Arriva la seconda edizione di Parole e voci sul mare, le serate d’autore protagoniste dell’estate di Camogli.
Il festival… aspettando il Festival fa il bis
Da sabato 9 a domenica 17 luglio, una ricca rassegna di dieci incontri serali con scrittori, giornalisti, economisti e scienziati, nella suggestiva terrazza affacciata sul mare nel centro di Camogli.
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Sul lungomare di Camogli il mese di luglio è anche quest’anno all’insegna della cultura, delle emozioni e del racconto.
Giunta alla sua seconda edizione dopo il successo dell’esordio nell’estate 2021, Parole e voci sul mare è la rassegna delle serate d’autore organizzata da Frame - Festival della Comunicazione e dall’Assessorato alla cultura del Comune di Camogli, in collaborazione con le case editrici Adelphi, Einaudi, Feltrinelli, HarperCollins, Il Canneto Editore, Il Mulino, Marsilio, Mondadori, Piemme, Rizzoli e la libreria Ultima Spiaggia.
Il folto programma di incontri quotidiani serali va quest’anno da sabato 9 a domenica 17 luglio. Il mare, da sempre spazio di incontro tra civiltà diverse ma anche luogo di misteri e di storie, nonché emblema del sentimento di libertà che fa da filo conduttore agli eventi dell’estate camoglina, farà da sfondo a dieci prestigiosi incontri con scrittrici e scrittori, giornalisti, economisti e scienziati, che proveranno a raccontare e a raccontarsi tra passato e presente, a partire da un’esplorazione delle idee che generano l’urgenza della scrittura. Nella Terrazza Miramare posta nel centro di uno dei più suggestivi borghi italiani, il rumore delle onde accompagnerà le parole degli autori, che condivideranno con gli spettatori emozioni e pensieri passando dai personaggi dei loro libri allo spazio sospeso del racconto, dalla storia all’attualità.
La rassegna Parole e voci sul mare è un “festival aspettando il Festival” che nasce dalla spinta innovativa del Festival della Comunicazione, che nel corso degli anni ha sprigionato una galassia di spin-off tra loro interconnessi, ciascuno con una propria identità ma tutti espressione dell’inconfondibile anima poliedrica del Festival e dell’eredità del suo padre nobile Umberto Eco.
Il programma completo di Parole e voci sul mare 2022
Sabato 9 luglio – Ore 19:00
Il primo appuntamento di Parole e voci sul mare è la presentazione del libro di Geronimo Stilton in “pelliccia e baffi” alla scoperta dei Cacciatori di Misteri – Le sfere del tempo (Edizioni Piemme, 2022).
Un’indagine ai confini della realtà e un improbabile agente segreto che non ne azzecca mai una:
Geronimo Stilton. Insomma, una grande avventura all’insegna del divertimento adatta a tutta la famiglia.
Se crescendo siete diventati dei lettori coi baffi, lo dovete anche alle storie che vi ha fatto vivere un gentiltopo come Geronimo Stilton! Se volete incontrare Geronimo Stilton in pelliccia e baffi correte a Camogli, e non dimenticate di portare con voi le lettrici e i lettori più giovani! Il direttore dell’Eco del Roditore presenterà il suo ultimo top-seller: Cacciatori di Misteri – Le sfere del tempo. Tutto è cominciato con un gelato in un caldo pomeriggio estivo: chi l’avrebbe mai detto? Eppure è andata proprio così: per colpa di un cono al gorgonzola Geronimo Stilton si ritrova a vivere una grande avventura insieme ai suoi nuovi amici, i Cacciatori di Misteri!
Destinazione? Triangolo delle Bermude, Machu Picchu, Isola di Pasqua! I Cacciatori di Misteri sono strampalati agenti segreti, che esplorano i misteri ai confini della realtà. Sono presenti ovunque, ma sempre rigorosamente sotto copertura. Come in ogni grande avventura che si rispetti, il divertimento è assicurato!
