PROSPERO FEST: SI PARTE DA NICOLA LAGIOIA
Sabato 10 Novembre, cerimonia di apertura dell’iniziativa.
Dopo tanta attesa, finalmente sarà Prospero Fest! La cultura scalda i motori in città e si appresta a regalare una parentesi di spunti e proposte, varia, colorata, aperta a fasce d’età, gusti ed esperienze diverse.
Lo start è fissato per il sabato 10 Novembre con le iniziative dedicate ai ragazzi delle scuole secondarie inferiori con Beatrice Masini che presenterà loro il suo libro “Trilogia delle ragazze” all’interno della Biblioteca Rendella e con le visite guidate a alle cripte del centro storico della città di Monopoli. Nel pomeriggio, invece, il sindaco Angelo Annese, l’Assessore alla Cultura Rosanna Perricci e il dirigente dell’Area I – Affari Generali e Sviluppo Locale Pietro D’Amico, terranno a battesimo l’iniziativa nella cerimonia ufficiale di apertura di Prospero Fest accompagnata da letture sulla figura del giurista e scrittore monopolitano Prospero Rendella, a cura dell’attrice Caterina Valente.
Alle 19.30 presso la sala conferenze della biblioteca comunale sarà il momento invece dell’incontro con Nicola Lagioia, scrittore e direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino: dialogherà con lui, a proposito della sua ultima opera “Il vero, il giusto, il bello. Il senso della lettura d’invenzione del XXI secolo”, Antonella Agnoli, bibliotecaria di fama nazionale e con una esperienza pluriennale come consulente nella fondazione, ristrutturazione e gestione di biblioteche e poli culturali multidisciplinari.
A seguire avranno luogo in piazza Garibaldi una performance pittorica di Vito Savino con esibizioni musicali live ed una esibizione a cura della compagnia teatrale l’Allegra Brigata.
PROSPERO FEST: LETTERATURA, MUSICA, TEATRO E ARTI
A Monopoli una rassegna culturale con ospiti di fama nazionale
Ad un anno dalla riapertura alla fruizione pubblica della Biblioteca “Prospero Rendella”, divenuta un vero e proprio luogo di aggregazione aperto alla città con opportunità di scambio e di relazione che vanno bel oltre il semplice patrimonio librario, la città di Monopoli presenta il Prospero Fest. Dal 10 al 17 Novembre una serie di eventi culturali nati per mettere a sistema i luoghi della cultura recentemente rifioriti: dai rifugi antiaerei (divenuti un museo) alla riapertura del Teatro Radar, passando per l’ampliamento del Conservatorio Nino Rota e il nuovo corso del Castello di Carlo V a seguito della riapertura della piazza d’armi come preludio per l’ultima, importantissima, tessera del mosaico, il recupero di Palazzo Martinelli.
Cultura, quindi: dibattiti, animazione culturale, pieces teatrali, concerti, mostre d’arte contemporanea. Con nomi di caratura nazionale che vanno da Luciano Canfora a Umberto Galimberti, passando per Nicola Lagioia (premio Strega 2015), e Rosella Postorino (premio Campiello 2018).
“Promuovere la cultura attraverso i luoghi del nostro territorio. Con questo obiettivo – spiega il sindaco di Monopoli Angelo Annese – abbiamo voluto proporre ‘Prospero Fest’, una settimana di eventi culturali per tutti che, a partire da quest’anno, vogliamo diventi un appuntamento che caratterizzi l’autunno in città”.
Una città “ri-costruita”, “ri-piantata” proprio come amava fare Rendella: l’ambizione di attuare progetti decorosi, che diano impulso alla città da un lato e, dall’altro, la voglia di far crescere rigogliosa, “con naturale vigore”, la consapevolezza di una comunità cittadina attorno ai luoghi, alle radici storiche e culturali, allo scambio di esperienze che nascono dalle varie forme artistiche.
“E’ un percorso che trova la sia identità in contenitori culturali di eccellenza, recentemente restituiti alla città – spiega Rosanna Perricci, Assessore alla cultura – e che per l’occasione diventano vivi anche in una chiave interpretativa inaspettata e curiosa, come nel caso dell’allestimento di una mostra di arte contemporanea all’interno dei rifugi antiaerei”.
