La Festa Bella a Casalguidi, frazione di Serravalle Pistoiese, si svolge il Venerdì Santo di Pasqua, ogni tre anni, ed è la appresentazione della passione di Cristo, evento fortemente legato alla tradizione religiosa.
Le origini della festa sembrano essere antichissime: la prima rappresentazione risale infatti al 1693, quando più che rappresentazione folcloristica, assumeva un vero senso religioso di penitenza e riflessione .
E' nota come «Festa Bella» e questo appellativo è un probabile eco del prestigio risalente a quando formava una triade con le analoghe processioni di Pistoia e Prato. Istituite nel 1693 e concluse, rispettivamente, nel 1866 e nel 1927. Le prime notizie particolareggiate su quella di Casalguidi risalgono comunque solo alla seconda metà dell'800, con vari documenti che segnalano la rinomanza e la fastosità della "Triennale Processione di Gesù Crocifisso".
Sull'appellativo "Festa Bella" Don Alfredo Pacini, in una sua pubblicazione dell'87, sottolinea che - malgrado l'apparenza - non contraddice il lutto del venerdì delle tenebre e "ciò che il detto vuol significare è qualcosa che meravigli e commuova, una manifestazione, insomma, che ricolleghi alla bella tradizione dei padri ed esprima l'attuale genuina pietà popolare". E ancora Giordano Frosini torna sull'argomento in uno scritto del 1999, nel quale ribadisce che "la Festa Bella non è tale solo per gli abiti sgargianti, i cavalli che scalpitano, i soldati che marciano, i tanti figuranti che incorniciano la singolare processione; essa diventa bella nella misura in cui un popolo, rivive nella fede l'ora fatale dell'umanità".
La storica processione viene ripetuta a cadenza triennale, alternandosi oggi con quelle di Quarrata e di Montevettolini.
La scenografia delle tre processioni è quella della romanità rivista con il gusto dell'Ottocento, ma ogni paese l'anima in modo differente. A Quarrata sfila una lunga teoria di personaggi in costume, di comparse e di gruppi mentre quella di Montevettolini restringe la sua drammatizzazione alle ore del Calvario.
Diverso l'impianto della processione di Casalguidi dove il discorso si sviluppa per quadri tematici e non per singoli personaggi. Undici sono i quadri che ricostruiscono lo sviluppo della vicenda dall'Ultima Cena fino al Golgota. La sequenza mette in ordine gli episodi che scandiscono la passione di Cristo: l' Ultima Cena, Gesù nel Getsemani, Gesù nel Sinedrio, l'incontro di Gesù con Erode, la condanna di Gesù, il Cireneo che porta la croce, l'incontro con le donne di Gerusalemme, la Madonna ai piedi della Croce, Gesù morente sulla Croce, Gesù morto sulla Croce, la sepoltura di Gesù.
Ogni episodio è ricostruito o meglio ancora, evocato da un gruppo di personaggi in costume o da riferimenti simbolici e lo svolgimento del discorso drammatico si è evoluto nel tempo con frequenti cambiamenti fino ad oggi.
La processione, alla quale partecipano dalle settecento alle novecento persone in costume, è oggi frutto di un'organizzazione che richiede dai quattro ai cinque mesi di preparazione. All'organizzazione della sfilata partecipa l'intero paese, viene eletto un comitato, ed un camarlingo, ma centinaia di persone sono coinvolte come figuranti nell'allestimento dei quadri, nella regia delle scene e nella realizzazione dei costumi.
Si snoda nelle vie centrali del paese ed è aperta dal quadro storico militare composto dalla Cavalleria e dalla fanteria romane che precede la rievocazione storica cronologica della Passione e Morte di Gesù e richiama al forte spiegamento di forza allestito dalle autorità romane per impedire che i disordini conseguenti alla sommossa popolare architettata dagli Scribi e dai Farisei ai danni di Cristo, dilagassero oltre i confini di Gerusalemme.
Seguono gli undici quadri rievocativi della passione di Gesù. Ogni quadro è aperto dai rappresentanti delle "Società" ed in particolare dall'Angelo portatore del dono e dai Paggetti. Ogni Società prende il nome da un delle 10 zone nelle quali per tradizione è suddivisa la Parrocchia : Bucigattoli, Cantagrillo, Catavoli-Baco, Ponte Stella, Prata-Stincaia, Casi-Gramigneto, San Biagio, Potassio-Bottegaccia, Castel de' Bobi, Castelnuovo.
Il momento culminante della processione, la rappresentazione della crocifissione e resurrezione di Gesù, avviene nella Piazza di Casalguidi davanti alla Chiesa parrocchiale di San Pietro.
Alternate con i vari quadri sfilano le bande musicali di Serravalle e dei paesi vicini intonando marce funebri, uniche note che risuonano nella generale atmosfera di silenzio e partecipazione.
L'apprezzamento del pubblico si manifesta ancora oggi a livelli straordinari: assistono allo sfilare del corteo dalle dieci alle quindicimila persone.
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