Sabato 9 luglio – Ore 21:30
La serata di apertura ha come protagonista Andrea Delogu che presenterà il suo libro Contrappasso (HarperCollins Italia, 2022) in dialogo con Rosangela Bonsignorio. Come racconta l’autrice in un’intervista per TuttoLibri - La Stampa «Cucinando le cicale di mare “vive” in padella ho capito che chiunque può fare la stessa fine. Mentre l’olio friggeva mi sono domandata quanto la nostra sopravvivenza si basi sulla sofferenza di altri. È nata così la mia distopia in cui gli uomini non possono più uccidere gli animali (altrimenti muoiono come loro)».
Nessuno si aspettava il Contrappasso. Eppure, in una giornata simile a tante altre, gli esseri umani avevano iniziato a morire in modi violenti e atroci. Per motivi sconosciuti uccidere un animale, che fosse un insetto, un mammifero, un pesce, significava condividerne, all’istante, la stessa sorte, e perdere la vita nello stesso modo. Gli eventi di quel giorno sono ormai storia, e il mondo a suo modo si è adattato alla nuova normalità seguendo il Piano di Sopravvivenza, fra squadre di Arginatori, sacrifici al Dovere, punizioni al Ritmo Delta, isole fantasma e colonie di ribelli. Ma un’indagine portata avanti da protagonisti insospettabili li condurrà a scoprire la verità sulla neonata società e sul suo castello di potere e sangue, spostando in continuazione il confine fra ciò che è giusto e sbagliato, fra ciò che è opportuno e ciò che è sconveniente anche se utile a conservare un tratto di umanità.
Domenica 10 luglio – Ore 21:30
Partendo dai rispettivi libri La vita fuori di sé. Una filosofia dell’avventura (Mulino, 2022) e Vita segreta delle emozioni (Einaudi, 2022), gli autori Pietro Del Soldà e Ilaria Gaspari dialogheranno sul tema L’avventura delle emozioni, accompagnando il pubblico nell’incontro con filosofi e poeti, visioni e voci che fanno ripensare il mondo come un campo di gioco, in cui rispondere al nostro bisogno di senso e diventare migliori insieme agli amici.
Come abitare il tempo dell’urgenza continua e inesistente, dell’ansia, delle pressioni e delle trappole dell’io, dell’individualismo come richiamo a correre e a mostrare, quasi fossero medaglie, piccole conquiste che non ci cambiano davvero? Forse semplicemente uscendo dai confini di noi stessi, abbracciando il richiamo dell’avventura; che forse ci permetterà, anche, di decifrarci nei nostri limiti umani, quelli che ci fanno riconoscere e rispecchiare nella vulnerabilità che tutti ci accomuna e che si moltiplica nelle voci di chi, prima di noi, ha scritto e vissuto. Quante volte ci forziamo a reprimere un’emozione? Lo facciamo perché ci vergogniamo dello sguardo degli altri. O perché siamo abituati a diffidare delle emozioni, analfabeti del discorso emotivo. Eppure, è proprio quello che sentiamo a permetterci di conoscere il mondo. Ognuna delle emozioni che proviamo ha una storia: la storia di tutte le persone che l’hanno provata, detta, cantata, rivelata, studiata. Una storia di vita segreta e di metamorfosi, legata alla filosofia, che ne ha costruito paradigmi di osservazione e di studio; ma anche alla letteratura e alla poesia. Perché nel nostro essere vulnerabili ci somigliamo tutti; e riconoscerci emotivi significa prendere coscienza del fatto che abbiamo dei bisogni e che proprio questi bisogni ci rendono umani.
Lunedì 11 luglio – Ore 21:30
Emanuele Felice presenterà il suo ultimo libro La conquista dei diritti. Un’idea della storia (Il Mulino, 2022) in dialogo con l’economista Salvatore Bragantini. È un volume intenso e appassionatamente politico, in cui l’autore ci racconta l’intero viaggio della specie umana verso condizioni di maggiore libertà, eguaglianze e anche di maggiore rispetto per le altre specie senzienti e per la natura.
