TERRENI CREATIVI FESTIVAL
Albenga (SV), dal 1 al 7 agosto 2022
XIII° edizione
TRIBÚ
La tredicesima edizione di Terreni Creativi Festival presenta, dal 1 al 7 agosto, nelle aziende agricole dell’entroterra ingauno, un programma di spettacoli di teatro, danza, musica, laboratori e presentazione di libri con personali dedicate ad alcuni dei più interessanti artisti della scena contemporanea
Terreni Creativi Festival, promosso dalla compagnia Kronoteatro, realizzato in collaborazione con il Comune di Albenga, con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Liguria, della Fondazione De Mari-Cassa di Risparmio di Savona, delle aziende agricole BioVio, RB Plant, Terraalta, Ortofrutticola, Dell’Erba e di Coldiretti, Coop Liguria, Confagricoltura e della Fondazione Gian Maria Oddi e Associazione europea dei festival è arrivato alla tredicesima edizione. Il festival ha ricevuto negli anni riconoscimenti prestigiosi quali il Premio Garrone 2016 - Premio speciale della Giuria, “per l’originale ideazione che ha portato il teatro contemporaneo dentro il cuore economico di Albenga – le sue aziende agricole – un modo alternativo di vivere lo spazio teatrale che riscopre nuove forme di convivialità. La Giuria del Premio Garrone, in relazione al notevole valore di questa iniziativa che è riuscita a creare una positiva sinergia fra la comunità produttiva, sociale e politica della città e la proposta artistica, riconosce con profonda convinzione questo modello ideativo e organizzativo quale rara e preziosissima esperienza culturale, nell’ambito delle proposte teatrali italiane, che merita quindi particolare attenzione e sostegno da parte delle istituzioni” e il Premio Rete Critica 2017 come miglior progetto di comunicazione “per l'ironia e la capacità di proiettare il messaggio comunicativo sia nello spazio locale che nazionale declinando il claim su più formati, mantenendo sempre un piede nella terra da coltivare e un altro nei frutti che ne verranno”. A questi si aggiunge la candidatura ai Premi Ubu 2021, nella sezione miglior curatela artistica.
Quattro gli artisti scelti a cui dedicare una personale – Francesca Foscarini, Teatro dei Borgia, Giuseppe Cutino, Bartolini Baronio - inseriti nel format caratteristico del festival ingauno, composto da diversi spettacoli a sera di danza e teatro inframezzati da un aperitivo quasi-cena con prodotti del territorio e musica dal vivo a concludere le serate, ambientate nelle serre dell’entroterra di Albenga. “Terreni Creativi è un luogo dove conoscersi, esprimersi, sperimentare.- afferma Maurizio Sguotti, direttore del festival - Una piccola riserva protetta dove è facile trovare una comunanza d’intenti e di sensibilità mantenendo la propria identità e diversità. La nostra “tribù” si è creata in questi dodici anni, accogliendo tutti coloro, artisti e pubblico, che avevano voglia di avvicinarsi alla contemporaneità attraverso le arti performative nella ricerca di verità e umanità”
La personale dedicata a Giuseppe Cutino apre un ampio spaccato sugli ultimi anni di lavoro dell’artista siciliano. Vincitore nel 2003 del Premio Scenario con lo spettacolo Come campi da arare, scritto da Sabrina Petyx, Giuseppe Cutino ha una lunga esperienza come regista. L’ultimo spettacolo, Totò e Vicè, di Franco Scaldati, spettacolo vincitore del Premio IMAIE per il teatro, ha debuttato alle Orestiadi di Gibellina. Francesca Foscarini, danzatrice, coreografa e insegnante, lavora come interprete per Yasmeen Godder, Alessandro Sciarroni, Marco D’Agostin, Roberto Castello. Con lo spettacolo “Cantando sulle ossa” vince il premio Mas Danza 2012, con “Grandmother” il Premio Equilibrio per l’interprete nel 2013, nel 2015 è la volta del Premio Positano come “Danzatrice dell’anno sulla scena contemporanea” e, nel 2018, il premio “Danza&Danza” come coreografa emergente per le creazioni “Animale” e “Oro”. Teatro dei Borgia, fondata nel 2013 dall’attrice Elena Cotugno, vincitrice del premio Maschere del Teatro e per due volte candidata ai Premi Ubu, e dal regista Gianpiero Borgia è una compagnia di teatro d’arte vocata alla creazione contemporanea. Bartolini/Baronio è una formazione artistica romana nata nel 2009 dal sodalizio tra Tamara Bartolini e Michele Baronio. Nel 2020 il Teatro di Roma dedica una personale alla compagnia e un ciclo di RedReading, incontri fra teatro e letteratura, al Teatro India. Nel 2021 vincono il bando del Mic Boarding Pass che li ha portati ad aprile 2022 a New York.
