Time in Jazz svela i primi nomi: Colle der Fomento il 15 agosto
sul palco di Berchidda (Ss) per la trentaseiesima edizione
del festival diretto da Paolo Fresu, quest'anno sotto il titolo Futura.
Abbonamenti "a scatola chiusa" in prevendita a prezzo speciale.
Colle der Fomento a Time in Jazz: band storica della scena hip hop nazionale, la formazione romana sarà tra i protagonisti del trentaseiesimo festival ideato e diretto da Paolo Fresu, appuntamento imperdibile dell'estate musicale, in programma dall'8 al 16 del prossimo agosto a Berchidda (Ss), ma come sempre con sortite in tante altre località del nord Sardegna. Colle der Fomento – ovvero Danno (al secolo Simone Eleuteri), Masito (Massimiliano Piluzzi) e Dj Baro (Alessandro Tamburrini) - salirà sul palco di Piazza del Popolo la sera di Ferragosto insieme ad altri artisti che verranno annunciati più avanti, per dare vita a un progetto ad hoc per il festival.
Un progetto in tema con l'edizione numero trentasei di Time in Jazz che si riconosce nel titolo Futura; titolo preso in prestito dall'indimenticabile Lucio Dalla (quest'anno, proprio in questi giorni, avrebbe spento ottanta candeline) e che abbraccia idealmente diverse generazioni; perché, spiega Paolo Fresu, «Futura è visione e coraggio. Quello del poter affrontare un presente complesso che mai avremmo immaginato di dover vivere e che va condiviso nel crossover generazionale e con quell'apertura che è del jazz in quanto musica meticcia e attuale».
Musica, jazz e non solo, dunque, ma anche mostre d'arte e fotografia, incontri con i libri e i loro autori, proiezioni di film e documentari, iniziative di promozione e sensibilizzazione ambientale e altro ancora, saranno, una volta di più, gli ingredienti nel ricco e denso calderone di eventi di Time in Jazz.
Nell'attesa di svelare il programma completo, parte intanto su Vivaticket una prima fase di prevendita degli abbonamenti per seguire le cinque serate (compresa appunto quella con Colle der Fomento) in programma dall'11 al 15 agosto sul palco centrale del festival, allestito nella consueta cornice di piazza del Popolo a Berchidda. Un'offerta temporanea che premia la fiducia del pubblico nei confronti di Time in Jazz, proponendo, a partire da lunedì 6 marzo, l'acquisto dell'abbonamento "a scatola chiusa", cioè senza conoscere ancora il cartellone dei concerti, al prezzo speciale di 90 euro per l'intero e di 80 euro per il ridotto; prezzo che, quando verrà annunciato il programma definitivo, sarà invece di 110 euro per gli interi e 100 per i ridotti.
Per informazioni, la segreteria organizzativa risponde al numero 320 38 74 963 e all'indirizzo di posta elettronica info@timeinjazz.it
Aggiornamenti e altre notizie sono disponibili sul sito www.timeinjazz.it e sui canali social Facebook, Instagram, Twitter e Telegram di Time In Jazz.
La trentaseiesima edizione del festival Time in Jazz è organizzata dall'omonima associazione culturale con il sostegno dell'Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, del Ministero della Cultura, della Comunità Montana Monte Acuto e delle Amministrazioni Comunali di Berchidda e degli altri centri che aderiscono al festival, con il contributo di Fondazione di Sardegna, Gruppo Unipol, Banco di Sardegna, Corsica Ferries–Sardinia Ferries, Fondazione Raul Gardini e Novamont, e con la collaborazione di Rau Arte Dolciaria, distilleria Lucrezio R., Consorzio Porto Rotondo, Scuola Holden, Qobuz e Biorepack. Media partner Radio Monte Carlo, radio ufficiale del festival, Spotify e Spreaker. Time in Jazz fa parte dell'Associazione I-Jazz, del progetto GreenFEST e di Jazz Takes The Green, la rete dei festival jazz ecosostenibili.
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foto Alf Solbakken
Time in Jazz annuncia il secondo nome nel cartellone della
trentaseiesima edizione del festival diretto da Paolo Fresu:
il chitarrista norvegese Eivind Aarset col suo quartetto
in concerto a Berchidda (Ss) il 12 agosto.
Prosegue intanto la prevendita degli abbonamenti a prezzo speciale.