Prospero, quindi, rievoca il nome del giurista e scrittore monopolitano cui è intitolata la biblioteca, ma è anche un augurio, o meglio, un impegno: da oggi “Prospero” significa leggo, recito, suono e ancora gioco, creo, scopro, imparo…
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Gli ospiti di #ProsperoFest
Del 10 Novembre 2018
10:00 Biblioteca Rendella
Beatrice Masini presenta il libro
“TRILOGIA DELLE RAGAZZE”
Dedicato ai ragazzi delle scuole secondarie inferiori
Beatrice Masini
Beatrice Masini è nata a Milano, dove vive e lavora. Giornalista, traduttrice (tra i suoi lavori i libri della saga di Harry Potter), editor, scrive storie e romanzi per bambini e ragazzi. I suoi libri sono stati tradotti in quindici Paesi. Ha vinto nel 1999 il Premio Castello di Sanguinetto con il romanzo La casa delle bambole non si tocca (Salani), e nel 2004 il Premio Pippi con Signore e signorine – Corale greca (Einaudi Ragazzi), il Premio Elsa Morante con La spada e il cuore – Donne della Bibbia (Edizioni EL) e il Premio Andersen come miglior autrice.
19.30 Biblioteca Rendella
“IL VERO, IL GIUSTO, IL BELLO. IL SENSO DELLA LETTURA D’INVENZIONE NEL XXI SECOLO”
Antonella Agnoli dialoga con Nicola Lagioia
Nicola Lagioia
Direttore del Salone internazionale del Libro dal 2016, nato a bari, è uno scrittore italiano Autore di Poesia on-line, volumetto allegato all’Annuario della poesia italiana curato da Giorgio Manacorda (Castelvecchi, 2001), per minimum fax (per cui dirige "nichel", la collana di narrativa italiana) ha pubblicato nel 2001 il suo primo romanzo, Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj (senza risparmiare se stessi). Per Fazi ha pubblicato il saggio Babbo Natale. Ovvero come la Coca Cola ha colonizzato il nostro immaginario collettivo (2009). Ha pubblicato racconti in varie antologie: Patrie impure (Rizzoli 2003), La qualità dell'aria (minimum fax, 2004) che ha curato assieme a Christian Raimo, Semi di fico d'India (Nuovadimensione, 2005), Periferie (Laterza, 2006), Deandreide, dedicata a Fabrizio De André (Biblioteca Universale Rizzoli, 2006), Ho visto cose (Biblioteca Universale Rizzoli, 2008), La storia siamo noi (Neri Pozza, 2008). Per Einaudi ha pubblicato Occidente per principianti (2004), Riportando tutto a casa (2009, con cui si aggiudica il premio Siae, il premio Vittorini, il premio Volponi, il Premio Viareggio 2010 per la narrativa) e La ferocia (2014), grazie al quale vince il Premio Strega 2015.
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PROSPERO FEST: ALCUNI DEGLI EVENTI PRINCIPALI
Sabato, 10 Novembre 2018
Ore 19.30 - Biblioteca Rendella
“IL VERO, IL GIUSTO, IL BELLO. IL SENSO DELLA LETTURA D’INVENZIONE NEL XXI SECOLO”
Antonella Agnoli dialoga con Nicola Lagioia
Direttore del Salone internazionale del Libro dal 2016, Nicola Lagioia, nato a bari, è uno scrittore italiano Autore di Poesia on-line, volumetto allegato all’Annuario della poesia italiana curato da Giorgio Manacorda (Castelvecchi, 2001), per minimum fax (per cui dirige "nichel", la collana di narrativa italiana) ha pubblicato nel 2001 il suo primo romanzo, Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj (senza risparmiare se stessi). Per Fazi ha pubblicato il saggio Babbo Natale. Ovvero come la Coca Cola ha colonizzato il nostro immaginario collettivo (2009). Ha pubblicato racconti in varie antologie: Patrie impure (Rizzoli 2003), La qualità dell'aria (minimum fax, 2004) che ha curato assieme a Christian Raimo, Semi di fico d'India (Nuovadimensione, 2005), Periferie (Laterza, 2006), Deandreide, dedicata a Fabrizio De André (Biblioteca Universale Rizzoli, 2006), Ho visto cose (Biblioteca Universale Rizzoli, 2008), La storia siamo noi (Neri Pozza, 2008). Per Einaudi ha pubblicato Occidente per principianti (2004), Riportando tutto a casa (2009, con cui si aggiudica il premio Siae, il premio Vittorini, il premio Volponi, il Premio Viareggio 2010 per la narrativa) e La ferocia (2014), grazie al quale vince il Premio Strega 2015.
