La massima espressione del Folklore
È una delle feste popolari più antiche e belle d'Italia, si svolge ogni 5/8 anni a Calatafimi Segesta (TP) dal 01 al 03 Maggio, viene definita anche festa dell'abbondanza. In onore del Ss. Crocifisso, patrono della città, il popolo storicamente diviso in ceti, con i propri simboli, con i propri animali sfila per il centro, mai in contemporanea, in un circuito storico, illuminato da sfarzose luminarie.
Ad aprire i festeggiamenti folkloristici è il ceto della Maestranza, storica milizia armata a salvaguardia della città, in vestito scuro, cappello nero, guanti bianchi e fucile, sfila a passo di marcia per il percorso cittadino. A seguire gli altri ceti, in prima battuta quelli definiti "minori": Ortolani, Borgesi di San Giuseppe, Mugnai, Pecorai e Caprai, assieme a comporre un'armoniosa parata dove metteranno in evidenza i propri emblemi e i loro animali, "spaghiando" (lanciando) al popolo i prodotti frutto del proprio lavoro: fiori, formaggio, "panuzzi" e "milidde".
Subito dopo è la volta dei Cavallari, decine di carretti siciliani, i migliori, provenienti da tutta la Sicilia, un insieme di colori indescrivibile messo in risalto dai cantori siciliani che si sfidano a suon di canzoni tipiche dei carrettieri. I Cavallari chiudono la sfilata con una spagghiata di confetti e nocciole, su imponenti cavalli tra le migliaia di persone in festa. I Borgesi del Ss. Crocifisso iniziano la propria sfilata mettendo in mostra la propria tradizione agricola tramite carri di indiscussa fattura.
A seguire otto componenti del ceto, che si alterneranno ad altri 8 nel giorno successivo, sopra i muli imbardati a festa, inonderanno la folla di arachidi, confetti e nocciole. A chiudere la sfilata in tarda serata, tra una folla festante ma esausta, il ceto dei Massari, con le giumente e soprattutto con il maestoso carro trainato da imponenti buoi, addobbato con alloro e cucciddati (pane tipico a forma di corona), i Massari, come gli altri, sfileranno per lo storico circuito, nell'attesa di mettersi alla prova in una classica ripida salita "acchianata auturi", dove i troppi curiosi si "apriranno" soltanto al passaggio dei buoi. I Massari dal carro e per tutto il tragitto, spaghieranno cucciddati alla folla che li accoglierà a braccia alzate.
Questa è soltanto la fase folkloristica, di grande interesse sono i riti religiosi, come il trasporto della Santa Croce, la processione Sacro allegorica, realizzata tramite eccezionali quadri che riassumono un passo biblico. Alla fine, giorno 3 maggio, il popolo, il clero, i ceti, sfileranno in solenne processione, scandendo il passo tramite i colpi dei tanti tamburi, nell'assoluta compostezza, con i meravigliosi stendardi ad accompagnare l'amato patrono, il miracoloso Crocifisso nero.
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