Torna in Calabria Olio d'Autore
29 e 30 novembre
la festa dell'olio celebra il trionfo del made in Italy
Cosenza - Sabato 29 e domenica 30 novembre torna in Calabria Olio d'Autore, il fine settimana con la festa dell'olio extra vergine di oliva di qualità. In una trentina di frantoi altamente selezionati dal sistema della tracciabilità in Calabria e da Assoproli di Cosenza i consumatori potranno scoprire tutti i segreti dell'olio extra vergine di oliva a denominazione di origine protetta.
Coinvolti 200 frantoi in tutta Italia in zone DOP/IGP e la manifestazione si svolge in coincidenza alla settima edizione di "Pane e Olio in Frantoio &..." organizzata dall'Associazione Nazionale Città dell'Olio.
Una sorta di viaggio tra i mille sapori dell'oliveto italiano che quest'anno, secondo le previsioni Ismea, realizzate con la collaborazione di Unaprol e delle altre unioni dei produttori presenta una produzione a cinque stelle per qualità, in aumento di circa il 10% rispetto alla scorsa annata a livello nazionale e TRA IL 10 ED IL 15%% nella sola Calabria che è la seconda regione produttrice a livello nazionale.
L'iniziativa di Olio d'Autore in Calabria è stata presentata nel corso di una conferenza stampa da Pietro Tocci, presidente dell'Assoproli Srl di Cosenza, Pietro Tarasi, presidente e Salvatore Loffreda direttore di Coldiretti Cosenza, Giuseppe Gaglioti, presidente della Camera di Commercio di Cosenza.
"Ben vengano - ha affermato Pietro Tocci - tutte quelle iniziative a vantaggio della rintracciabilità, della trasparenza dei processi produttivi e quindi della sicurezza del consumatore".
Olio d'Autore - ha aggiunto il presidente Pietro Tarasi - promuovendo l'olio extravergine di oliva a tutela comunitaria, va proprio in questa direzione: un percorso che tra l'altro vede il nostro Paese all'avanguardia, grazie all'entrata in vigore dal 17 gennaio scorso dell'obbligo di etichettatura dell'olio vergine ed extravergine di oliva".
"La Calabria - ha spiegato Salvatore Loffreda - può fregiarsi del riconoscimento DOP per tre zone Bruzio in provincia di Cosenza, Alto Crotonese in provincia di Crotone e Lametia in provincia di Catanzaro dove si producono eccellenze, con produzioni di alta qualità. Fare olio in Calabria - ha concluso Loffreda - è un'antica arte, che coniuga qualità, territorio e tradizione".
Sarà quindi una vera e propria festa dal gusto inconfondibile. Dedicata a tutti quei consumatori che vorranno conoscere più da vicino il concetto di garanzia alimentare, le tradizioni e la storia legate al territorio con il frantoiano che diventa il tour operator di questo viaggio tra i mille sapori di un territorio continuamente discontinuo.
"L'olio extra vergine di oliva calabrese, che tra i consumatori di tutto il mondo ha un'immagine consolidata di legame forte con il territorio, può attraverso Olio d'Autore rappresentare il momento di rilancio della domanda del prodotto di eccellenza targato made in Italy". Ha riferito Giuseppe Gaglioti, presidente della Camera di Commercio che ha aggiunto, "una puntuale campagna di comunicazione come Olio d'Autore può conferire al prodotto di qualità calabrese un sicuro valore aggiunto da spendere su tutti i mercati, specialmente quelli più sensibili agli oli di pregio e di eccellenza".
"Dobbiamo aiutare il consumatore a riconoscere la qualità - ha affermato al termine il direttore della Coldiretti Salvatore Loffredda. E per farlo dobbiamo educarlo al consumo dei veri oli extra vergini e metterli a contatto diretto con il mondo della produzione. La conoscenza del prodotto - ha poi aggiunto - consente di fare acquisti più consapevoli, soprattutto nel rapporto qualità/prezzo".
Appuntamento quindi il 29 e 30 novembre nei frantoi e nelle piazze d'Italia per questo inconfondibile viaggio tra i gusti unici ed irripetibili, derivanti da oltre 350 varietà di olive diverse, che insieme ai frantoi di Olio d'Autore costituiscono la grande ricchezza dell'olio extra vergine di oliva di qualità italiani.
Cosenza 26 novembre '08
L'OLIVICOLTURA CALABRESE
Cosenza - La Calabria è la seconda regione per produzione di olive ed olio in Italia. L'olivicoltura calabrese si estende su una superficie di 217.000 ettari circa, dislocati prevalentemente nelle aree collinari e pedocollinari dei versanti jonico, tirrenico e delle zone interne.
L'impostazione colturale produttiva è basata su sistemi ancora tradizionali, legati anche alle ridotte dimensioni e alla eccessiva frammentazione delle aziende. In alcune realtà si notano rilevanti sforzi di meccanizzazione delle operazioni di raccolta. Il fine è quello di migliorare gli aspetti qualitativi della produzione olearia.
LE CIFRE
L'olivicoltura calabrese è così suddivisa:
La coltivazione dell'olivo è così ripartita:
Le produzioni regionali sono così distinte:
L'olivicoltura è il comparto fondamentale dell'agricoltura della regione. In termini di reddito rappresenta il 25% della produzione lorda vendibile. Le imprese olivicole calabresi sono più di 160.000. Rilevante il loro apporto sul piano dell'occupazione diretta ed indotta. Lo sviluppo della coltura è legato essenzialmente alla risoluzione di problemi di natura tecnica ed economica di seguito sintetizzati.
Ristrutturazione degli oliveti - Conservazione di una parte degli impianti per rispondere ad esigenze di tipo ambientale e paesaggistico. Svellimento di vecchi impianti non più remunerativi e reimpianto di nuove cultivar. Riequilibrio della produzione mediante il contenimento del fenomeno dell'alternanza del ciclo produttivo e la lotta antiparassitaria. Riduzione dei costi di produzione con particolare riferimento a quello della raccolta. Produzione di olio di bassa acidità e con buone caratteristiche organolettiche, cioè direttamente commestibile.
Alle tre Dop attualmente riconosciute: Alto Crotonese, Lametia e Bruzio, si aggiungono altre tipiche produzioni locali come gli oli aromatizzati, ottenuti facendo macerare in olio extravergine d'oliva spezie essiccate al sole ai gusti di peperoncino, rosmarino, limone, origano e basilico.
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