dal 1 al 5 agosto - ore 21.30
Parco della Pace - Melpignano (Le)
Ingresso libero
sowhatfest@gmail.com
www.facebook.com/sowhatfest
IL CINEMA DI MONDOVISIONI PER SO WHAT FESTIVAL
La manifestazione ideata e organizzata dall'Associazione culturale Altatensione, torna a Melpignano, in provincia di Lecce, con un programma ricco di musica, cinema, arte, letteratura e impegno sociale. Si parte dal 1 al 5 agosto con cinque serate dedicate a Mondovisioni, la rassegna di documentari su attualità, diritti umani e informazione, curata da CineAgenzia per Internazionale. Dopo la proiezione, ogni sera il Parco della Pace del comune grico - dove saranno allestiste anche installazioni e mostre a cura di Pravda Art Collective e Roberto Gentili e dove l'artista Chekos'Art ha realizzato un'opera muraria di grande dimensioni - accoglierà il live di cinque esperienze musicali salentine (Boundless Ska Project, Le Scimmie sulla luna, Cristiana Verardo, Float a Flow e No Finger Nails). Dall'8 al 12 agosto nell'Ex Convento degli Agostiniani tra gli ospiti The Zen Circus, I Botanici, Ninos du Brasil, Yamamoto Kotzuga, Inude, GodBlessComputers, Jolly Mare, Joyfull Family, i collettivi Lercio e Wu Ming Contingent. Tra i partner Easyjoint, azienda leader nel panorama della Cannabis Light legale in Italia.
Da mercoledì 1 a domenica 12 agosto torna a Melpignano, in provincia di Lecce, il So What Festival. Per la sua quinta edizione, la manifestazione ideata e organizzata dall'Associazione culturale Altatensione, cambia formula, amplia la sua offerta e si allunga proponendo dieci serate di musica, cinema, arte, letteratura e impegno sociale. Dopo l'anteprima di sabato 29 luglio con il dj set di Go Dugong, si parte ufficialmente dal 1 al 5 agosto (ore 21.30 - ingresso libero) con cinque serate dedicate aMondovisioni, la rassegna di documentari su attualità, diritti umani e informazione, curata da CineAgenzia per Internazionale. Dopo la proiezione, ogni sera il Parco della Pace del comune grico - dove saranno allestiste anche installazioni e mostre a cura di Pravda Art Collective e Roberto Gentili e dove l'artista Chekos'Art ha realizzato un'opera muraria di grande dimensioni - accoglierà il live di cinque esperienze musicali salentine.
Mercoledì 1 agosto (ore 21.30 - ingresso libero) sullo schermo il documentario indiano "An insignificant man" di Khushboo Ranka e Vinay Shukla. La rabbia e l’indignazione contro la classe politica che si sono diffuse in Europa e negli Stati Uniti hanno trovato un’eco in India nel movimento anticorruzione. New Delhi è diventata il centro delle proteste guidate da un protagonista improbabile: il funzionario ribelle Arvind Kejriwal, leader dellAam aadmi party, il Partito dell’uomo comune. Il film mostra la strategia e le contraddizioni del partito alle prese con critiche e minacce. A seguire la musica dei Boundless Ska Project. Il progetto nasce nel novembre del 2011, dall'esigenza di creare un contesto nel quale siano presenti le diverse passioni musicali dei diversi componenti, con in comune una grande passione per i ritmi in levare.
Giovedì 2 agosto (ore 21.30 - ingresso libero) sarà proiettato "Boiling Point" della giornalista e regista finlandese Elina Hirvonen. Oula e Tapio s’incontrano ogni venerdì in una sauna di Helsinki. Oula, 40 anni, è uno storico che studia il fascismo in Finlandia e in Europa; Tapio, 70 anni, un imprenditore preoccupato per il peso che richiedenti asilo, estremismo islamico e politica di sinistra hanno sul suo paese. Il film racconta la crescita dei movimenti xenofobi e populisti, ma attraverso gli incontri tra Oula e Tapio mostra che un dialogo è ancora possibile. Subito dopo sul palco Le Scimmie sulla luna. Nell’estate del 2015 i Teenage Riot pubblicano per la Rivolta Records il loro album d’esordio “Scimmie sulla Luna”. Due anni più tardi, nel 2017, nascono “Le Scimmie sulla Luna”, un progetto frutto di un’idea di 2/3 dei Teenage Riot, Cristiano Metrangolo e Stefano Greco, insieme a Luca Greco (Izo) e Jory Stifani (Uro). Il loro primo album uscirà nell’autunno 2018 per la Rivolta Records con il sostegno di Puglia Sounds Record 2018.