Domenica, 11 Novembre 2018
Ore 19.00 - Biblioteca Rendella
Gabriella Genisi presenta il libro DOPO TANTA NEBBIA
Dialoga con l’autrice Marina Barletta
Gabriella Genisi è nata nel 1965. Ha scritto numerosi libri e ha inventato il personaggio del commissario Lolita Lobosco, la poliziotta più sexy del Mediterraneo, protagonista di alcuni romanzi pubblicati da Sonzogno: La circonferenza delle arance(2010), Giallo ciliegia (2011), Uva noir (2012), Gioco pericoloso (2014), Spaghetti all'assassina (2015), Mare nero (2016) e Dopo tanta nebbia (2017).
In DOPO TANTA NEBBIA Lolita Lobosco è stata promossa questore e deve trasferirsi a Padova. Ma gli inizi non sono facili: l’ambiente si rivela più intollerante del previsto, la nebbia confonde i pensieri e mortifica i capelli, l’orizzonte d’acqua di Bari è troppo lontano per curare la solitudine. Anche il lavoro stenta a decollare, e poi, con i nuovi colleghi, proprio non riesce a legare. Solo grazie all’aiuto e ai consigli di Giancarlo Caruso, affascinante vicequestore di origini siciliane, le cose migliorano, mentre un caso di bullismo – la scomparsa, nell’omertà generale, di un ragazzo da uno dei licei più in vista della città del Santo –mette a dura prova il talento investigativo di Lolì. Dopo tanto freddo, intorno e nell’anima, la commissaria più bella del Mediterraneo riesce finalmente a farsi richiamare nella sua amata Puglia, dove pure l’attende un mistero da risolvere: una sensuale arpista è stata massacrata in un appartamento. I sospetti sono tanti, ma c’è uno strano testimone... Alle due estremità della penisola, tra panzerotti e pettole di Natale, la passionale poliziotta barese torna a ricercare la verità, sui luoghi di delitti efferati e nel fondo stropicciato del proprio cuore.
Lunedì, 12 Novembre 2018
LA ZONA GRIGIA E LA FRAGILITÀ DELL’ESISTENZA
Ieri e oggi, la gente comune davanti alla violenza della storia
Incontro con Rosella Postorino (premio Campiello 2018)
Dialoga con l’autrice Massimo Gaudioso
Letture a cura dell’attrice Caterina Valente
Rosella Postorino è cresciuta a San Lorenzo al mare (IM) e vive a Roma. Ha esordito con il racconto In una capsula (Ragazze che dovresti conoscere, Einaudi Stile libero 2004), ha poi pubblicato alcuni racconti e un saggio di critica letteraria, Malati di intelligenza (nell’antologia Duras mon amour 3, Lindau 2003). Il suo primo romanzo, La stanza di sopra, uscito a febbraio 2007 per Neri Pozza Bloom, è entrato nella rosa dei tredici finalisti del Premio Strega e ha vinto il Premio Rapallo Carige Opera Prima e il Premio Città di Santa Marinella. Collabora con le pagine romane del quotidiano «la Repubblica» e scrive su «Rolling Stone».
Ha pubblicato inoltre L’estate che perdemmo Dio (Einaudi Stile Libero, 2009; Premio Benedetto Croce e Premio speciale della giuria Cesare De Lollis) e Il corpo docile (Einaudi Stile Libero, 2013; Premio Penne), la pièce teatrale Tu (non) sei il tuo lavoro(in Working for Paradise, Bompiani, 2009), Il mare in salita (Laterza, 2011) e Le assaggiatrici (Feltrinelli, 2018). È fra gli autori di Undici per la Liguria (Einaudi, 2015).
Nel romanzo LE ASSAGGIATRICI con una rara capacità di dare conto alle ambiguità dell'animo umano, Rosella Postorino, ispirandosi alla storia vera di Margot Wölk (assaggiatrice di Hitler nella caserma di Krausendorf) racconta la vicenda eccezionale di una donna in trappola, fragile di fronte alla violenza della storia, forte dei desideri della giovinezza.
