Cuccìa Fest®

LA CUCCÌA chicchi di grano conditi

Il nome Cuccìa non compare nel lessico italiano ma è presente nei vari dialetti usati in zone geografiche che risentono e conservano usi, tradizioni e costumi legati ai luoghi di loro provenienza. La cuccìa è un piatto di origine remota, era alla base dell'alimentazione degli Enotri, con il nome di puls un composto denso di grani pestati (grano farro o miglio o spelta) bollito con acqua e latte; il suo nome deriva dal greco ta ko (u) kkia (i grani, i chicchi) nonché dall'arabo kiškiya (inteso come tritello o polenta di grano), passando dal bizantino koukìa (minestra di grano) e al termine latino cocceus e quindi al sostantivo cocciu (chicco) o al verbo cucciari che significa mangiare un chicco alla volta. In origine la cuccìa era solo grano bollito (grano, granturco, grano farro), condito con latte o olio di oliva. Negli anni è stato arricchito e insaporito in molte varianti: salate condite con carne e cotenne di maiale, carne di capra, carne d’agnello, verdure cotte come cavoli, cavolfiori, legumi secchi come ceci, cicerchie, lenticchie, piselli, fave e fagioli, cipolla, aglio, olio, sale, pepe nero, pecorino e peperoncino. Le versioni dolci, oltre al grano bollito contengono: latte fresco, ricotta fresca, zuccata o frutta candita, cioccolato, vino cotto, noci, nocciole, mandorle senza pelle, albicocche secche, datteri, fichi secchi, uva passa, semi di papavero, chicchi di melograno, cannella, miele, frutta sciroppata e zucchero quali condimento. La diffusione di questo antico piatto, segue due direttrici, verso i paesi dell’Europa orientale che ricevono la religione cristiana di rito greco ortodossa, verso i paesi del Mediterraneo e le regioni dell’Italia meridionale (un tempo Magna Grecia), dove le usanze e le consuetudini, fanno utilizzare questa pietanza, nelle numerose varianti, in occasioni di feste religiose dedicate ai santi, ricorrenze religiose e pagane e funzioni di "medicina preventiva". Furono gli arabi che inventarono la cuccìa da dessert, verso la fine del 1700 in Sicilia, in Calabria e non solo, si diffuse l'uso del cioccolato, dapprima nelle classi più aristocratiche in seguito anche in quelle del popolo. Per questo motivo, in molti comuni delle regioni meridionali, la cuccìa viene preparata con il cioccolato. Per questa notevole espansione la pietanza, a base di grano bollito, condita in vario modo, ha assunto il nome variegato a seconda delle lingue o dialetti delle zone in cui si prepara: cuccìa, coccìa, u ranu rattatu, a santalucìa, ranu vullùtu, coccije, cucciata, in Calabria; cuccìa in Sicilia, Basilicata e in alcuni comuni della Campania, dove è presente anche la pastiera 'e ranu salata, o' tianiell 'e ràn e la rinomata pastiera dolce, nota come pastiera napoletana; colva, coliba, cicce cuòtte, grano dei morti, u grane cuutt, cranu stumpatu, in Puglia; κόλλυβα kólliva in Grecia; kutia in Ucraina, Russia, Lituania, Bielorussia; in Polonia Pierogi e kutia; кољиво koljivo in Serbia; colivă in Romania; коливо kolivo in Bulgaria. Nella tradizione cristiana troviamo la cuccìa come cibo rituale per la commemorazione dei defunti; "morte e rinascita, vita che nasce dalla morte". Mangiare il grano nel «Giorno dei morti» assume, oltre ad un valore rituale, anche un significato propiziatorio per garantire continuazione alla vita e prosperità. In tutte le culture e le religioni il grano è il simbolo stesso della vita e della fertilità. La tradizione vuole che questo piatto venga distribuito a familiari, amici, conoscenti e vicini di casa per consolidare una fratellanza o una condivisione per eventi importanti. Da venerdì 26 a domenica 28 agosto 2016 Camigliatello  Silano, incantevole località turistica del meraviglioso Altopiano della Sila, sarà la capitale della II edizione del CUCCIA FEST. La manifestazione, ideata e organizzata da Egidio Bevilacqua per la Dea Editori è un evento gastronomico conviviale turistico, culturale e ludico; un viaggio all’insegna del gusto e delle tradizioni; un insieme di incontri culturali e gastronomici per far conoscere usi e costumi delle popolazioni del Mediterraneo. La manifestazione, che si svolgerà a Camigliatello Silano nel predisposto Villaggio Enogastronomico (che interessa l’attuale area parcheggi su via C. Alvaro e via Falcone e Borsellino) caratterizzerà un evento per far conoscere e degustare un piatto di antiche tradizioni e culture preparato con prodotti naturali e genuini da mani esperte. All’interno del Villaggio troveranno posto gli stand CUCCIA DAL MONDO, DOLCECUCCIA, CUCCIAVEGAN. Parti integranti dell’evento saranno i talk show e i talk food nel corso dei quali si confronteranno esperti gastronomici, rappresentanti istituzionali, di categoria, produttori, giornalisti e consumatori. Il CUCCÌA FEST® sarà anche un palcoscenico per esibizioni di musica etnica e folkloristica, live show, giochi tradizionali ed intrattenimento. All’interno dell’EXPO VILLAGE si snoderanno percorsi tra gli stand espositivi di prodotti agroalimentari regionali d’eccellenza, di prodotti tipici di qualità e dell’artigianato artistico del mediterraneo.