Ad inaugurare l’edizione numero tredici di Terreni Creativi sarà, martedì 2 agosto, (Azienda Agricola Dell’Erba, ore 20,30), dopo la presentazione (ore 18,30) di Lingua di cane, libro di Giuseppe Cutino e Sabrina Petyx Soda caustica o del punto di vista (Personale Giuseppe Cutino). Un One Woman Show, scritto da Sabrina Petyx e interpretato da Stefania Blandeburgo nei panni di una donna comune, con le sue crisi, con un’ età in cui non si riconosce, ma con la quale deve fare i conti. Un finale non scontato, una denuncia sociale travestita da confessione privata fanno di questo spettacolo uno spaccato del mondo di oggi.
La giornata del festival di mercoledì 3 agosto prenderà il via, (ore 17, Centro antiviolenza) con Medea per strada, primo spettacolo della personale dedicata al Teatro dei Borgia. Nato come spettacolo itinerante per sette spettatori a bordo di uno furgone, Medea per strada propone una riscrittura della vicenda di Medea che rivela allo spettatore d’oggi la “tragedia dello straniero” con la forza del mito greco. Il programma proseguirà (Ortofrutticola, ore 18,15) con il primo appuntamento di Corpi espansi, corpi in mutazione / presentazione di libri a cura di Graziano Graziani. Per Sarà solo la fine del mondo – edito da Marsilio Editore - Graziano Graziani incontra Liv Ferracchiati, autore capace di entrare in temi attuali rendendoli universali, come accade nel libro presentato, in cui parla della vita di Guglielmo Leon, che parla al lettore come un ragazzo, nato in un corpo femminile. A seguire Vocazione all’asimmetria, la prima delle performances che compongono la personale di Francesca Foscarini (Ortofrutticola, ore 19,15), duo che alterna assoli e momenti insieme, scoperta di quello che divide e ricerca di quello che unisce per formare un noi possibile. A seguire, alle ore 20, L’ammazzatore - personale Giuseppe Cutino - scritto e interpretato da Rosario Palazzolo con Salvatore Nocera. Ci sono uomini costretti a vivere una vita che non gli appartiene, per scelte che non hanno fatto, per idee che non condividono. Ernesto Scossa, il protagonista de L’ammazzatore, nato in una Palermo che non concede vie d’uscita, si trova a dover uccidere per mestiere, fino a quando la consapevolezza di una scelta non gli concederà un vago spiraglio di luce. Al termine, alle ore 22,30, La fabbrica degli stronzi, spettacolo frutto dell’incontro tra le compagnie Maniaci d’Amore e Kronoteatro, diverse ma accomunate da uno sguardo impietoso sul reale, ci porta in un mondo isterico, meschino, fatto esclusivamente di vittime. Tre figli preparano la salma della madre per il funerale, ripercorrendo piccoli episodi significativi della vita famigliare, eventi neutri ma sempre vissuti come terribili abusi, alibi perfetti per continuare una vita senza responsabilità. La serata è conclusa, alle ore 23,30 dal Dj set Damonji. Selector e collezionista di dischi anni 70’ e 80’ provenienti da Africa, Brasile e Caraibi, Damonji porta avanti una ricerca musicale senza sosta, molto influenzata dalle esperienze in Sud America. Ugualmente affascinato da ritmi tradizionali, funk, latin e disco sfugge alle definizioni e nei suoi set si muove cercando le connessioni tra questi universi.
