A Bassano Romano in provincia di Viterbo si svolgono nei giorni dal 11 al 28 Maggio 2023 i Solenni Festeggiamenti in onore di Maria SS.ma della Pietà.
L’origine del sentimento di devozione alla Madonna della Pietà, molto profondo nella popolazione di Bassano Romano, risale alla fine del 1700.
La tradizione orale fa riferimento ad un periodo di pestilenza e di carestia che, abbattutosi in quegli anni sul popolo bassanese, avrebbe portato le famiglie ed in modo particolare gli uomini ad affidarsi alla pietà della Madonna perché ponesse fine alle sofferenze. La grazie ricevuta ed il conseguente ristabilirsi della situazione avrebbe poi indotto gli uomini a celebrarne ogni anno la ricorrenza, destinando alla festa il compenso di una giornata lavorativa.
Oltre a questa, altre teorie sono state formulate a sostegno delle origini.
Alcuni hanno voluto vedere, nel contemporaneo diffondersi in zone a noi vicine di culti analoghi, l’origine o quanto meno la spinta al “movimento” che ne è seguito. La Madonna della Pietà venerata nella Chiesa Arcipretale di Farnese, la Madonna della Pietà di Rocca Massima, paese in provincia di Latina, strettamente somiglianti alla nostra – al punto da lasciar pensare all’opera di una stessa mano – ed altre immagini della Pietà, più o meno contemporanee di alcune chiese di Roma, parrebbero sostenere la tesi.
Altri rifacendosi al significato latino del termine “pietas” (= amore, devozione) hanno voluto vedere nella coralità della preghiera e nella sua capacità di coesione un momento aggregativo importante per la società del tempo e per gli impulsi che ne sarebbero conseguiti. Le numerose feste religiose che troviamo nel passato, oggi scomparse, ne costituirebbero conferma.
Altri ancora fanno risalire le origini all’occupazione francese di fine Settecento.
Tra il 31 luglio e il 31 agosto del 1799 i francesi per ben due volte occupano e saccheggiano il piccolo borgo rurale di Bassano. Il popolo dopo le violenze subite avrebbe sentito il bisogno di invocare la “pietas” della Madre Celeste.
La mancanza di sufficienti testimonianze orali e la quasi totale assenza di scritti, quindi, non consentono esattamente di determinare quanto fu provocato da cause accidentali, da motivi storico-politici o da spinte che andavano attribuendo forma e contenuto ad una civiltà che, prevalentemente rurale, si preparava ad affrontare il nuovo secolo. Un nuovo capitalismo incominciava a sostituirsi ad una economia prevalentemente agricola ed il rinnovamento della vita sociale che ne sarebbe conseguito poteva essere motivo di non poche preoccupazioni.
In assenza di documentate testimonianze, non è da escludere che tutte queste forze ed ispirazioni diverse abbiano concorso, seppur con varia incidenza, a maturare il sentimento di “appartenenza” della Pietà alla comunità di Bassano e contribuito al suo perpetuarsi.
Il problema delle origini è ad oggi ancora irrisolto e la tesi maggiormente accreditata resta la prima, quella della carestia e della pestilenza, perché è l’unica che trova riscontro nei racconti popolari e forza nella tradizione orale. Sospinto probabilmente da così diverse componenti, il sentimento di devozione alla Madonna ha poi acquistato una forza autonoma di coinvolgimento interiore ed è divenuto un modo particolare di vivere, ritrovarsi e rinnovarsi nella fede cristiana, nel quale il problema delle origini sembra perdere rilevanza.
La Madonna della Pietà, pur nella incertezza delle origini, delle circostanze che hanno concorso ad indirizzare le coscienze e dei tratti non conosciuti della sua storia più remota, è oggi nel cuore del popolo di Bassano che la venera con intenso fervore durante l’intero anno e ad Essa si rivolge per trovare speranza e conforto nei momenti difficili della vita quotidiana; da qui i voti elevati e le grazie richieste, l’atmosfera di preghiera e di fede che ogni anno si rinnova, la spinta comune al mantenimento di un patrimonio spirituale e materiale che si tramanda di generazione in generazione.
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