PREMIO VILLALTA POESIA 2018: IN FINALE IL FRIULANO MARIO BENEDETTI, NOME FRA I PIU’ RAPPRESENTATIVI DELLA SCENA POETICA DEL NOSTRO TEMPO. NELLA TERNA PRESCELTA LE POETESSE ISABELLA LEARDINI E MARIAGIORGIA ULBAR.
DOMENICA 28 OTTOBRE LA GRANDE FESTA DEL VILLALTA POESIA: L’OCCASIONE PER UN OMAGGIO SPECIALE A MARIO BENEDETTI, DI RITORNO IN FRIULI, RICORDANDO PIERLUIGI CAPPELLO CON UN READING AFFIDATO ALL’ATTRICE DONATELLA FINOCCHIARO, GRANDE PROTAGONISTA DEL CINEMA E DEL TEATRO ITALIANO.
UDINE – Si conferma riferimento prezioso per la poesia italiana contemporanea il Premio Castello di Villalta, che in questa edizione 2018 porta in finale tre autori di punta, a cominciare da Mario Benedetti, il poeta friulano celebrato da Garzanti con un volume antologico che ha raccolto tutte le sue poesie, e che vede affiancate quest’anno due voci “al femminile” della scena poetica contemporanea, Isabella Leardini e Mariagiorgia Ulbar. L’appuntamento è già fissato per domenica 28 ottobre, alle 18 al Castello di Villalta di Fagagna, con ingresso aperto a tutti: è questa la 6^ edizione del Premio presieduto da Marina Gelmi di Caporiacco, per il coordinamento artistico della Giuria composta da Antonella Anedda, Alberto Bertoni, Roberto Galaverni, Antonio Riccardi e Gian Mario Villalta.
Valore aggiunto, ed elemento di alta suggestione per questa edizione 2018, sarà la presenza a Villalta di Mario Benedetti: una malattia autoimmune gli ha causato più di un grave episodio, l'ultimo dei quali lo ha costretto al silenzio e a vivere dentro un istituto di cura. Ma il poeta ha desiderato onorare la finale del Premio Villalta e domenica sarà accanto a Mariagiorgia Ulbar e Isabella Leardini per condividere l’abbraccio del pubblico, e l’emozione di una serata in cui risuonerà forte la parola poetica. Non poteva mancare, nel corso della cerimonia, un pensiero speciale per il poeta Pierluigi Cappello, componente del comitato promotore della manifestazione, scomparso il primo ottobre 2017. Sarà l’attrice Donatella Finocchiaro, ospite d’eccezione e volto caro al grande pubblico teatrale e cinematografico - Roberta Torre, Franco Battiato, Marco Bellocchio, Woody Allen, Vincenzo Salemme, Laura Morante, Carlo Verdone e Francesco Bruni sono solo alcuni dei registi che l’hanno diretta - a dare voce, nel corso della serata, a una selezione di poesie di Mario Benedetti e di Pierluigi Cappello. «Il Friuli - ha dichiarato la promotrice del Premio Villalta, Marina Gelmi di Caporiacco – custodisce nel cuore due straordinari, sfortunati poeti: vogliamo che domenica sera possano trovare posto con le loro parole, nella serata del Premio, per arrivare compiutamente al pubblico. Diversi, ma ugualmente infelici casi della vita hanno costretto questi due poeti ad affrontare gravi condizioni di salute. Siamo felici e orgogliosi che i versi usciti dalla loro penna possano echeggiare domenica, attraverso la voce di una grande interprete del nostro tempo, Donatella Finocchiaro, che ringraziamo per la sua vicinanza all’evento di Villalta». Vicine e simili le origini, dei due poeti, soprattutto per la perifericità e per il particolare carattere dei luoghi, Chiusaforte per Cappello e Nimis per Benedetti. Mario Benedetti vive a Nimis fino al completamento degli studi superiori, poi studia a Padova, dove si stabilisce dopo la laurea in Lettere. Più tardi si trasferirà a Milano. Non dimenticherà la sua terra, però, mantenendo i legami con i luoghi e con le persone, celebrandone e indagandone con la sua poesia le radici antropologiche. Fra i libri di poesia che ha firmato: I Secoli della primavera, Collana:, Ripatransone, Sestante, 1992; Una terra che non sembra vera, Campanotto, Udine 1997; Il parco del Triglav, La Collana:, Varese, Stampa, 1999; Borgo con locanda, Circolo Culturale di Meduno (Pordenone), 2000; Umana gloria, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, Pitture nere su carta, Mondadori, 2008; Materiali di un'identità, Transeuropa, Massa 2010; Tersa morte, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2013. Nel 2017 esce nei Grandi Libri Garzanti l’opera omnia con il titolo Tutte le poesie. Una scelta impegnativa per la Giuria, che ha voluto affiancare all’opera di Benedetti quelle di altre due protagoniste della poesia contemporanea: Isabella Leardini, riminese classe 1978, nel 2002 ha vinto il Premio Montale con le poesie in seguito edite nel suo primo libro “La coinquilina scalza” (Niebo, La Vita Felice, 2004, 2006, 2008). Liriche da “La coinquilina scalza” e dal suo prossimo libro “Una stagione d'aria” sono edite con traduzione di Jean Baptiste Para nell'antologia “Les Poètes de la Méditerranée” (Gallimard 2010) ed è compresa nell'antologia “Nuovi Poeti Italiani 6” (Einaudi 2012). Da Donzelli ha pubblicato nel 2017 Una stagione d’aria. Nel 2018 è uscito il saggio Domare il drago (Mondadori). E' direttore artistico del festival Parco Poesia www.parcopoesia.it.; Mariagiorgia Ulbar, di Teramo classe 1981, vive oggi a Bologna. Ha pubblicato testi sulle riviste letterarie «Lo straniero», «Le voci della luna», «Tratti», «Nuovi argomenti», «La hotra revista» e le raccolte Arance di mezzanotte (ElitEdizioni, 1999), I fiori dolci e le foglie velenose (Maremmi, 2012) e Su pietre tagliate e smosse all’interno dell’Undicesimo quaderno italiano di poesia contemporanea(Marcos y Marcos, 2012). Ha pubblicato in edizioni tipografiche limitate il poemetto illustrato Osnabrück, le prime sei cartoline del progetto Poste/Poesie e, per la Collana Isola, la plaquette illustrataTranscontinentale. Nel 2015 esce Gli eroi sono eroi (Marcos y Marcos) e Un bestiario (Nervi); nel 2018 Lighea, Elliot.
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