Possiamo realizzare una storia migliore e tracciare la rotta di una nuova ragione politica È possibile trovare un senso nella storia umana? Secondo Emanuele Felice il significato della storia è rintracciabile nella progressiva estensione dei diritti dell’uomo. A partire dal Settecento, gradualmente, questi si sono ampliati dalle tradizionali libertà civili e politiche ai diritti sociali e ai nuovi diritti ambientali. E del pari si sono ampliati i doveri. Non è stato un percorso lineare, ma un processo reso possibile dall’incontro – nel corso del Novecento – di liberalismo e socialismo nella cornice dello Stato democratico; in modo analogo oggi, nel mondo globalizzato, entrambi devono incontrarsi con l’ambientalismo. L’esito non è scontato, ma rileggendo la storia umana da questa prospettiva appare chiaro che liberalismo, socialismo e ambientalismo, per affrontare le sfide che abbiamo davanti, possono e devono completarsi a vicenda.
Martedì 12 luglio – Ore 21:30
Con il suo ultimo libro La Fortuna (Feltrinelli, 2022), Valeria Parrella condurrà il pubblico, in dialogo con Elisabetta Anversa, nella Pompei di duemila anni fa insieme a Lucio. A soli 17 anni, Lucio ha seguito l’ammiraglia di Plinio il Vecchio nel giorno dell’eruzione del Vesuvio, senza sospettare che il monte che conosceva da sempre fosse un vulcano. Per quel prodigio mancano le parole, non esiste memoria né storia a rassicurare.
Il prodigio viene dalla terra, e scuote aria e acqua. Dal cielo piovono pietre incandescenti e cenere, il mare è denso e la costa sembra viva, ogni mappa disegnata è stravolta, i punti di riferimento smarriti. Nascosta dalla coltre rovente c’è Pompei, la città che ha visto nascere Lucio e i suoi sogni, dove ancora vivono sua madre, la balia, gli amici d’infanzia, dove ha imparato tutto ciò che gli serve, adesso, per far parte della flotta imperiale a dispetto del suo occhio cieco – anzi, proprio grazie a quello, che gli permette di vedere più degli altri, perché “un limite è un limite solo se uno lo sente come un limite, sennò non è niente”. E mentre Lucio tiene in mano, per quanto la Fortuna può concedere, il filo del suo destino, ecco che Pompei torna a lui presente e più che mai viva nel momento in cui sembra persa per sempre, attraverso i giochi con le tessere dei mosaici, i pomeriggi trascorsi nei giardini o nelle palestre, le terme, il mercato, i tuffi in mare e le gite in campagna, le scorribande alla foce del Volturno. La sua intera giovinezza gli corre incontro irrimediabilmente perduta, eppure – noi lo sappiamo – in qualche modo destinata a sopravvivere. Insieme a Lucio, una folla di personaggi, mercanti, banchieri, matrone, imperatori, schiavi, prostitute e divinità, si muove tra le pagine di un romanzo sorprendentemente attuale, in cui niente è già visto: piuttosto ciò che conoscevamo del mondo classico ci appare in un aspetto nuovo, moderno e intimo.
Mercoledì 13 luglio – Ore 21:30
A partire dal suo ultimo libro Suicidio Occidentale (Mondadori, 2022), Federico Rampini in dialogo con Danco Singer racconterà come un attacco nel cuore dell’Europa ci abbia colto impreparati perché impegnati nella nostra autodistruzione.
Se un attacco nel cuore dell’Europa ci ha colto impreparati, è perché eravamo impegnati nella nostra autodistruzione. Il disarmo strategico dell’Occidente era stato preceduto per anni da un disarmo culturale.
