Martone, spettacolo che le vale la nomina come miglior attrice emergente al premio “le maschere del teatro italiano”. Inoltre collabora dal 2015 con il “Mirabilia international performing arts festival” Di Fossano (CN), dove è cresciuta diventando, nel 2019, artista associata e iniziando un lavoro di audience engagement sul territorio attraverso la promozione di progetti inclusivi e site-specific. Nel 2018 inizia una fruttuosa collaborazione con il Collettivo EFFE, la cui prima produzione, Epizon, studia l’interazione tra performance, suoni, video e design. Viaggiatrice per necessità, sviluppa progetti performativi in comunità e villaggi esteri: nel 2019 cura la performance “contamination” per l’inaugurazione del “jungle artistic residency” a Ko Chang (Thailand).
PREMIO GIUSEPPE BERTOLUCCI
DARYA ZHOVNER
Nata a San Pietroburgo nel 1992, è la protagonista di Tesnota, audace opera prima di Kantemir Balagov, dal 1 agosto al cinema con Movies Inspired. La giovane Darya Zhovner, dopo gli studi alla scuola del Teatro d'arte di Mosca, debutta in questo lungometraggio che, nonostante la forte dimensione sociale e storica, ha anche al centro il suo personaggio, femminile forte e indimenticabile. Siamo a Nalchik, nel Caucaso del Nord, nella Repubblica di Cabardino Balcaria, l'anno è il 1998, un anno legato al secondo conflitto ceceno. Piccola protagonista di questa grande Storia è la ventenne Ilana (Darya Zhovner appunto), che non ama vestirsi da ragazza, indossa tutto il tempo una salopette e un maglione sdrucito, e preferisce lavorare nel garage del padre come meccanico tentando di sfuggire al potere di una madre neanche tanto velatamente ostile. La sua è una famiglia di ebrei, minoranza attorniata dai musulmani cabardi, questi ultimi preferiscono non parlare il russo e non vedono di buon occhio le altre etnie in un contesto povero e segnato da costanti flussi di migrazione verso Mosca, San Pietroburgo o gli Stati Uniti. Ilana ha un fratello, David, che sta per sposarsi, anzi il film, che parte su Ilana intenta a riparare una macchina, ci immerge subito dopo in una prima lunga scena per la festa di fidanzamento di David. Ma la sera stessa lui e la sua promessa sposa vengono rapiti con una richiesta di riscatto che fa esplodere tutte le contraddizioni, già presenti sottotraccia, del rapporto tra l'indipendente Ilana e la sua famiglia, anzi la sua tribù. Lei frequenta un ragazzo cabardo più o meno di nascosto ed è stufa di fuggire, di spostarsi, non è disposta a sacrificare se stessa per salvare il fratello, mentre la madre evidentemente è pronta a immolarla. Anziché rivolgersi alla polizia, la comunità ebraica cerca di raccogliere i soldi del riscatto ma il denaro non è sufficiente e c'è anche chi è pronto a sfruttare la situazione per fare affari. Insomma, il nucleo sarà sottoposto a forti tensioni e infine posto di fronte a una scelta senza vie d'uscita che coinvolge il futuro di Ilana. Figura chiave è la madre, con il suo amore soffocante e distruttivo come l'abbraccio di un boa constrictor. Tesnota, Premio Fipresci al Festival di Cannes 2017 e segnalato come Film della Critica dal Sncci, mette in luce l’indubbio talento di Darya e del regista Kantemir Balagov: sentiremo certamente ancora parlare di entrambi.
GAIA GIRACE
Nata in provincia di Napoli, studia recitazione da due anni. A darle le basi per la sua carriera di attrice è stata la Scuola di cinema “La Ribalta” nella sua sede napoletana, dove sono cominciati i provini, durati quasi un anno, che l’hanno portata a guadagnarsi il ruolo di Lila ne “L’amica geniale”, fiction di grande successo che l’ha resa conosciuta al grande pubblico.
MARGHERITA MAZZUCCO
Classe 2004, è divenuta famosa nel ruolo di Elena adolescente nella miniserie “L’amica geniale”, sua prima esperienza come attrice.
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