Festival dei Comportamenti
dal 7 all'11 Maggio 2015, LODI (LO)
5 giorni di incontri, spettacoli, mostre e laboratori
per riflettere sulla Condivisione, indispensabile per la felicità dei singoli e per il benessere collettivo.
Quest’anno gli incontri dedicati ai Comportamenti intendono affrontare il tema della Condivisione: la distribuzione delle risorse mondiali, la cooperazione tra gli uomini e la tutela dell’ambiente.
Cinque giorni in compagnia di scrittori, scienziati, artisti e testimoni del nostro tempo, per parlare della cultura della pace e della cooperazione; per affrontare modelli di crescita sostenibili, incentrati su una migliore distribuzione di risorse, beni e conoscenze; per raccontare come l’esclusione possa essere sostituita con l’accoglienza e per educare all’alimentazione e alle tematiche della fame.
Il Festival dei Comportamenti rientra, come l’edizione passata, nel più ampio progetto sostenuto dalla Fondazione Cariplo Lodi Ruota della Cultura, una rete che raccoglie festival, eventi e rassegne della città in un continuo confronto e dialogo, per permettere alla cultura di non fermarsi mai.
Tra gli ospiti di questa edizione: Monsignor Pierangelo Sequeri, Franco Vaccari, Ibrahim Malla, Aldo Bonomi, Giulio Sapelli, Morris Albert, Sergio Ravelli, Lucilla Titta, Guido Conti, Tessa Gelisio, Farian Sabahi, Giuseppe Ciulla, Pietro Scidurlo, Luciano Callegari, Giuseppe Jiso Forzani, Adriano Favole, Silvia Bordini, Marcella Fanzaga, Davide Camarrone, Grammenos Mastrojeni, Gianni Silvestrini, Luca Canova, Antonio Ferrara.
Ad aprire gli incontri, giovedì sera, Monsignor Pierangelo Sequeri, che ci aiuta a rileggere la Bibbia per comprendere la relazione tra uomo e ambiente. Nessun rapporto di forza e nessuna chiusura egocentrica: la vocazione di ogni persona è far fruttare i beni condivisi.
Anche Giuseppe Jiso Forzani partecipa al festival con una riflessione sulle diverse visioni della natura che l’uomo ha elaborato in differenti contesti culturali.
Il tema della condivisione e della sostenibilità ambientale viene affrontato da Tessa Gelisio, che nel suo incontro spiega come un’alimentazione sostenibile dal punto di vista sociale ed ambientale sia possibile; Sergio Ravelli racconta la vicenda della raffineria Tamoil di Cremona, sfociata nella recente sentenza di condanna per disastro ambientale doloso; Luca Canova riflettere in modo scientifico sulle risorse della nostra terra e sulla biodiversità; per Grammenos Mastrojeni la crisi mondiale si supera solo valorizzando il territorio come bene comune da difendere e non da aggredire. Lo stesso appello lo rivolge, in 2°C, Gianni Silvestrini: cambiamenti climatici, inquinamento, accesso problematico alle fonti fossili e ad altre materie prime, verranno risolti solo trasformando radicalmente interi comparti della nostra economia. Anche Bonomi e Sapelli, parlando dell'approvvigionamento energetico, ritengono che la soluzione sia un drastico cambio di strategie sull’utilizzo condiviso e la distribuzione equa delle risorse. Inoltre Miriam Dubini, in un laboratorio intitolato “Supereroi come noi”, farà scrivere ai ragazzi un racconto sul futuro migliore per il Pianeta.
La cultura della Pace può nascere solo se alla base c’è Condivisione: lo racconta Franco Vaccari, fondatore e presidente dell'Associazione Rondine Cittadella della Pace. Rondine è un borgo medievale dove vivono giovani studenti provenienti da diverse culture e Paesi attualmente in guerra. I ragazzi, grazie alla convivenza, abbandonano le convinzioni alimentate per anni dalla propaganda e, terminati gli studi, sono pronti per tornare a casa e iniziare un futuro di pace per i loro Paesi.
Ibrahim Malla, attraverso le sue foto, racconta l'esperienza della guerra in Siria e la violazione dei diritti umani. Condividere la sofferenza è il primo passo perché l’indifferenza possa trasformarsi in solidarietà.
Eugenio Dacrema analizza i cinquant’anni dall’occupazione israeliana, fra conflitto e tentativi di convivenza.
Attraverso la proiezione del reportage Fuga dall’Isis ci si interroga sugli uomini dell’Isis: chi sono? Cosa pensano e cosa li spinge a tanta violenza? Cristina Scanu e Giuseppe Ciulla li hanno intervistati in una prigione curda nel nord della Siria.
Anche per Farian Sabahi condividere culture e tradizioni serve per comprendere ciò che altri vivono e soffrono: L’autrice ci propone di viaggiare per conoscere attraverso un racconto in prima persona le origini della capitale iraniana e le sue contraddizioni, i diritti delle minoranze religiose e delle donne.
Adriano Favole, antropologo, spiega come la condivisione sia quell’aspetto del legame sociale attraverso cui il “noi” sovrasta gli “io” e Davide Camarrone ci racconta di Lampaduza, l’isola che abbiamo lasciato sola a combattere un’emergenza umanitaria e che invece chiama alla condivisione.
Il festival dei Comportamenti sostiene, con il concerto di Morris Albert, il diritto al cibo per tutti e con Lucilla Titta affronta un’analisi del rapporto ambiente/individuo riguardo alle scelte nell’ambito dello stile di vita e dell’alimentazione.
Molti altri ancora i temi trattati, gli spettacoli, le mostre e i laboratori, perché – soprattutto quest’anno – il Festival dei comportamenti vuole condividere prospettive e visioni, per un’informazione più approfondita, una conoscenza più critica e una cittadinanza più consapevole.
Il programma completo su: www.festivalcomportamenti.org
Per maggiori informazioni:
www.ruotadellacultura.it
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tel. 0371.409410/406/387/403/384
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