La prima volta in cui Rosa Sauer (il personaggio della Pastorino ispirato a Margot Wölk) entra nella stanza in cui dovrà consumare i suoi prossimi pasti è affamata. «Da anni avevamo fame e paura», dice. Siamo nell'autunno del 1943, a Gross-Partsch, un villaggio molto vicino alla Tana del Lupo, il nascondiglio di Hitler. Ha ventisei anni, Rosa, ed è arrivata da Berlino una settimana prima, ospite dei genitori di suo marito Gregor, che combatte sul fronte russo. Le SS posano sotto ai suoi occhi un piatto squisito: «mangiate» dicono, e la fame ha la meglio sulla paura, la paura stessa diventa fame. Dopo aver terminato il pasto, però, lei e le altre assaggiatrici devono restare per un'ora sotto osservazione in caserma, cavie di cui le SS studiano le reazioni per accertarsi che il cibo da servire a Hitler non sia avvelenato. Nell'ambiente chiuso di quella mensa forzata, sotto lo sguardo vigile dei loro carcerieri, fra le dieci giovani donne si allacciano, con lo scorrere dei mesi, alleanze, patti segreti e amicizie. Nel gruppo Rosa è subito la straniera, la "berlinese": è difficile ottenere benevolenza, tuttavia lei si sorprende a cercarla, ad averne bisogno. Soprattutto con Elfriede, la ragazza più misteriosa e ostile, la più carismatica. Poi, nella primavera del '44, in caserma arriva un nuovo comandante, Albert Ziegler. Severo e ingiusto, instaura sin dal primo giorno un clima di terrore, eppure - mentre su tutti, come una sorta di divinità che non compare mai, incombe il Führer - fra lui e Rosa si crea un legame speciale, inaudito.
Martedì, 13 Novembre 2018
Ore 19.00 - Biblioteca Rendella
Enrico Cuccodoro presenta il libro
GLI IMPERTINENTI. IL VIAGGIO DI CARLA E SANDRO PERTINI PER L’ITALIA DI OGGI
Dialogano con lʼautore Valentino Lenoci e Emilio Graziuso
Associato di Diritto Costituzionale nell'Università del Salento, Custodero è coordinatore dell’ “Osservatorio Istituzionale per la libertà e la giustizia sociale 'Sandro e Carla Pertini'” che effettua dettagliati monitoraggi sulla forma politica in Italia, anche in relazione alle esperienze delle principali democrazie occidentali”. Alla sua ampia produzione scientifica nel campo del diritto, accompagna una produzione di matrice storica sugli eventi dell’Italia nel periodo a cavallo tra la fine degli anni settanta e i primi anni ’80.
GLI IMPERTINENTI è il racconto del viaggio del presidente della Repubblica, Sandro Pertini, a poche settimane dagli sconvolgenti assalti terroristici dei primi mesi del 1980, proprio nella città natale di Aldo Moro, Maglie nel cuore del Salento. Un viaggio dal forte impatto di molteplice significato e valore, ma era anche "un ritorno", da capo dello Stato, a Turi, in terra di Bari, dove egli confinato dal regime fascista, fu compagno di cella di Antonio Gramsci.
Mercoledì, 14 Novembre 2018
Ore 17.30 - Biblioteca Rendella
Luciano Canfora presenta il libro
LA SCOPA DI DON ABBONDIO
dialoga con l’autore Lino Patruno
Luciano Canfora nato a Bari, è ordinario di Filologia greca e latina presso l’Università di Bari. Laureatosi in Storia romana, ha svolto il perfezionamento in Filologia classica alla Scuola Normale di Pisa. Assistente di Storia Antica, poi di Letteratura Greca, ha insegnato anche Papirologia, Letteratura latina, Storia greca e romana. Fa parte del Comitato scientifico della “Society of Classical Tradition” di Boston e della Fondazione Istituto Gramsci di Roma. Dirige la rivista «Quaderni di Storia» e la collana di testi “La città antica”. Fa parte del comitato direttivo di «Historia y critica» (Santiago, Spagna), «Journal of Classical Tradition» (Boston), «Limes (Roma)». Ha studiato problemi di storia antica, letteratura greca e romana, storia della tradizione, storia degli studi classici, politica e cultura del XX secolo. Molti dei suoi libri sono stati tradotti in USA, Francia, Inghilterra, Germania, Grecia, Olanda, Brasile, Spagna, Repubblica Ceca.