L’ideologia dominante, quella che le élite diffondono nelle università, nei media, nella cultura di massa e nello spettacolo, ci impone di demolire ogni autostima, colpevolizzarci, flagellarci. Secondo questa dittatura ideologica non abbiamo più valori da proporre al mondo e alle nuove generazioni, abbiamo solo crimini da espiare. Questo è il suicidio occidentale. L’aggressione di Putin all’Ucraina, spalleggiato da Xi Jinping, è anche la conseguenza di questo: gli autocrati delle nuove potenze imperiali sanno che ci sabotiamo da soli. Sta già accadendo in America, culla di un esperimento estremo. Questo pamphlet è una guida per esplorare il disastro in corso; è un avvertimento e un allarme perché la maggioranza di noi subisce quel che sta accadendo: non abbiamo acconsentito al suicidio.
Giovedì 14 luglio – Ore 21:30
Federica De Paolis, vincitrice 2020 del prestigioso Premio DeA Planeta, presenterà il suo ultimo libro Le distrazioni (HarperCollins Italia, 2022), in dialogo con Luigi Berio. L’autrice si conferma unica nel raccontare il lato oscuro della normalità, i silenzi, le omissioni, le piccole menzogne e le verità impronunciabili. E, dando corpo a una delle paure più atroci di un genitore, regala ai lettori un romanzo esplosivo e intensissimo, fino allo straordinario e inatteso finale, perché le distrazioni hanno il potere di cambiare le nostre vite.
Le Imperfette. Viola, come ogni giorno, ha portato Elia ai giardinetti del quartiere. Da quando ha avuto l’incidente, poco meno di due anni prima, tutto le è faticoso, quasi insopportabile. Così come sono insopportabili i continui ritardi di Paolo. Per questo, quando lo vede arrivare da lontano, Viola non aspetta neanche che entri nel parco e se ne va. Ma proprio in quel momento lui è raggiunto da una telefonata, deve tornare in ufficio, un impianto di cui è responsabile ha preso fuoco. Elia, che ha solo diciotto mesi, resta solo.
Abbandonato al suo destino. In una porzione di Roma grigia e desolata come una landa. Prima che la coppia si accorga che è scomparso passano secondi, minuti. Poi, la consapevolezza. Dov’è Elia? Si è solo allontanato?
Qualcuno lo ha preso? Chi può essere stato? C’entrano i Rom del campo vicino? O riguarda il lavoro di Paolo, che da avvocato ha a che fare con persone influenti e corrotte? Oppure potrebbe averlo trovato Dora, l’inseparabile amica di Viola, che Paolo non sopporta? Come in un romanzo di Donna Tartt, Le distrazioni compone una sinfonia di sentimenti e generi: indaga nella vita di una coppia, scandaglia le relazioni famigliari, rovescia la realtà, mentre il tempo inesorabile scorre.
Venerdì 15 luglio – Ore 21:30
Rosangela Bonsignorio, direttrice del Festival della Comunicazione, presenterà il suo primo libro Preferisco il rumore del vento (Il Canneto Editore, 2022) in dialogo con Cinzia Leone, scrittrice e autrice di graphic novel. Insieme a Edo Lindgren, quattordici anni, scopriremo come sopravvivere se tua madre è una valchiria depressa, il corvo di famiglia un tempo apparteneva a Odino e la ragazza che ti piace da sempre ha un gatto che parla troppo.
Matti e Edo si conoscono il primo giorno di scuola, si piacciono e cominciano a frequentarsi con alterne fortune. Una storia come tante? Forse. Ma la famiglia di Edo è tutto tranne che normale e Matti ha un gatto chiacchierone disposto a fare qualsiasi cosa per lei.
Edo ha quattordici anni, comprende il linguaggio degli animali e all’occorrenza sa volare, anche se solo per brevi tratte. Non ha idea di chi sia suo padre, di certo un umano. Vive con la madre, la valchiria Tora, e Muninn, il corvo che gli ha regalato Odino. Sono tempi difficili per le divinità degli antichi vichinghi: nessuno crede più in loro e piano piano Thor e tanti altri hanno preferito invecchiare come gli umani e spegnersi.