Numerosi gli appuntamenti di giovedì 4 agosto. Si inizia alle 17, presso la Mensa in Via degli Orti con Eracle, l’invisibile, spettacolo compreso nella personale del Teatro dei Borgia. Liberamente ispirato al mito greco di Eracle e interpretato da Christian Di Domenico, lo spettacolo è stato scritto grazie ad un lavoro capillare sulle vicende dei genitori separati e le loro vicissitudini economiche, psicologiche e sociali in collaborazione con le Caritas e il Bistrò Popolare di Brescia. La serata si sposta all’Ortofrutticola alle ore 18,30 dove Graziano Graziani incontra l’autore di London Vodoo – Minimum Fax Editore - Orso Tosco. Combinando elementi horror, grotteschi e surreali, Orso Tosco ha scritto un noir acido e potente, nel quale il confine tra realtà e fantascienza crolla e la deformazione e l’allucinazione sembrano le ultime strade possibili per raccontare la realtà in cui siamo ormai abituati a vivere. Alle 19,15 Ragazzo di vita, di Francesca Foscarini e Cosimo Lopalco, vincitore del Bando Maeci Vivere all’Italiana sul Palcoscenico, esplora in chiave performativa e poetica una tematica cara a Pier Paolo Pasolini, quella della specificità culturale del sottoproletariato romano negli immediati anni del dopoguerra. Alle ore 19,45 Francesca Sarteanesi conclude il laboratorio con la performance Almeno nevicasse ad agosto, a cui seguirà, alle ore 20,15, Something stupid, di Daniele Natali e Fausto Paravidino. “Something Stupid è un esperimento e vorremmo che continuasse ad esserlo, una cosa fieramente non provata e non scritta.- Affermano gli autori - La vita la cerchiamo in questo caso nel presente, nell’improvvisazione, nel pubblico.” Drammaturgo, attore e regista, nato a Genova nel 1976, a soli ventidue anni Fausto Paravidino ha vinto il Premio Pier Vittorio Tondelli e il Premio Ubu per Due fratelli (1998) e si è imposto come una delle migliori promesse della drammaturgia italiana. Oltre a scrivere, dirigere e interpretare pièce teatrali di successo, negli anni Duemila l’autore ha recitato in diverse produzioni televisive e pellicole cinematografiche. Prosegue la personale dedicata a Giuseppe Cutino alle ore 22,30 con Totò e Vice’, operina musicata per ombre e voci, adattata da Cutino dal testo di Franco Scaldati. Così dichiara il regista: “Unico modo plausibile per rendere omaggio a questo classico del nostro teatro, ho creduto fosse quello di potere accompagnare la musicalità dei testi di Franco con una nuova musica, che non si fosse mai accostata alle sue parole; così ho coinvolto Maurizio Curcio e ho chiesto, per ogni brano, specifiche sonorità. Ne è venuto fuori un piccolo lavoro teatrale in musica, un’operina, che ci ha fatto vivere e respirare il nostro tempo.” Conclude la serata alle ore 23,30 il Dj set Fred Simon. Fin dal liceo intraprende la strada del beatmaking integrando samples con tastiere come un vero discepolo della cultura Hip Hop e R&B. Mentre attinge a influenze senza tempo come Kashif, Sade, Change e Metro Area, Fred Simon trasferisce queste sonorità in tempi moderni mescolando elementi dall'hip hop all'elettronica.
Inizia all’azienda Bio Vio il programma di venerdì 5 agosto. Alle ore 17 Bartolini / Baronio in Attenti alla ragazza che corre portano in scena una wunderkammer che accoglie un archivio umano e sonoro di interviste, canzoni, fatti di cronaca, eventi storici. Un atto installativo d’immersione che accosta alcuni fatti di cronaca alla figura di Josefine – cantante protagonista del racconto di Kafka – e al suo canto traboccante d’incanto e potenza. La serata si sposta all’Ortofrutticola dove, alle ore 18,15 sarà presentata La vita sessuale di Gugliemo Sputacchiera – Quodlibet Compagnia Extra. Guglielmo Sputacchiera, inetto sociale e sessuale, si sveglia trasformato in ciò che più gli manca: è diventato una donna. Un po’ Samsa, un po’ Fantozzi, un po’ soldato Sc’vèik, il giovane Sputacchiera lascia la casa dei suoi e parte per un’avventura surreale e realista. Graziano Graziani ne parlerà con l’autore Alberto Ravasio. Alle ore 19,15 andrà in scena la prima nazionale di Na creature - Long Play Track di Teatringestazione, in coproduzione con la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, nell’ambito del progetto Atlante degli Immaginari. A Napoli i ragazzi di strada vivono in uno stato di privazione perenne, con