“Il carcere è pena per gesti che non andavano commessi: ma la persona non è mai tutta in un gesto che compie, buono o cattivo che sia”.
Silvia Giacomoni
Con questa citazione si conclude lo straordinario testo autobiografico di Elvio Fassone: un messaggio di profonda speranza, l’auspicio di una via salvifica anche per gli ergastolani, nel rispetto della legge.
Un’incredibile esperienza umana vissuta in prima persona: l’intensa, profonda e quanto mai fitta corrispondenza ultra ventennale tra il giudice e la sua “vittima”, scaturita da uno dei più imponenti processi per mafia che l’Italia ricordi.
Uno spunto di seria riflessione, affinché la detenzione non diventi sinonimo di morte parziale e il fine pena non debba tradursi di necessità nell’estremo abbandono della vita.
Elvio Fassone è stato Magistrato, componente del Consiglio Superiore della Magistratura, Senatore della Repubblica per due legislature.
È autore di numerose pubblicazioni in materia penitenziaria e su temi politico-istituzionali (Piccola grammatica della grande crisi, 2009; Una costituzione amica, 2012).
Alla serata parteciparenno: il Magistrato Francesca Bianchetti, il Prof. Raffaele Mantegazza e l'attore ALESSANDRO PAZZI.
Ingresso libero
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