Dal rap dei Colle der Fomento al jazz elettrico ed elettronico di Eivind Aarset: dopo lo storico gruppo hip hop romano, è quello del chitarrista norvegese il secondo nome a trapelare dal cartellone del trentaseiesimo festival Time in Jazz, in programma dall'8 al 16 del prossimo agosto tra Berchidda (Ss) e le altre località del nord Sardegna che fanno parte del suo circuito. Un cartellone che, sotto il titolo Futura, si annuncia al solito denso e assortito non solo di eventi musicali, e che verrà presentato ufficialmente il prossimo 21 aprile.
Classe 1961, Eivind Aarset è tra i maggiori protagonisti della feconda scena musicale scandinava, un chitarrista capace di assorbire e rispecchiare nel suo universo sonoro generi e stili differenti ma conservando sempre una sua cifra distintiva e la capacità di spaziare da atmosfere di tranquilla intimità ad altre di bruciante intensità. Lo testimonia anche il suo nutrito e variegato elenco di collaborazioni accanto a musicisti di ambiti diversi, come Jon Hassell, David Sylvian, Jan Bang, Bill Laswell, Jan Garbarek, Arve Henriksen, Paolo Fresu, Marilyn Mazur, J.Peter Schwalm, Mike Manieri, Marc Ducret, Michel Benita, Martux_M, Stefano Battaglia, Michele Rabbia, Talvin Singh, Dhafer Youssef, Andy Sheppard e, soprattutto, Nils Petter Molvaer.
Il debutto discografico di Eivind Aarset come bandleader, "Electronique Noire", del 1998, è stato definito dal New York Times "uno dei migliori album di jazz elettrico post-Miles". Pubblicato a settembre 2021, "Phantasmagoria, or A Different Kind of Journey" è invece il suo disco più recente; con lui alla chitarra e all'elettronica, i membri del suo quartetto, ovvero Audun Erlien al basso e i batteristi/percussionisti Wetle Holte e Erland Dahlen: lo stesso equipaggio col quale Eivind Aarset sbarcherà sul palco di piazza del Popolo, a Berchidda, la sera del 12 agosto.
Intanto, in attesa di svelare gli altri protagonisti del suo ricco cartellone, Time in Jazz prosegue su Vivaticket la prevendita degli abbonamenti "a scatola chiusa" per seguire le cinque serate in programma dall'11 al 15 agosto (comprese appunto quella del 12 con il quartetto di Eivind Aarset e quella di Ferragosto con Colle der Fomento). Un'offerta temporanea con cui il festival diretto da Paolo Fresu intende premiare la fiducia del suo pubblico proponendo l'abbonamento al prezzo speciale di 90 euro per l'intero e di 80 euro per il ridotto; prezzo che, dopo l'annuncio del programma del festival completo e definitivo, sarà invece di 110 euro per gli interi e 100 per i ridotti. Le riduzioni riguardano gli over 65 e chi ha meno di 26 anni.
È un atteso ritorno quello che vedrà i Farafina sul palco di Berchidda il prossimo 14 agosto: il gruppo originario del Burkina-Faso sarà infatti tra i protagonisti della trentaseiesima edizione di Time in Jazz, ventisette anni dopo la sua precedente e unica apparizione al festival diretto da Paolo Fresu. Dal 1996 a oggi diverse cose sono cambiate in casa Farafina, a cominciare dai suoi componenti – alcuni sono morti, altri hanno lasciato, avvicendati da nuovi e più giovani musicisti - ma la filosofia musicale di base rimane invariata: djembe, tama, chékere, sonagli e uno o due balafon danno vita a un gioco pirotecnico di ritmi e percussioni capace di coinvolgere il pubblico, mentre i canti intrecciano storie e melodie che traggono ispirazione dal ricco repertorio Mandinka.
Fondati nel 1978 dal maestro di balafon Mahama Konaté, i Farafina hanno conquistato una notorietà mondiale negli anni Ottanta e Novanta grazie alla loro capacità di espandere e aprire all'esterno la loro musica; un'apertura mentale che li ha portati a sperimentare nuove forme suonando e registrando con musicisti come Jon Hassell, i Rolling Stones, Ryuichi Sakamoto, Billy Cobham, oltre a esibirsi su palchi prestigiosi come il Montreux Jazz Festival e al famoso mega concerto per il settantesimo compleanno di Nelson Mandela, l'11 giugno 1988 allo stadio di Wembley. Il gruppo divenne un'icona di un genere musicale allora nuovo, la "world music", e tale è rimasto anche quando il suo fondatore l'ha lasciato per dedicarsi alla sua attività di insegnante di musica. Perché Farafina è anche sinonimo di una scuola di musica e danza a Bobo-Dioulasso (la seconda città del Burkina-Faso per numero di abitanti) che costituisce un solido bacino di musicisti per un ensemble che si riforma continuamente.