LA SCOPA DI DON ABBONDIO è un libro radicale e coraggioso sul baratro che si è venuto ad aprire tra ‘sinistra’ e ‘popolo’ con l’abdicazione della ‘sinistra’ ai compiti e ai fini per cui è nata. «La conclusione tumultuosa e, per taluni, sconcertante, del secolo XX ha imposto a tutti un drastico ripensamento sulla direzione e sulle dinamiche del ‘movimento storico’, come lo chiamava Tolstoj. Si sa che le grandi crisi – quelle che don Abbondio chiamava ‘colpi di scopa’ – non solo rimescolano le carte e innescano nuovi e diversi rapporti di forza, ma fanno saltare molte ‘filosofie’ della storia e impongono una rinnovata riflessione sul suo senso. Tra il cupo fatalismo assertore dell’eterno ritorno degli stessi fenomeni sia pure con mutati protagonisti e il pervicace ottimismo degli assertori delle inarrestabili ‘sorti progressive’, la lezione epocale della fine del ’900 può – come avvenne anche in altre epoche – aprire una prospettiva critica e realistica: che cioè nessun ritorno è davvero un ritorno al punto di partenza e nessuna restaurazione è davvero tale. Il sinuoso movimento della storia può sprofondarci in deprimenti bassure ovvero innalzarci verso affrettate illusioni. Chi abbia avuto la ventura di vivere crisi epocali e delusioni salutari può tenersi immune da entrambi i rischi: purché sia consapevole del peso delle tradizioni, dell’ingombro dei pregiudizi, dell’insidia costante rappresentata da quel ferino egoismo che costituisce il nucleo del sentire degli umani. Quel nucleo necessita di una drastica, ininterrotta, spesso perdente, educazione all’uguaglianza e alla fratellanza, concetti che datano perlomeno dal 1789. Di tale sinuoso movimento, che non può aver fine, discorre questo libro.»
Mercoledì, 14 Novembre 2018
Ore 19.00 - Biblioteca Rendella
Umberto Galimberti presenta il suo nuovo libro
LA PAROLA AI GIOVANI. DIALOGO CON LA GENERAZIONE DEL NICHILISMO ATTIVO
Dialoga con l’autore Massimo Gaudioso
Letture a cura dell’attrice Caterina Valente
Filosofo, psicoanalista e docente universitario italiano. Compiuti gli studi di filosofia e psicologia, è attualmente professore ordinario di filosofia della storia presso l’Università di Venezia. Professore associato fino al 1999, precedentemente (dal 1976 al 1983) è stato professore incaricato di antropologia culturale. Dal 1985 è membro ordinario dell'International Association of Analytical Psychology.
Allievo di Karl Jaspers durante alcuni soggiorni in Germania, ne ha tradotto in italiano le opere. Ha dedicato anche alcuni studi a Edmund Husserl e a Martin Heidegger. Dal 1995 collabora con il quotidiano «la Repubblica».
Tra le sue opere si ricordano: Heidegger, Jaspers e il tramonto dell’Occidente (1975), Psichiatria e fenomenologia (1977), Il corpo(1983), Dizionario di psicologia (1992), Psiche e tecne. L’uomo nell’età della tecnica (1998), Gli equivoci dell’anima (1999), Orme del sacro (2000), L'ospite inquietante (2007), Il segreto della domanda. Intorno alle cose umane e divine (2008), La morte dell'agire e il primato del fare nell'età della tecnica (2009), I miti del nostro tempo (2009), Cristianesimo (2012), La disposizione dell'amicizia e la possessione dell'amore (2016), La parola ai giovani. Dialogo con la generazione del nichilismo attivo (2018).