una sovrabbondanza di immagini di successo, legate all’ostentazione del superfluo che inquina il loro immaginario. La povertà educativa è una precisa strategia politica, che fa vittime, come nel caso di Ugo Russo, morto a 15 anni. Il lavoro di Teatringestazione, fondata nel 2006 da Gesualdi | Trono, è stato accolto in contesti nazionali e internazionali, tra cui Matera-Basilicata 2019. Dal 2011 curano Altofest, progetto di socialità sperimentale in forma di festival, vincitore dell’EFFE AWARD 2017-18, tra i 6 migliori festival d’Europa. Alle ore 20,15 Giacomo, del Teatro dei Borgia porta in scena la vicenda umana di Giacomo Matteotti, politico, giornalista e antifascista rapito e ucciso per ordine di Benito Mussolini nel 1924. L’ultimo spettacolo della sera, (ore 22,30) Punk kill me please! di Francesca Foscarini e Cosimo Lopalco nasce a partire dalla fascinazione per il fenomeno del punk-rock e per la leggendaria e tragica relazione tra Sid Vicious e Nancy Spungen, coppia iconica della corrente britannica. La musica di Markio Digger, Dj e conduttore radiofonico di Sunday Brew, shaker della domenica mattina su Radio Banda Larga, concluderà la serata alle 23,30. Costantemente immerso in contaminazioni alla ricerca della miscela perfetta con vecchi dischi impolverati, elegante nel destreggiarsi tranquillamente tra generi diversi, Markio si diverte a condividere le sue esplorazioni musicali in maniera spontanea con il dancefloor.
Sabato 6 agosto la giornata del festival prende il via all’Azienda BIo Vio, alle ore 17, con Jerome Bel Laura Pante, concept di Jérôme Bel, coreografo sostenuto dalla Direction régionale des affaires culturelles d’Ile-de-France, Ministero della Cultura–Francia, con estratti da coreografie di Cristina Rizzo, Xavier LeRoy e Scarlet Yu, Silvia Costa. Frutto di un esperimento nato dalla volontà del coreografo e regista francese Jérôme Bel di impattare il meno possibile sull’ambiente, rinunciando da anni a spostarsi da Parigi e costruendo le sue performance via Skype, Laura Pante mette in luce percorsi e esperienze della biografia personale e artistica della danzatrice e sottolinea il ruolo determinante dell’interprete nel processo creativo. Si terrà all’Ortofrutticola, alle ore 18,30 la presentazione del libro In giro per festival. Curato da Oliviero Ponte di Pino e Giulia Alonzo dell’associazione culturale TrovaFestival per Altreconomia edizioni, il libro è una vera e propria mappa che racconta oltre 300 festival, eventi di pensiero, filosofia, letteratura, musica, teatro, cinema, arti di strada, ambiente e molto altro. Alle ore 19,30 Grandmother di e con Francesca Foscarini, è un solo di dodici minuti che nasce dai ricordi che la danzatrice ha della propria nonna, un movimento che si origina dalla memoria emotiva e trova espressione nel corpo, che ha fruttato alla coreografa il premio speciale come miglior interprete al Premio Equilibrio nel 2013. Tornano, alle ore 20 Gli Omini con Trucioli. Sul palco due attori e una valanga di voci, storie, caratteri, in uno spazio che è un'enciclopedia d'incontri casuali, di racconti assurdamente reali, di lingue inconsuete, scritta dopo anni di ricerche su strada. Gli Omini nascono nel 2006 con il progetto Memoria del Tempo Presente, che prevede la costruzione di spettacoli tramite indagini territoriali e interviste. Nel 2014 ricevono il Premio Enriquez come “Compagnia d’innovazione” per la ricerca e l'impegno civile e nel 2015 vincono il premio Rete Critica come miglior compagnia dell'anno. Alle ore 22,30, in Josephine Bartolini/Baronio partono dal racconto di Franz Kafka Josefine, la cantante ovvero il popolo dei topi in cui una topolina cantando scatena un’emozione tanto forte da fermare la corsa senza sosta dei topi. Il canto di Josefine, atto taumaturgico, evoca un popolo che, in un tempo di estasi e grazia, dimentica sé stesso e si raccoglie attorno all’artista, alla gioia infantile del gioco. Il Dj set di Il Flaco Scivola, alle 23,30, concluderà la serata. Nato nel ponente della costa ligure, la musica di Flaco è lo specchio di una giovane generazione amante dell’house che guarda al futuro ma con una grande attenzione alle radici. Ha pubblicato con TBX records, giovane label con sede a Barcellona che si fa notare per le molteplici connessioni di artisti sparsi in tutto il mondo.