Dopo i nomi già annunciati – il sassofonista Roberto Ottaviano in duo col chitarrista inglese Rob Luft, la cantante Serena Brancale, il trio Guano Padano, il chitarrista norvergese Eivind Aarset col suo quartetto, il cast del progetto "Good Old Boys Grand Orchestra", ovvero i Colle der Fomento, Kaos e Dj Craim e il quartetto La Batteria – la vetrina di Time in Jazz edizione numero trentasei si arricchisce con i Farafina di altre sonorità e atmosfere. Ma il quadro completo del festival – in programma dall'8 al 16 agosto tra Berchidda (Ss) e gli altri centri e località del nord Sardegna coinvolti - è ancora da scoprire: lo svelerà il direttore artistico Paolo Fresu nella conferenza stampa che si terrà tra due venerdì, il 21 aprile, proprio (e per la prima volta in trentacinque anni di Time in Jazz) nel suo paese natale.
Fino a quella data si potranno ancora acquistare su Vivaticket gli abbonamenti a prezzo speciale per le cinque serate del festival (compresa appunto quella con i Farafina) in programma dall'11 al 15 agosto sul palco di piazza del Popolo a Berchidda. L'intero costa 90 euro, il ridotto 80, ma dopo l'annuncio del programma completo i prezzi saliranno rispettivamente a 110 e a 100 euro.
Aggiornamenti e notizie sul festival sono disponibili sui canali social Facebook, Instagram, Twitter e Telegram e sul sito www.timeinjazz.it. Per altre informazioni la segreteria di Time in Jazz risponde al numero 320 38 74 963 e all'indirizzo di posta elettronica info@timeinjazz.it.
La trentaseiesima edizione del festival Time in Jazz è organizzata dall'omonima associazione culturale con il sostegno dell'Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, del Ministero della Cultura, della Comunità Montana Monte Acuto e delle Amministrazioni Comunali di Berchidda e degli altri centri che aderiscono al festival, con il contributo di Fondazione di Sardegna, Gruppo Unipol, Banco di Sardegna, Corsica Ferries–Sardinia Ferries, Fondazione Raul Gardini e Novamont, e con la collaborazione di Rau Arte Dolciaria, distilleria Lucrezio R., Consorzio Porto Rotondo, Scuola Holden, Qobuz e Biorepack. Media partner Radio Monte Carlo, radio ufficiale del festival, Spotify e Spreaker. Time in Jazz fa parte dell'Associazione I-Jazz, del progetto GreenFEST e di Jazz Takes The Green, la rete dei festival jazz ecosostenibili.
foto Martina Valente
Kaos e Dj Craim con il quartetto La Batteria
completano il cast del progetto "Good Old Boys Grand Orchestra"
di scena la sera di Ferragosto a Berchidda (Ss)
per la trentaseiesima edizione del festival Time in Jazz.
Abbonamenti a prezzo speciale sempre in prevendita su Vivaticket.
Altri due volti noti della scena hip hop nazionale, Kaos e Dj Craim, e il quartetto La Batteria: con questi nomi, insieme al già annunciato Colle der Fomento, si completa il cast di "Good Old Boys Grand Orchestra", l'evento che terrà banco la sera del 15 agosto a Berchidda (Ss) per la trentaseiesima edizione di Time in Jazz; un progetto ad hoc per il festival diretto da Paolo Fresu, in cui l'hip hop reinventa le sue radici fondendo rap e turntablism (l'arte di manipolare i suoni e creare nuova musica, effetti sonori e ritmi utilizzando due o più giradischi e un mixer DJ) con un sound che pesca a piene mani dalle colonne sonore e dalle sonorizzazioni italiane degli anni Sessanta e Settanta; un progetto che vede le rime di Kaos (al secolo Marco Fiorito) e dei due rapper del Colle der Fomento, ovvero Danno (Simone Eleuteri) e Masito (Massimiliano Piluzzi), incontrarsi per la prima volta su un terreno del tutto inedito, architettato da La Batteria (Emanuele Bultrini alle chitarre, Stefano Vicarelli al piano e ai sintetizzatori, Paolo Pecorelli al basso e David Nerattini alla batteria), insieme a Dj Baro (Alessandro Tamburrini) e Dj Craim (Lorenzo Fortino).