C'è un nuovo ospite inquietante. È il cinismo che pervade la nostra società e che avvilisce le nuove generazioni. In LA PAROLA AI GIOVANI. DIALOGO CON LA GENERAZIONE DEL NICHILISMO ATTIVO, il grande filosofo e psicoanalista si pone come loro ascoltatore e offre agli adulti un fondamentale strumento di comprensione. «Al nichilismo passivo della rassegnazione, non sono pochi i giovani che sostituiscono il nichilismo attivo di chi, prendendo le mosse proprio da quel desolante scenario, e non da consolanti speranze o inutili attese, inventa il proprio futuro.» Ogni genitore si chiede chi sia il proprio figlio, che cosa desideri, come sia fatto il suo mondo. Ma spesso capire è complicato, ed essere d'aiuto nelle difficoltà lo è ancora di più. Umberto Galimberti sa che nell'era di Facebook e di Instagram la realtà che conta è quella virtuale, il tempo è accelerato e la competizione per ritagliarsi un ruolo nella società è molto forte: «Chi non corre e non vince in questa gara di velocità non è al mondo. In quel mondo virtuale che ormai è più reale del mondo cosiddetto 'reale'». E come reagiscono i giovani a questa pressione? La fretta che ogni ventenne ha di realizzare i propri sogni rischia di degenerare in una forma di cinismo del tutto sconosciuta alla generazione dei suoi genitori. Ragazze e ragazzi si affidano all'indifferenza e al controllo dei sentimenti e delle emozioni, per evitare che le passioni diventino un ostacolo all'autoaffermazione. Questi giovani, allora, hanno bisogno di essere ascoltati e hanno bisogno di risposte. Per non perdere di vista il dono prezioso del tempo della vita, un tempo per rincorrere i propri sogni e anche per concedersi il lusso di commettere gli errori che fanno crescere. Galimberti dialoga con ciascuno ed esplora le sofferenze, i dubbi, le ansie e i desideri di una generazione. Ascolta le parole, le idee e le aspirazioni. E offre a ogni genitore uno strumento per interrogarsi sui propri figli, per comprendere la profondità delle loro domande e per impedire che tutte le speranze si trasformino in delusioni.
Giovedì, 15 Novembre 2018
Ore 19.00 - Biblioteca Rendella
Onofrio Pagone presenta il libro
PIÙ DI UNA REGINA
dialoga con l’autore Valeria Dell’Anna
interviene la protagonista del romanzo Maria Elena Barile Damiani
Giornalista della “Gazzetta del Mezzogirno”, nato a Bari nel 1960, per quasi quindici anni è stato inviato dell’Ansa con all’attivo esperienze di inviato di guerra anche in Somalia e Albania. Nel 1998 gli è stato conferito al Quirinale il premio Saint-Vincent di giornalismo per la cronaca.
Nel 2010 ha pubblicato con Progedit la raccolta di racconti Per un giorno, premiata come “Migliore opera prima” al festival “Il libro possibile” di Polignano a Mare. Del 2016 il romanzo io non ho sbagliato, edito da Giraldi.
Una donna, la sua malattia, la resilienza. È una storia vera questa di Maria Elena, raccontata col passo della testimonianza e del confronto d'anime tra la protagonista e l'autore PIÙ DI UNA REGINA. La sclerosi multipla non perdona, ma neppure la burocrazia. Questo racconto si snoda perciò tra i gangli dei sentimenti, delle emozioni e delle ambizioni della vita di ogni giorno, con scene e situazioni talvolta paradossali. È una narrazione biografica autorizzata, scritta su richiesta espressa della stessa Maria Elena. Questa donna forte, piegata nel fisico ma ostinata e guerriera nello spirito, ha voluto voce per far sapere come alla malattia si possa comunque opporre la forza del sorriso: è convinta che la rassegnazione e la tristezza immobilizzino più e prima della sclerosi multipla. "La malattia" dice "non è un nemico infame, è solo un'insidia che agita la vita". In questa sua battaglia quotidiana, Maria Elena si sente più di una regina ed è sostenuta da una fede incrollabile: nel racconto ne spiega i motivi.
Sabato, 17 Novembre 2018
Ore 19.30 - Rifugi antiaerei
BUNKER di Michele Giangrande
Mostra di arte contemporanea
Michele Giangrande, Bari 1979. Ha compiuto studi artistici (Accademia di Belle Arti di Bari). È stato docente di Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Nel 2015 la sua ricerca è stata oggetto di un documentario di 26 min. dal titolo “Odissea dandy – Michele Giangrande e il suo atelier”, promosso dall’Apulia Film Commission in collaborazione con la Fondazione Museo Pino Pascali e arTVision – a live art channel e prodotto dalla ESPRIT FILM, presentato a diversi festival di settore e inserito nel palinsesto del canale televisivo SKY ARTE HD per la primavera 2016. Le sue opere sono presenti in musei, collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero. Ha esposto in numerose mostre personali, collettive e di gruppo. Attualmente le sue gallerie di riferimento sono: ARTNESIA, Londra; GALLLERIAPIU’, Bologna; SAVINA GALLERY, San Pietroburgo/Mosca. Collabora inoltre con: ARTWO, Roma; BASITA ITALIAN DESIGN, Roma; COMPETENZE DISTINTIVE, Milano.
