Scampanellata di San Floriano
Periodo:
04 Maggio, Festa di San Floriano compatrono di Jesi
Leggenda:
Negli anni varie leggende e racconti si intrecciarono attorno alla vita di San Floriano, per farne risaltare la figura e il prestigio.
Secondo la leggenda, il giovane Floriano aveva un carro, con il quale riusciva a superare tutti gli ostacoli che si trovava di fronte. Il Diavolo, adirato, decose allora di sfidarlo in una corsa a piedi, da Fabriano a Jesi: il primo arrivato avrebbe fatto suonare le campane della città in segno di vittoria. Floriano accettò la sfida, passò in testa e, mentre correva, tracciava numerosi segni di croci a terra che il suo avversario era costretto ad aggirare rallentando la corsa. Il diavolo adirato innalzò dinanzi a lui il monte Murano, ma Floriano con un segno della croce, invocando il Signore, lo divise in due formando il monte Revellone e la Gola della Rossa. Floriano arrivò così per primo a Jesi e le campane suonarono miracolosamente da sole. Il punto di arrivo venne chiamato Porta San Floriano (oggi porta Garibaldi) in suo onore.
A Jesi è usanza, ancor oggi, suonare le campanelle di coccio il 4 maggio di ogni anno, festa del Santo.
Tradizione Locale:
Le campane di terracotta portate al mercato sino ad oggi nel giorno della festa di San Floriano, con grande piacere dei bambini, sono un ricordo di tale gara e delle campane suonate a festa.
Infatti, la mattina del 4 maggio, nel centro storico, viene organizzata la Fiera di San Floriano durante la quale si possono acquistare le tradizionali campane di terracotta: le campanelle di San Florià.
In ricordo della famosa corsa di San Floriano, nel pomeriggio, i bambini delle scuole di Jesi (materne ed elementari) fanno la corsa, scampanellando per le vie del centro storico.
Informazioni:
Circoscrizione I Centro
Referente: Sig. Roberto Vecci - Presidente
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Tel. 0731 56 100 - e-mail pres1.circ@aesinet.it
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