Tra i pionieri dell'hip hop in Italia, Kaos ha iniziato la sua carriera nel 1984 come breakdancer e writer, poi come MC, formando tra il 1986 e il 1987, con DJ Gruff e l'americano MC Topcat, la Fresh Press Crew, divenuta in seguito Radical Stuff. Nel 1996 firma il suo primo album, "Fastidio"; è invece del giugno scorso il suo sesto titolo, "Chiodi". In mezzo, tante esperienze e collaborazioni in studio e dal vivo con nomi come Neffa, Deda, Turi, Club Dogo, Gopher (con cui fonda i Neo Ex), il compositore Franco Micalizzi, Sean e Chico MD dei Sangue Misto (con cui forma il gruppo Melma & Merda), e proprio i Colle der Fomento.
Dj ufficiale di Kaos (dal 2011), di cui ha anche curato la produzione degli ultimi due album ("Coup de grace", del 2015, e "Chiodi", del 2022), Dj Craim si avvicina ai giradischi all'età di nove anni e comincia la sua carriera nel mondo delle competizioni di turntablism collezionando otto titoli nazionali e due vice mondiali dal 2000 al 2009. In quello stesso anno ha partecipato al progetto Artificial Kid con Danno dei Colle der Fomento, per i quali ha successivamente prodotto dodici delle quattordici tracce di "Adversus", l'album più recente (2018) del gruppo hip hop di casa Roma.
Nella capitale fanno base anche i quattro componenti de La Batteria, veterani della scena musicale romana più trasversale, con esperienze che vanno dal post-rock progressivo (Fonderia) al pop (Otto Ohm e Angela Baraldi), dal jazz sperimentale (I.H.C.) all'hip hop (La Comitiva, Colle der Fomento), alla world music (Orchestra di Piazza Vittorio). La Batteria ha esordito con l'omonimo album nel gennaio 2015, una raccolta di brani originali ispirati al mondo delle colonne sonore e delle sonorizzazioni italiane degli anni Sessanta e Settanta. Al suo attivo collaborazioni con artisti come Colle der Fomento, Roy Paci, Orchestra Operaia e le colonne sonore per il film "Tafanos", del 2018, e per il documentario di Alex Infascelli "Kill me if you can", in uscita il mese prossimo.
Già protagonisti del progetto "Good Old Boys", che ha debuttato nel 2015, Colle der Fomento, Kaos e Dj Craim sono dunque attesi il 15 agosto a Berchidda, per dare forma al naturale sviluppo di quel precedente, stavolta insieme a La Batteria: "Good Old Boys Grand Orchestra"; un progetto in tema con il titolo che connota l'edizione numero trentasei di Time in Jazz, Futura; un tema che il festival svilupperà dall'8 al 16 agosto tra Berchidda e gli altri centri del nord Sardegna coinvolti, attraverso la musica e i tanti altri appuntamenti - mostre d'arte e fotografia, incontri con i libri e i loro autori, proiezioni di film e documentari, iniziative di promozione e sensibilizzazione ambientale – che come sempre infittiscono il suo cartellone; cartellone che verrà svelato ufficialmente in tutta la sua interezza il prossimo 21 aprile.
Nel frattempo, e fino a quella data, prosegue su Vivaticket la prevendita degli abbonamenti "a scatola chiusa" per le cinque serate di concerti in programma dall'11 al 15 agosto sul palco di Piazza del Popolo, al prezzo speciale di 90 euro per l'intero e di 80 euro per il ridotto (le riduzioni riguardano gli over 65 e chi ha meno di 26 anni); prezzo che, quando verrà annunciato il programma completo del festival, sarà invece di 110 euro per gli interi e 100 per i ridotti.
Per informazioni si può contattare la segreteria di Time in Jazz al numero 320 38 74 963 e all'indirizzo di posta elettronica info@timeinjazz.it
Aggiornamenti e altre notizie sul festival sono disponibili sui canali social Facebook, Instagram, Twitter e Telegram e sul sito www.timeinjazz.it
La trentaseiesima edizione del festival Time in Jazz è organizzata dall'omonima associazione culturale con il sostegno dell'Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, del Ministero della Cultura, della Comunità Montana Monte Acuto e delle Amministrazioni Comunali di Berchidda e degli altri centri che aderiscono al festival, con il contributo di Fondazione di Sardegna, Gruppo Unipol, Banco di Sardegna, Corsica Ferries–Sardinia Ferries, Fondazione Raul Gardini e Novamont, e con la collaborazione di Rau Arte Dolciaria, distilleria Lucrezio R., Consorzio Porto Rotondo, Scuola Holden, Qobuz e Biorepack. Media partner Radio Monte Carlo, radio ufficiale del festival, Spotify e Spreaker. Time in Jazz fa parte dell'Associazione I-Jazz, del progetto GreenFEST e di Jazz Takes The Green, la rete dei festival jazz ecosostenibili.