Abituati ad essere adorati, non si sono rassegnati all’oblio. Incuriositi dai racconti di Edo, Odino, sommo tra gli dèi, Loki, dio dell’inganno e Freya, dea dell’amore, decidono di avventurarsi di nuovo nel mondo, dopo secoli di esilio su un’isola sperduta al largo della Danimarca…
Sabato 16 luglio – Ore 21:30
Lo scrittore Maurizio de Giovanni è per la prima volta a Camogli con Un volo per Sara (Rizzoli, 2022), in dialogo con Andrea Plebe. Un aereo caduto scoperchia un segreto italiano e Sara Morozzi, la spia che per trent’anni ha seguito, inosservata, soggetti pericolosi leggendo le loro labbra per scoprire la verità, si ritroverà a scavare dentro gli ingranaggi del potere d’Italia. Lo farà a suo rischio e pericolo, senza paracadute.
All’indomani della sentenza di assoluzione sulla trattativa Stato-mafia, giornali e televisioni si concentrano tutti su un fatto di cronaca. Un piccolo aeroplano turistico diretto in Sardegna si è schiantato nel mar Tirreno con a bordo otto persone. Tra loro, la morte di un noto finanziere fa scalpore, tanto più che è stato proprio lui a girare prima del decollo un video che diventa virale. Uomini e donne ignari dell’imminente tragedia salutano ridendo. Quando Andrea Catapano ascolta le voci dei passeggeri, un ricordo riaffiora. L’incidente aereo potrebbe celare un mistero che risale agli anni ’90, questo pensa anche l’ex collega dell’unità speciale Teresa Pandolfi. L’unica che può aiutarli a scoprire la verità è Sara Morozzi.
Domenica 17 luglio – Ore 21:30
Il gran finale della rassegna Parole e voci sul mare è con il neuroscienziato Giorgio Vallortigara, che parlerà di Storie, cervello e scienza.
Cosa sappiamo di come le storie influenzano l’attività del nostro cervello? E la letteratura, a sua volta, che tipo di esiti avrebbe, se ne produce, sull’attività degli scienziati e su come essi raccontano le storie della scienza? Mentre leggiamo una storia, due reti neuronali complementari ma distinte sono all’opera e ci consentono di osservare, con l’occhio della mente, una le scene e gli spazi in cui sono collocati gli eventi narrati, l’altra i personaggi della storia, i loro comportamenti e i loro stati mentali. Quando leggiamo è come se letteralmente sentissimo e ci muovessimo nel modo in cui sentono e si muovono i personaggi della storia in cui ci immedesimiamo. Com’è possibile tutto questo? La qualità di ciò che si legge può influenzare la teoria della mente? Una chiacchierata tra i libri e le idee per rispondere a queste e altre domande.
Tutte le iniziative della rassegna Parole e voci sul mare sono gratuite e aperte al pubblico fino a esaurimento posti. Per informazioni: www.festivalcomunicazione.it/parole-e-voci-sul-mare
Oltre che in presenza alla Terrazza Miramare, tutti gli incontri saranno disponibili anche in diretta streaming su Facebook dal canale ufficiale del Festival, www.facebook.com/FestivalComunicazione
La lunga estate camoglina all’insegna della cultura proseguirà poi con il Festival della Comunicazione, che tornerà con la sua nona edizione da giovedì 8 fino a domenica 11 settembre.
Oltre 130 protagonisti del mondo scientifico, culturale, tecnologico, artistico, economico, imprenditoriale, dello spettacolo e dell’intrattenimento svilupperanno un appassionante dialogo lungo quattro giorni intorno al tema della Libertà. E il programma di iniziative proseguirà fino a fine stagione con Cucina d’epoca, il festival che si terrà da venerdì 23 a domenica 25 settembre per le vie di Camogli, dedicato alla cucina italiana ed europea nei diversi periodi storici con la direzione scientifica di Massimo Montanari e centrato quest’anno sulle arti culinarie del Cinquecento.
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Informazioni:
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