BUNKER è un ambizioso progetto strategico dedicato interamente all’arte contemporanea nei meravigliosi spazi del Bunker Museum in Piazza Vittorio Emanuele.
Michele Giangrande l’artista invitato per dare inizio a questo nuovo percorso, con il secondo capitolo della mostra esperienziale e itinerante “BUNKER”, a cura di Alexander Larrarte con i contributi critici di Giusy Caroppo e Roberto Lacarbonara, promossa dal Comune di Monopoli, Assessorato alla Cultura, con il patrocinio della Fondazione Museo Pino Pascali di Polignano a mare.
Tutta l’operazione sarà documentata con un importante volume edito da Quorum Edizioni.
Nel rifugio antiaereo, ora Bunker Museum, tra i ristretti corridoi e l’eco di un passato lontano, una mostra d’arte contemporanea invade il sottosuolo di Monopoli. Oltre una lastra posta nel terreno che riporta l’articolo 11 della costituzione “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, da una ripida scala, si accede ad un articolato sistema di gallerie nelle viscere della terra. Il forte impatto con l’ambiente stretto e buio, consentirà di addentrarsi tra le installazioni realizzate per l’occasione. L’allestimento curato dalla scenografa Angela Varvara con le musiche di Stefano Ottomano, contribuiranno ad accentuare la riflessione e il senso di disagio e malessere alla base dell’esperienza.
Michele Giangrande lavora nel campo dell'arte contemporanea con opere di carattere concettuale. Il percorso raccoglie, come i gironi dell’inferno dantesco, 9 installazioni site specific, “senza titolo” in omaggio alle vittime di tutte le guerre di cui non si è mai accertata l’identità.
PROSPERO FEST: OSPITE FRANCESCO CAROFIGLIO
Venerdì 16 Novembre, la notte bianca dei lettori e la rievocazione della seconda guerra mondiale.
Torna I colori delle emozioni, animazione, gioco, lettura per stuzzicare la fantasia dei più piccoli all’interno della biblioteca civica nella mattinata (a partire dalle 10.00).
A partire dalle 17.30, invece, inizia la notte bianca del Liceo G. Galilei e del Sudestival, Visioni e visionari, presso la Biblioteca Rendella con una maratona di proiezioni: RUDE BOY di Jack Hazan e David Mingay, PINK FLOYD THE WALL di Alan Parker, STRANGE DAYS di Kathryn Bigelow e UNDERGROUND di Emir Kusturica. Nel cuore della lunga notte dedicata alla cultura, è prevista la presentazione del libro Jonas e il mondo nero incentrato sulla storia di un ragazzo che vede cose che gli altri non vedono. A parlare del libro, lo stesso autore Francesco Carofiglio a confronto con gli studenti del liceo e con Michele Suma.
Alle 18.30, presso il Castello di Carlo V, La valorizzazione nella biblioteca del patrimonio librario archivistico e di raccolte civiche mediante attività formative da realizzare con le scuole, una tavola rotonda coordinata da Waldemaro Morgese e che prevede la partecipazione di Roberto Sublimi (Presidente Oltrescuola), Valeria Dell’Anna (Direttrice della Biblioteca Prospero Rendella) e Martino Cazzorla (Dirigente del Polo Liceale).
Alle 20.00, nella cornice di Piazza XX Settembre, una rivocazione storica della Seconda Guerra Mondiale a cura dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci.
PROSPERO FEST: LETTERATURA, MUSICA, TEATRO E ARTI
A Monopoli una rassegna culturale con ospiti di fama nazionale
Ad un anno dalla riapertura alla fruizione pubblica della Biblioteca “Prospero Rendella”, divenuta un vero e proprio luogo di aggregazione aperto alla città con opportunità di scambio e di relazione che vanno bel oltre il semplice patrimonio librario, la città di Monopoli presenta il Prospero Fest. Dal 10 al 17 Novembre una serie di eventi culturali nati per mettere a sistema i luoghi della cultura recentemente rifioriti: dai rifugi antiaerei (divenuti un museo) alla riapertura del Teatro Radar, passando per l’ampliamento del Conservatorio Nino Rota e il nuovo corso del Castello di Carlo V a seguito della riapertura della piazza d’armi come preludio per l’ultima, importantissima, tessera del mosaico, il recupero di Palazzo Martinelli.