Time in Jazz svela ancora un pezzo del suo cartellone:
i Guano Padano tra i protagonisti del trentaseiesimo festival diretto da Paolo Fresu
in programma dall'8 al 16 agosto a Berchidda (Ss) e altre piazze del nord Sardegna.
E prosegue su Vivaticket la prevendita degli abbonamenti a prezzo speciale.
Una miscela vibrante di stili e sonorità in cui si fondono rock, country, blues, tex-mex, surf, improvvisazioni jazz e atmosfere da western alla Morricone. È la formula che fa dei Guano Padano una delle proposte più originali della scena musicale italiana degli ultimi tre lustri. Il trio di Alessandro "Asso" Stefana (chitarra), Danilo Gallo (basso) e Zeno De Rossi (batteria) è un altro fiore all'occhiello dell'edizione numero trentasei di Time in Jazz, il festival ideato e diretto da Paolo Fresu tra la sua Berchidda (Ss) e le altre piazze del nord Sardegna lungo le quali si snoderà dall'8 al 16 del prossimo agosto: tra i protagonisti, i già annunciati Eivind Aarset col suo quartetto, la cantante Serena Brancale, Roberto Ottaviano con Rob Luft, e il cast del progetto "Good Old Boys Grand Orchestra", ovvero i Colle der Fomento, Kaos e Dj Craim e il quartetto La Batteria.
I Guano Padano si formano nel 2007 e debuttano due anni dopo con l'omonimo album, che vede le collaborazioni di Gary Lucas, Chris Speed, Bobby Solo e Alessandro Alessandroni. Pubblicato nel 2012, anche il secondo disco, "2", si avvale di partecipazioni di prestigio come quelle di Mike Patton, Marc Ribot e Paul Niehaus. Ispirato all'omonima antologia di scrittori statunitensi curata da Elio Vittorini, nel 2014 esce "Americana", mentre è del 2017 la partecipazione dei Guano Padano all'album di Sam Amidon "The Following Mountain". Del 2021 è invece la testimonianza discografica più recente, l'EP "Back and forth", impreziosito nel brano di apertura dal contributo di Bill Frisell.
A Time in Jazz i Guano Padano sono attesi in una delle quindici tappe "in decentramento" del festival: per scoprire quale, occorre aspettare fino al 21 di questo aprile, quando il cartellone completo verrà presentato ufficialmente a Berchidda in una giornata che, oltre alla conferenza stampa (che si terrà per la prima volta in 35 anni di Time in Jazz proprio nel paese ai piedi del Limbara), prevede altri appuntamenti.
Nel frattempo, va avanti su Vivaticket la prevendita degli abbonamenti a prezzi speciali - 90 euro per l'intero e 80 euro per il ridotto (le riduzioni riguardano gli over 65 e chi ha meno di 26 anni) - per le cinque serate di concerti in programma dall'11 al 15 agosto sul "palco centrale" del festival, quello allestito nella piazza del Popolo a Berchidda; dopo l'annuncio del cartellone completo, il prezzo sarà invece di 110 euro per gli interi e 100 per i ridotti.
Per informazioni, la segreteria del festival risponde al numero 320 38 74 963 e all'indirizzo di posta elettronica info@timeinjazz.it. Aggiornamenti e altre notizie sono disponibili sul sito www.timeinjazz.it e sui canali social Facebook, Instagram, Twitter e Telegram di Time In Jazz.
La trentaseiesima edizione del festival Time in Jazz è organizzata dall'omonima associazione culturale con il sostegno dell'Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, del Ministero della Cultura, della Comunità Montana Monte Acuto e delle Amministrazioni Comunali di Berchidda e degli altri centri che aderiscono al festival, con il contributo di Fondazione di Sardegna, Gruppo Unipol, Banco di Sardegna, Corsica Ferries–Sardinia Ferries, Fondazione Raul Gardini e Novamont, e con la collaborazione di Rau Arte Dolciaria, distilleria Lucrezio R., Consorzio Porto Rotondo, Scuola Holden, Qobuz e Biorepack. Media partner Radio Monte Carlo, radio ufficiale del festival, Spotify e Spreaker. Time in Jazz fa parte dell'Associazione I-Jazz, del progetto GreenFEST e di Jazz Takes The Green, la rete dei festival jazz ecosostenibili.
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