Come ogni anno, puntuale come l’arrivo dell’autunno, il mese di ottobre porta a Baricella non solo il profumo delle caldarroste e il fruscio delle foglie che cadono, ma anche uno degli appuntamenti più attesi e sentiti della nostra comunità: la Fire di Sdàzz.
Quest’anno, più che mai, questa fiera rappresenta un ritorno alle nostre radici, a ciò che ci ha formati e ci ha resi la comunità che siamo oggi. Se negli anni scorsi abbiamo esplorato temi come la musica, lo sport o la centralità delle donne, questo 2024 sarà dedicato all’agricoltura, il cuore pulsante della nostra storia e della nostra identità.
Sì, perché prima di tutto, noi siamo gente di terra. Baricella, con i suoi campi a perdita d’occhio, ha da sempre vissuto al ritmo delle stagioni, della semina e del raccolto, del sudore e della fatica.
E quest’anno, con la nostra fiera, vogliamo rendere omaggio a quella che è stata – e che in molti casi è ancora – la vita di tante famiglie del nostro territorio.
Domenica 20 e lunedì 21 ottobre, le nostre piazze e le nostre strade si riempiranno di una magia speciale: figuranti che ci riporteranno indietro nel tempo, trattori d’epoca e moderni a testimoniare l’evoluzione dell’agricoltura, e un mercato contadino ricco di colori e sapori. Saranno giornate di festa, ma anche di riflessione e di riscoperta.
Vi segnaliamo alcuni eventi che non potete assolutamente perdere.
Il primo è lo spettacolo di Giorgio Comaschi, “La farina va in amore”, che si terrà sabato 19 ottobre alle ore 19 in Sala Europa. Un viaggio affascinante tra storie e tradizioni della panificazione bolognese,
raccontato con ironia e sentimento da un artista che sa toccare corde profonde, facendoci ridere e pensare. Da non perdere anche la proiezione di un corto di Gilberto Cervellati, dove Iole Bondioli ci guida alla scoperta della cucina contadina.
Rinasce in abiti diversi nella mattinata di domenica 20 ottobre, la camminata della Fire con dei narratori speciali che vi guideranno sulle vie del pane per arrivare a un antico cortile di Mondonuovo, dove vi aspetteranno le mondine di Bentivoglio.
Altra novità assoluta per la nostra fiera è il palo della cuccagna, che verrà issato nel parco della Resistenza domenica 20 ottobre dalle ore 15. Un momento di grande partecipazione collettiva: rideremo, ci emozioneremo e soffriremo insieme a chi si metterà alla prova in questa impresa... e non dimenticate il tiro alla fune! Infine in Piazza Carducci alle 18:00 non perdetevi lo spettacolo con il fuoco!
Ma perché dedicare questa fiera proprio all’agricoltura? Perché questa è la nostra storia, il nostro patrimonio più prezioso. Ogni famiglia di Baricella ha nel proprio albero genealogico qualcuno che ha vissuto della terra:
contadini, mezzadri, proprietari terrieri. Anche chi oggi ha una laurea o lavora nel terziario porta con sé, nei propri ricordi familiari, il racconto di una vita fatta di lavoro duro, ma anche di legami indissolubili con la natura.
Questa fiera è un omaggio a un mondo fatto di bellezza e sacrificio, di piccole gioie e grandi fatiche, che ha forgiato il carattere della nostra comunità.
Certo, oggi l’agricoltura è cambiata: i trattori che vedremo in esposizione sono testimonianza di quanto la tecnologia abbia rivoluzionato il settore.
Questo ritorno alle origini non vuole essere un atto nostalgico, ma un modo per capire chi siamo e affrontare il futuro con la consapevolezza di un passato importante.
Venite alla Fire di Sdàzz, in queste giornate di festa e riscoperta, con il cuore aperto e lo sguardo rivolto sia al passato che al domani!
Vi aspettiamo!
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