Venerdì 3 agosto (ore 21.30 - ingresso libero) appuntamento con "Jaha's Promise", firmato da Patrick Farrelly e Kate O’Callaghan. Jaha Dukureh ha subìto la mutilazione genitale da bambina e a 15 anni è stata portata a New York per sposare un uomo di quarant’anni che non aveva mai visto prima. Dieci anni più tardi torna in Gambia, nell’Africa occidentale, per guidare una campagna contro la pratica che le ha cambiato la vita per sempre. Con coraggio Jaha affronta il padre, i politici e la comunità nel tentativo di far cessare una violenza di cui sono vittime più di duecento milioni di ragazze e di donne nel mondo. Spazio poi alla cantautrice e chitarrista Cristiana Verardo, con i brani del suo disco d’esordio “La mia voce” (Workin’ Label).
Sabato 4 agosto (ore 21.30 - ingresso libero) il documentario brasiliano "Entre Os Homes De Bem" di Caio Cavechini e Carlos Juliano Barros. Jean Wyllys è un personaggio molto conosciuto in Brasile. Ex vincitore del Grande fratello e apertamente gay, è ora uno dei deputati più votati del parlamento brasiliano. Il film lo segue durante tre anni di attività come portavoce della causa lgbt. E attraverso il suo lavoro mostra aspetti poco noti e inquietanti della politica brasiliana, sempre più segnata dall’influenza dei gruppi evangelici, a cui appartengono alcuni dei promotori dell’impeachment dell’ex presidente Dilma Rousseff. La chiusura in musica sarà invece affidata ai Float a Flow, un collettivo hip hop formatosi a Bologna nel 2015, composto dai rapper Karlino, Neos, D.one e dal producer GSQ, quattro ragazzi salentini che partendo da una solida base rap hanno dato vita ad un progetto che guardando al futuro rispolvera il background musicale della loro terra.
Domenica 5 agosto (ore 21.30 - ingresso libero) ultimo appuntamento con "Stranger in paradise" di Guido Hendrikx. Un gioco di ruolo in tre atti su un argomento che fa discutere: la crisi dei rifugiati. La scena si svolge in un’aula scolastica in Sicilia, gli studenti sono dei veri richiedenti asilo, mentre l’insegnante è un attore che ha un comportamento contraddittorio: prima li rimprovera, poi li accoglie e infine gli impartisce una lezione di crudo realismo. Al confine tra documentario e finzione, il film indaga i rapporti di potere tra Europa e migranti e mette in scena i meccanismi attraverso i quali l’Europa affronta una delle questione più scottanti del dibattito politico attuale. A seguireNo Finger Nails, un’esperienza musicale che spazia dall'Elettronica al Dub, un progetto totalmente realizzato in homerecording dal producer Andrea Presicce.
Da mercoledì 8 a domenica 12 agosto il Festival si sposterà poi, per le quattro serate finali (prevendite attive nel circuito VivaTicket.it), negli spazi dell'Ex Convento degli Agostiniani. Mercoledì 8 agosto (ore 21.30 - ingresso 15 euro) tornano nel Salento The Zen Circus, storica rock band toscana formata da Andrea Appino, Karim Qqru, Massimiliano "Ufo" Schiavelli e Francesco Pellegrini in tour per presentare, tra gli altri, i brani del decimo album in studio Il fuoco in una stanza prodotto da La Tempesta Dischi e Woodworm. In apertura I Botanici, band indie/alternative/post-emo nata a Benevento nel 2015 e caratterizzata da influenze emocore, post-punk, post-rock. Giovedì 9 agosto(ore 22 - ingresso 7 euro) doppio appuntamento con Wu Ming Contingent con "La terapia del fulmine", reading concerto su elettroshock e follia a 40 anni dalla Legge Basaglia e il collettivo Lercio, con un'esilarante spettacolo su web e satira. Il So What Festival si concluderà con una due giorni dedicata all'elettronica e ai suoi derivati con Ninos du Brasil,Yakamoto Kotzuga e Inude (11 agosto - 10 euro), GodblessComputers, Jolly Mare e Joyfull Family (12 agosto - 10 euro).
