WINE FESTIVAL ART: A TREBISACCE, SULL’ALTO JONIO COSENTINO, IL
16 AGOSTO L’EVENTO ED IL 2 SETTEMBRE LA PREMIAZIONE FINALE
CON LA PTTRICE ELISABETTA ROGAI IDEATRICE DELLA PITTURA CON
IL VINO E MADRINA DEL MEETING
Ecco cosa sanno attuare ed affermano le capacità delle donne e degli uomini
quando abbracciano ed interpretano le risorse che connotano i Territori.
Lo evidenzia ancora una volta la decima edizione del Wine Festival Art “Il vino
nell’Arte, l’Arte nel Vino”, in programma il 16 agosto a sera in un hotel del
lungomare di Trebisacce, sull’alto Jonio cosentino, nella quale si indicherà, con
le preferenze del pubblico, il miglior “Rosso, Rosato e Bianco” e, grazie ad una
giuria internazionale, l’etichetta più originale tra le 20 Cantine partecipanti.
L’evento programmato vuole far degustare e, soprattutto, promuovere i vini
autoctoni del Sud Italia, prodotti in Abbruzzo, Basilicata, Calabria, Campania,
Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, nonchè far godere quella espressività che
sa suscitare il vino e come le vignette “Vino & Giornali” mostreranno, per
l’occasione, in un allestimento.
La sottolineatura artistica arriverà più pregnante il 2 settembre, data
programmata per il conferimento dei riconoscimenti del meeting, di cui sarà
madrina, con le sue creazioni di EnoArte, la pittrice fiorentina Elisabetta Rogai,
famosa per aver brevettato la pittura con il Vino e Bella Testimonianza di come
le donne contribuiscono fattivamente allo sviluppo di un prodotto che dà tante
soddisfazioni al nostro Paese per qualità ed apprezzamenti.
Deus ex machina di tutto ciò il direttore artistico Franco Pingitore, delegato
regionale della Scuola Europea Sommelier, veterano nel settore come ha
richiamato, pure, la manifestazione, appena trascorsa, La Notte Rosa del Vino,
nella quale ancora le donne, con tutta la loro spigliatezza e piglio, sono
protagoniste forti e coraggiose nel portare avanti imprese vitivinicole
mettendosi in gioco, realizzando relazioni importanti ed opportunità per crescita
diffusa.
L’appuntamento è patrocinato dal Comune e sostenuto da organismi di settore i
quali rammentano, anche attraverso la realizzazione di queste attività
stagionali, che l’opera di ciascuno è un bene per tutti perché è la dimostrazione
del fatto che il lavoro e il dialogo tra chi opera sono le strade principali per lo
sviluppo sostenibile dei nostri comprensori e delle vocazioni naturali che li
caratterizzano con creatività da secoli.
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