L’ultimo giorno di festival, domenica 7, presso l’Azienda Bio Vio dalle ore 21,30 è un Aperitivoquasicena e serata di danze condotta da Liguria Transatlantica. Una serata che nasce dalle suggestioni transatlantiche del porto di Genova, in un periodo storico in cui i nuovi flussi migratori e l’abbattimento delle barriere culturali sono diventati tema centrale per la società ma anche per lo sviluppo di nuovi modelli di vita. La genesi del boom migratorio del XIX secolo coinvolse fortemente la popolazione delle province di Genova, Savona e La Spezia, rendendole protagoniste dell’emigrazione transoceanica in Sudamerica. Liguria Transatlantica è un progetto discografico che vuole valorizzare la memoria storica della tradizione ligure, facendo diventare la musica veicolo principale per comunicare e trasmettere i valori dell’identità culturale regionale, proiettata però in un panorama internazionale. Un coinvolgente dj-set che avrà come perno le sonorità liguri proprie del progetto miscelate e abbracciate ad un melting pot di suoni jazz e black da ogni angolo del mondo per una serata di ascolti e danze inusuali.
Fra gli eventi collaterali Almeno nevicasse, a cura di Francesca Sarteanesi (1 – 4 agosto, Palazzo Oddo e L’Ortofrutticola) laboratorio gratuito alla ricerca della parola o della sensazione rimasta in sospeso, incontri dove i partecipanti lavoreranno con maglioni, ago e fili attraverso la rielaborazione di un momento della propria vita. Francesca Sarteanesi, attrice e regista, crea una linea di maglioni-parlanti Almeno nevicasse e un progetto teatrale, Bella Bestia, in cui affronta argomenti scomodi come il sesso, il dolore dell’abbandono, l’insoddisfazione esistenziale. Con lo spettacolo Sergio è stata candidata ai Premi Ubu 2021 come miglior attrice protagonista. Laboratorio di scrittura autobiografica ed espressione di sé, Il filo rosso, sarà a cura di Luciana Maniaci e Francesco D’Amore (Manici D’Amore) il 4-5 agosto a Palazzo Oddo. Il filo rosso è un’esperienza laboratoriale che fonde l’approccio d’aiuto allo storytelling. Gli esercizi di scrittura di questo corso conducono a concentrarsi su ciò che è essenziale nei propri ricordi, a mettere ordine e a definire i contorni del proprio vissuto. Il laboratorio è gestito da una psicoterapeuta, Luciana Maniaci, e da un editor, Francesco d’Amore, entrambi diplomati al master di scrittura Scuola Holden di Torino e fondatori della compagnia teatrale Maniaci d’Amore Teatro (Premio della Critica 2018), che da anni lavora attorno alla nuova drammaturgia.
Corpi Espansi, Corpi In Mutazione. Presentazioni di libri, a cura di Graziano Graziani Tre autori diversi per stile e immaginari indagano il tema del corpo nelle sue molte sfaccettature. Liv Ferracchiati, artista e performer teatrale, esordisce in letteratura con un romanzo comico, dove l'io narrante - transgender come l'autore del libro - prende parola fin dal momento del concepimento, e si confronta che le costruzioni delle identità. Orso Tosco esplora il corpo sociale di una Londra livida e cronenberghiana, in cui le persone sono connesse da una rete psichica, alle prese con una serie inspiegabili di omicidi che rischiano di portare al collasso la società. L'esordio di Alberto Ravasio indaga le inquietudini di un giovane maschio inabile alla vita, colpito da un'improvvisa metamorfosi che lo trasforma in donna; una storia che si confronta con gli archetipi di Ovidio e Kafka, dove le scorie della contemporaneità - dalle culture hikikomori alle degenerazioni incell - sono solo lo spunto per creare una storia estremamente comica e con echi affondano nel mito.
Per informazioni e prenotazioni
www.terrenicreativi.it
info@kronoteatro.it
tel. 350 0580311
Biglietti:
singoli spettacoli tra le 17.30 e le 21.00 € 5 / ridotto € 4
serata dalle 21.15 comprensivo di APERITIVO quasi CENA € 25 / ridotto € 20 / sostenitore € 40
riduzioni per ragazzi fino ai 13 anni e convenzionati
Posti limitati, prevendita online obbligatoria.
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