So What Festival è indipendente, crocevia di culture ed emozioni. Nel corso delle prime quattro edizioni ha accolto, tra gli altri, Baustelle, Alessandro Mannarino, Lo Stato Sociale, Post Csi, Uochi Toki, The Skatalites, 99 Posse, Panda Dub, Assalti Frontali, La Scapigliatura, Iseo & DodoSound, Dj Gruff, Almamegretta. So What Festival, un festival a zero barriere architettoniche che prosegue il suo impegno contro la costruzione del gasdotto Tap, è organizzato dall'Associazione culturale Altatensione con il patrocinio del Comune di Melpignano, con il sostegno di partner locali e nazionali come Easyjoint, azienda leader nel panorama della Cannabis Light legale in Italia. Per festeggiare questa collaborazione è stata realizzata un'edizione limitata di Cannabis Light in barattolo. Easyjoint propone infatti le migliori selezioni di cannabis legale, nel rispetto delle norme di legge italiane. Coltivate interamente nel nostro Paese, secondo tecniche biologiche, garantisce l’assoluta sicurezza dei prodotti tramite innovativi sistemi di tracciabilità. Media partner Rumore, Zero e Lecceprima.
LA MUSICA, LA SATIRA E L'IMPEGNO SOCIALE DEL SO WHAT FESTIVAL
Dopo i documentari di Mondovisioni, rassegna curata da CineAgenzia per Internazionale, e i live di alcune esperienze musicali salentine, prosegue con quattro serate tra musica, satira e impegno sociale, la quinta edizione del So What Festival, organizzato dall'associazione Altatensione. Da mercoledì 8 a domenica 12 agosto l'Ex Convento degli Agostiniani di Melpignano, in provincia di Lecce, ospiterà (prevendite attive nel circuito VivaTicket.it) The Zen Circus e I Botanici (8 agosto), Wu Ming Contingent eLercio (9 agosto) e una due giorni dedicata all'elettronica e ai suoi derivati con Ninos du Brasil, Yakamoto Kotzuga e Inude (11 agosto), GodblessComputers, Jolly Mare eJoyfull Family (12 agosto).
Mercoledì 8 agosto (ore 21.30 - ingresso 15 euro) tornano nel Salento The Zen Circus, storica rock band toscana formata da Andrea Appino, Karim Qqru, Massimiliano "Ufo" Schiavelli e Francesco Pellegrini in tour per presentare, tra gli altri, i brani del decimo album in studio Il fuoco in una stanza prodotto da La Tempesta Dischi e Woodworm. Il disco è stato presentato in numerose trasmissioni televisive e radiofoniche, raccogliendo un crescente interesse anche da parte della stampa e della critica. L’album affronta e sviscera i rapporti affettivi che segnano la nostra esistenza e determinano la nostra identità. Si tratta di un album musicalmente e narrativamente eterogeneo, dedicato alla ricerca di un senso molto più profondo dell’esistenza dove il sentimento di una madre, di un padre, un figlio o un amante sono, alla fine, espressioni della stessa verità. "Parlare degli altri parlando di se stessi. E viceversa. Una volta abbiamo cantato che “gli altri siamo noi, gli altri siamo tutti” e con questo album abbiamo voluto approfondire entrando direttamente nelle stanze dei nostri personaggi, ovvero noi stessi e le persone alle quali siamo indissolubilmente legati da catene più o meno invisibili", raccontano The Zen Circus. "Narrare senza fronzoli o eccessivo romanticismo (ma nemmeno troppo bieco e posato cinismo) di tutti quei rapporti umani che ci definiscono e ci rendono quello che siamo; il paradosso dell’individualità che esiste davvero solo quando può essere testimoniata da altre anime simili, gli altri appunto. Se nella celebre stanza di Gino Paoli si intravedeva il cielo, nelle stanze di questo disco si vedono fuochi più o meno benevoli, fiamme o veri e propri incendi di vita. Un album di cui andiamo molto fieri, lavorato costantemente fin dal Maggio 2016, ovvero quattro mesi prima che uscisse “La terza guerra mondiale”. È il disco su cui abbiamo lavorato di più in studio nella nostra carriera; musicalmente eterogeneo e poliglotta nella narrazione per lo scopo di avvicinarsi a noi, tutti diversi ma tutti uguali: figli, madri, padri o amanti". The Zen Circus arrivano in Puglia - il 7 agosto saranno anche all'Eremo di Molfetta - dopo un anno di grandi successi, coronati dalla conquista del Premio Pimi 2018 come artisti indipendenti dell’anno al Mei, Meeting delle etichette indipendenti. In apertura I Botanici, band indie/alternative/post-emo nata a Benevento nel 2015 e caratterizzata da influenze emocore, post-punk, post-rock. I Botanici nascono crescono e muoiono come le piante. La band è composta da Mirko Di Fonso (voce, chitarra), Gianmarco Ciani (chitarra, seconda voce), Antonio Del Donno (basso e tastiere), Gaspare Vitiello (batteria).
