Venerdì 8 e Sabato 9 luglio andrà in scena la prima edizione del Festival Verona in Blues nella nuova Oasi ZAI al Quadrante Europa con protagonisti alcuni fra i nomi più interessanti del panorama blues internazionale.
Con questo Festival si inaugura un nuovo spazio a Verona, un’oasi verde a pochi chilometri dalla città gestito dall’associazione 4uattro Elementi.
INGRESSO LIBERO
Questo il programma di Verona in Blues:
VENERDI’ 8 LUGLIO
Double Soul feat. Filippo Perbellini
Mothers Funkers
Fabio Marza Band
Carl Wyatt & The Delta Voodoo Kings
SABATO 9 LUGLIO
White Fly
James Taylor Quartet
Rudy Rotta Band
Nella serata di sabato 9 luglio a Rudy Rotta, padrino della rassegna, sarà consegnato un premio alla carriera per la sua decennale attività artistica sviluppata in ambito internazionale.
All’interno della manifestazione sarà possibile assistere ad una clinic tra arte, musica e New Orleans curata da Stephanie “Ocèan” Ghizzoni. Nell’area mercatini mostre fotografiche a tema e stand gastronomici.
L’ingresso è libero, l’area sarà aperta dalle ore 18,00. Il Festival, ideato ed organizzato dall’Associazione 4uattro Elementi, A-Z Blues e DOC, è realizzato in collaborazione con AGSM, Rangers e Amia e con il patrocinio del Comune di Verona – Quarta Circoscrizione.
GLI ARTISTI PRINCIPALI
DOUBLE SOUL
Il duo nasce dalla passione che Filippo Perbellini e Samuele Lorenzini esprimono nei confronti della musica black. La loro proposta è infatti una rivisitazione di brani di autori come Billy Withers, Marvin Gaye, Stevie Wonder e i più moderni John Legend, Gregory Porter, Jamie Cullum. Voce, piano e chitarra si intersecano creando arrangiamenti personali ed essenziali nella proposta di brani editi ma anche originali.
FABIO MARZA BAND
La Fabio Marza Band nasce nel 2007 ed è composta da Fabio Marzaroli (chitarra, dobro, lap steel, armonica e voce, Fabio Mellerio (basso, voce e percussioni), Max Ferraro (batteria, cori e chitarra), Greta Bragoni (voce e cori). Entrato nel pieno della maturità artistica il leader Fabio Marzaroli guida la propria band in un percorso fatto di brani originali – in un repertorio che spazia dal blues rurale acustico al rock-blues elettrico di matrice tipicamente sudista – mantenendo un suono corposo e contraddistinto, con momenti elettrici alternati ad atmosfere acustiche.
CARL WYATT & THE DELTA VOODOO KINGS
Carl Wyatt è un bluesman di origini Irlandesi, ora residente in Francia. Il suo sound nasce dalla combinazione delle influenze sia del Delta che del Chicago Blues, ma abbastanza singolare, avendo trovato il suo stile vocale e musicale dopo diversi anni. Gli spettacoli di Carl Wyatt e dei Delta Voodoo Kings sprigionano un’energia da infiammare letteralmente i piedi del pubblico sin dal primo riff, con uno spettacolo torrenziale senza sosta fino alle ultime note che scivolano giù per la spina dorsale della folla.
RUDY ROTTA BAND
E’ considerato uno dei principali esponenti del blues europeo proprio dagli americani (a Kansas City lo hanno definito Europe’s Top Act). Rudy è un’icona per tanti giovani musicisti che si sono avvicinati al blues. Le sue tecniche chitarristica e vocale e la classe, abbinata ad una band formata sempre da elementi di primo piano, rende lo show unico, dove il blues che Rudy ha imparato a stretto contatto con le vere icone blues mondiali (B.B. King, Taj Mahal, Brian Auger, John Mayall, Allman Brothers, Peter Green, Robben Ford, Larry Carlton, Etta James solo per citarne alcuni) si mescola con le sonorità anni ’70 a lui particolarmente care come nel progetto “The Beatles In Blues”.
JAMES TAYLOR QUARTET
E’ considerato il re dell’Hammond. Alla fine degli anni ’80 la reputazione del gruppo è cresciuta grazie alla rivisitazione in chiave “acid-jazz” del tema di Starsky & Hutch (la sigla dell’omonimo telefilm). Agli inizi degli anni ‘90 il gruppo ha prodotto qualche album soul con cantanti come Rose Windross dei Soul II Soul, Alison Limerick ma il richiamo dell’acid jazz con le tipiche sonorità dell’organo Hammond fecero sfornare a James Taylor l’album “In The Hand Of The Inevitable” uno dei più venduti e apprezzati del gruppo. Da allora i JTQ hanno sempre dato molto risalto alle performance live, dove è possibile godere appieno del loro talento.
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