Festa Patronale
Dal 23 al 24 giugno 2019
Civitella Roveto (AQ)
Il 24 Giugno la Chiesa ricorda la nascita di San Giovanni Battista; questa data è strettamente connessa con il solstizio d’estate considerato dalle antiche religioni un momento magico in cui il sole (fuoco) si sposa con la luna (acqua). La religione cristiana ha sovrapposto alla tradizione pagana i propri riti mantenendo i due elementi, infatti la notte tra il 23 e il 24 c’è l’uso di accendere i falò e di immergersi nelle acque dei fiumi e dei laghi, nella convinzione che esse diventino miracolose e assumano il potere di purificare e fecondare; nella stessa notte, considerata speciale e carica di misteriose magie, si raccolgono le erbe a cui vengono attribuiti poteri magici e si preparano pozioni magiche per incantesimi.
San Giovanni è il patrono di Civitella Roveto, al mattino del 24 giugno, prima dello spuntar del sole, gli abitanti del paese e dei centri vicini si recano sulle rive del fiume Liri e si bagnano alle sue acque, ricordando il battesimo di Cristo nel Giordano, certi che queste abbiano poteri taumaturgici e purificatori e guariscano dai mali del corpo e dello spirito. Alle ore 4,30 si celebra la Santa Messa a carattere penitenziale e si amministra il battesimo agli ultimi nati del paese; sulle rive del fiume ha luogo inoltre il rito della “comparanza”, i ragazzi e le ragazze incrociando i mignoli, nel nome di San Giovanni Battista, stringono un legame di parentela ritenuta indissolubile, recitando la seguente formula: “Cumpare i cummare damuce la mano, la mano ce lla demo i cumpari nu saremo!”. Alle 7,30 prende avvio una lunga processione che si dirige verso il comune dove avviene la predica; la giornata prosegue con le funzioni religiose e le manifestazioni proprie delle feste di paese.
In passato si costituiva un comitato che si preoccupava di raccogliere grano, granturco, formaggio e mosto il cui ricavato era destinato alla festa; le ragazze, dette questuanti, chiedevano offerte dicendo: “Dio vi benedica! Semo venute a rescote pe San Giuanni!” Dopo l’offerta si ringraziava dicendo: “Cento pe’ uno!” L’offerente rispondeva: “Accuscì pozza esse”.
La tradizione va assumendo una risonanza che travalica i confini locali; ogni anno si registra un numero sempre più elevato di visitatori e grazie ai nuovi mezzi di comunicazione telematica i cittadini di Civitella emigrati nei paesi americani possono assistere a distanza alla cerimonia.
(c) copyright 2014/2024 eventiesagre.it