Festa di San Giuseppe
Edizione 2018
18-19 Marzo 2018
San Martino sulla Marrucina (CH)
La festa di San Giuseppe è un evento religioso molto particolare e complesso, in quanto legata alla venerazione del santo che si oppose all’invasione della cittadina da parte dei francesi nel 1799 (vedi la nota e piè pagina). La festa civile è organizzata dal “Comitato”, che ogni anno si istituisce circa un mese prima della festa, che si tiene il 18 e 19 marzo di ogni anno. A questo sorta di associazione aderiscono tutti i cittadini che vogliono partecipare all’organizzazione della festa.
Compito del Comitato è quello di reperire i fondi e questo, da secoli, avviene in un modo molto particolare. In paese si realizzano piccoli pani, chiamati “il pane di San Giuseppe”nel cui impasto viene messa dell’anice, e viene raccolta una certa quantità di vino, esclusivamente prodotto in paese e categoricamente rosso. Il pane ed il vino vengono quindi benedetti in chiesa e il Comitato, divisosi in piccoli gruppi, al suono di un tamburello, si reca nei paesi vicini, distribuendo il pane ed il vino benedetti in cambio di offerte (il pane va baciato prima di essere mangiato e quando si beve il vino bisogna recitare una preghiera, a simboleggiarne la sacralità per gli abitanti del paese). Si arriva quindi al 18 di marzo, quando alla sera vi è “l’Esposizione”, una cerimonia in cui la statua del santo e l’intera chiesa gremita di fedeli vengono lasciate al buio per poi essere illuminate improvvisamente e inondate della musica della banda musicale che da fuori inizia a suonare, il tutto a rievocare il fragore dell’apparizione del Santo ai francesi.
Il giorno dopo, inoltrandosi per la cittadina, il visitatore viene proiettato fuori dal tempo. Il centro storico brulica di venditori, come negli antichi mercati e si può assistere alla Processione del Santo, che deve raggiungere i 4 angoli del paese per benedirli. I fedeli procedono dietro la statua di San Giuseppe, mentre il corteo è guidato dall’antica “Congrega di San Giuseppe” dalla caratteristica mantellina azzurro cielo e dal saio bianco. E’ questa che trasporta le insegne del Santo e una antica croce processionale che viene esposta solo una volta l’anno, in questa occasione. Un improvviso fuoco pirotecnico potrebbe farvi sobbalzare il cuore, i tipici dolci del paese, di vari tipi e sapori, potrebbero attirarvi o potreste esaltarvi a partecipare al “Carro”, una vera e propria asta di prodotti enogastronomici tipici, offerti dai cittadini. Il consueto concerto finale vi condurrà alla mezzanotte, quando lo spettacolo pirotecnico più grande chiuderà la festa, rievocando gli antichi tornei in cui nei secoli scorsi gli antichi maestri polverieri di San Martino si sfidavano in onore del Santo.
San Giuseppe, il difensore: Il culto del santo è molto antico a San Martino. La prima cappella venne realizzata tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo. Ad esso sono legate molte leggende, la più famosa delle quali racconta che un povero vecchio intimò alle truppe napoleoniche, nel 1799, di non assalire la cittadina. Queste sorrisero della minaccia e si lanciarono al galoppo per raggiungere il paese, cercando di travolgere l’anziano. Ma una immensa luce inondò l’uomo che si manifesto per quel che in realtà era, San Giuseppe. I cavalli francesi si inginocchiarono e i soldati fuggirono atterriti, rivolgendo i loro attacchi alla vicina Guardiagrele e risparmiando il paese.
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