Cultura, quindi: dibattiti, animazione culturale, pieces teatrali, concerti, mostre d’arte contemporanea. Con nomi di caratura nazionale che vanno da Luciano Canfora a Umberto Galimberti, passando per Nicola Lagioia (premio Strega 2015), e Rosella Postorino (premio Campiello 2018).
“Promuovere la cultura attraverso i luoghi del nostro territorio. Con questo obiettivo – spiega il sindaco di Monopoli Angelo Annese – abbiamo voluto proporre ‘Prospero Fest’, una settimana di eventi culturali per tutti che, a partire da quest’anno, vogliamo diventi un appuntamento che caratterizzi l’autunno in città”.
Una città “ri-costruita”, “ri-piantata” proprio come amava fare Rendella: l’ambizione di attuare progetti decorosi, che diano impulso alla città da un lato e, dall’altro, la voglia di far crescere rigogliosa, “con naturale vigore”, la consapevolezza di una comunità cittadina attorno ai luoghi, alle radici storiche e culturali, allo scambio di esperienze che nascono dalle varie forme artistiche.
“E’ un percorso che trova la sia identità in contenitori culturali di eccellenza, recentemente restituiti alla città – spiega Rosanna Perricci, Assessore alla cultura – e che per l’occasione diventano vivi anche in una chiave interpretativa inaspettata e curiosa, come nel caso dell’allestimento di una mostra di arte contemporanea all’interno dei rifugi antiaerei”.
Prospero, quindi, rievoca il nome del giurista e scrittore monopolitano cui è intitolata la biblioteca, ma è anche un augurio, o meglio, un impegno: da oggi “Prospero” significa leggo, recito, suono e ancora gioco, creo, scopro, imparo…
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Venerdì, 16 Novembre 2018
Ore 21.00 - Biblioteca Rendella
Francesco CAROFIGLIO presenta il libro
JONAS E IL MONDO NERO
dialogano con l’autore Michele Suma e gli studenti del polo liceale G. Galilei
Architetto, regista e illustratore, ha lavorato per molti anni come attore e autore teatrale.
Scrive soggetti e sceneggiature per il cinema e la televisione.
Oltre a L'estate del cane nero (Marsilio 2008, quattro edizioni), ha pubblicato per bur nel 2005 il romanzo With or Without youe per Rizzoli nel 2007 il graphic novel Cacciatori nelle tenebre in coppia con suo fratello Gianrico.
Tra i suoi romanzi più recenti ricordiamo Wok (Piemme 2014), La casa nel bosco (Rizzoli 2014), Voglio vivere una volta sola(Piemme 2014), Una specie di felicità (Piemme 2017), Il maestro (Piemme 2017), e il libro per ragazzi Jonas e il mondo nero (Piemme 2018).
Tra il mondo magico di Neil Gaiman e le atmosfere inquietanti di Stranger Tings, un'avventura straordinaria in quel territorio misterioso in cui realtà e immaginazione diventano una cosa sola.
"Precipitò in uno spazio buio e freddo. Sempre più freddo. Sempre più freddo. Un volo interminabile nelle viscere della terra. Come nel peggiore degli incubi."
Jonas ha dodici anni e una vita normale. Almeno così sembra. In realtà nasconde un segreto: vede cose che altri non vedono. Presenze discrete, all'inizio, poi sempre più inquietanti. Arrivano da un'altra dimensione e pare che stiano cercando proprio lui. Un giorno Jonas si ritrova un biglietto in tasca, un messaggio cifrato, che sembra indicargli la strada da seguire. E, a poco a poco, si rende conto che è tutto vero: esiste un mondo sconosciuto, molto vicino a noi, e sta per trasformare la realtà in uno spaventoso universo senza luce. Il Giorno degli Incroci si avvicina e toccherà a Jonas fare la scelta più difficile: un incredibile atto di coraggio per impedire che il Mondo Nero prenda il sopravvento.
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