S. MARTINO A PALAZZO ADRIANO
11 NOVEMBRE 2018
Festa della Famiglia e della Solidarietà
S. MARTINO (11 novembre) - Festa della famiglia e della solidarietà.
La festa di S. Martino è una ricorrenza esclusiva e particolare di Palazzo Adriano;è una delle tante forme di solidarietà sociale di origine balcanica.
La tradizione vuole che i parenti e gli amici degli sposi che hanno contratto matrimonio durante l'anno che va dal 12 novembre dell'anno precedente al 10 novembre dell'anno seguente, si facciano carico della costituzione della loro casa. Nella mattinata autunnale del giorno di San Martino, i bambini sfilano per le vie del paese portando dei canestri e dei cesti abbelliti con tovaglie finemente ricamate ed adorni di fiori e frutta secca.
Essi contengono utensili da cucina, stufe, macchina per fare la pasta, gelatiera, caffettiera ecc. Si regalano inoltre televisori, frigoriferi, lavatrici e grossi elettrodomestici che si fanno arrivare a casa degli sposi, ma il cesto relativo a quel dono comunque non manca mai. In ogni cesto si mettono di solito i "panuzzi di S. Martino", caramelle, cioccolatini, fichi secchi, loti, castagne e noci. Qua e là si mette pure frutta di pasta reale che con i suoi colori smaglianti e la sua varietà di forme dà al cesto un tocco di vivacità. Nel cesto dei genitori della sposa si usa mettere "A' brascera" (il braciere di rame) e dei pacchi di spaghetti come simbolo di lunga vita e un pane rotondo e piatto detto "pitta". Nel cesto dei genitori dello sposo si usa mettere "u quadaruni" ( pentolone di rame ) ed un pane a forma di grande corona detto "cugliaci". Anticamente i doni invece erano costituiti da "qualche capretto, pasta, frutta, verdure e vino nuovo" come scrisse A. Dara, padre del poeta palazzese, Gabriele.
Egli aggiunge: "…tanti sono i matrimonj accaduti nell'anno, tanti devono essere i regali di S. Martino, moltiplicati in ragione delle parentele, amicizie e rapporti sociali, in guisa ché sono pochi quelli che rimangono indifferenti in tanta festa". La domenica successiva all'11 novembre, tutti coloro che hanno mandato il "san martino" sono invitati dagli sposi affinché ognuno godesse "di quello che aveva dato, collo scambio di gustare ben anche quello dato dagli altri" ed assaggiare la varietà di alimenti che erano nei cesti.
Afferma Ilaria Parrino, Presidente dell'Associazione Culturale Paradiso Arberësh di Palazzo Adriano, che la "pitta" presenta la concezione classica dell'Universo corrispondente ai dettami della filosofia realistica. Ha la forma circolare per simboleggiare la perfezione dell'opera creativa di Dio e reca stampigliata l'aquila bicipite una volta simbolo dell'Impero Bizantino ed ora del Comune di Palazzo Adriano, il cuore e due colombe simbolo dell'amore tra i coniugi, un ramoscello di ulivo per augurio di pace, l'albero della vita per augurare la procreazione ed il perpetuarsi della specie. Alla sommità la Divinità incoronata in Cristo simboleggiata dal pesce, tale simbolo deriva dalle iniziali della frase greca: Gesù Cristo, figlio di Dio il cui acrostico forma la parola Ixvus. La sera del giorno 11 novembre i parenti e gli amici degli sposi, si recano a visitare i "san martini" e le vie del paese sono in festa per il via vai di gente, per le musiche ed i canti.
L'Amministrazione Comunale e la Proloco, organizzano ogni anno questo speciale appuntamento con molta solennità e fanno dono agli sposi della tradizionale Pitta.
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