Giovedì 9 agosto (ore 22 - ingresso 7 euro) una ricca serata tra impegno e satira con Wu Ming Contingent e Lercio.
Wu Ming Contingent proporrà il reading/spettacolo "La terapia del fulmine", racconto di ottant’anni di elettroshock, attraverso musiche, testimonianze, carte processuali, pagine di diario e testi originali composti per l’occasione. Dal primo esperimento di Ugo Cerletti, a Roma, nel 1938, fino alle centinaia di TEC – terapie elettro-convulsivanti – che vengono somministrate ancora oggi, in Italia, in oltre novanta strutture pubbliche e private. Passando per le sevizie del professor Coda, la ribellione di Antonin Artaud, le poesie di Alda Merini, le ossessioni di San Giovanni Calabria. Franco Basaglia diceva che questo metodo di cura è simile ai pugni che si davano ai vecchi televisori per sintonizzarli su un canale. A volte funzionava, ma senza che si capisse bene il perché. E il più delle volte, lo schiaffo ero solo uno sfogo, un gesto di frustrazione di fronte ad altri tentativi falliti. Con la differenza che il televisore non sente dolore. Non ha problemi di memoria. Non ha una dignità da calpestare. Ottant’anni di elettroshock, quarant’anni di legge 180, la cosiddetta Legge Basaglia, che regolò il Trattamento Sanitario Obbligatorio e mandò in pensione i manicomi. I due anniversari coincidono – nel 2018 – e si richiamano a vicenda, come in un canone musicale, ponendo domande e interrogativi cruciali, che oggi come allora riguardano l’intera comunità umana, la scienza e l’etica, e non soltanto coloro che ci rassicura chiamare malati. Il collettivo Lercio propone un esilarante spettacolo su web e satira. “Ha rivoluzionato la satira sul web, conquistato i social, trasformato la bufala in un genere letterario. In un mondo in cui l’informazione domina le nostre vite, un collettivo di dissidenti sceglie di rifiutarne la retorica e di cominciare una lotta senza quartiere alle formule preconfezionate e alla pigrizia intellettuale di tanto giornalismo dei nostri tempi. Con queste premesse nasce nel 2012 il sito Lercio.it, che in breve tempo si afferma come fenomeno virale capace di inondare il web con le sue notizie nonsense e satiriche che però a volte sono tanto plausibili da sembrare vere e da essere frettolosamente riprese da giornali e agenzie. Oggi Lercio.it è un quotidiano online da oltre un milione di contatti al mese che guarda la cronaca, la politica, la cultura, la scienza e lo sport ora con ferocia, ora con stralunato disincanto senza risparmiare nessuno”.
Il So What Festival si concluderà con una due giorni dedicata all'elettronica e ai suoi derivati. Sabato 11 agosto (ore 22 - ingresso 10 euro) in scaletta Ninos du Brasil, progetto discografico dell’artista visivo Nico Vascellari e di Nicolò Fortuni (già With Love, band punk-hardcore degli anni Novanta) che unisce insieme generi molto diversi tra loro come il samba, il noise e l’elettronica; Yakamoto Kotzuga, progetto del giovane producer veneto Giacomo Mazzucato, che nasce unendo campionamenti della chitarra a morbidi inserti elettronici di matrice 2-step e hip hop, creando trame intimamente ambientali e cinematiche; Inude con una miscela di new soul, elettronica raffinata, chitarre dilatate, archi, tappeti sonori e romanticismo.
Domenica 12 agosto (ore 22 - ingresso 10 euro) la serata finale ospiterà GodblessComputers, un collezionista di suoni concreti che esplora, cataloga, seziona, e ricompone con suoni di sintesi. La sua musica è l'incontro perfetto tra hip hop dub e soul in un alternarsi di texture organiche e ritmiche impazienti, silenzi e pathos; Jolly Mare che incorpora vari elementi presi dagli anni ’80 in chiave dance (electro e dintorni, in primis), cavalcando in maniera personalissima territori musicali molto più vasti, trovando sempre un equilibrio che a parole è inspiegabile mentre nei fatti (e nei dancefloor) risulta assolutamente perfetto e centrato; Joyfull Family, un viaggio attraverso la grande tradizione della disco, della garage, della house, della techno di Detroit e del suono profondo in genere.
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