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Dicembre 2024
eventiesagre.it
Dicembre 2024
Numero Evento: 21191892
Eventi Festival
Lineamenti Festival
Teatro, Musica E Libri Per L’integrazione E La Legalità
Date:
Dal: 26/11/2022
Al: 03/12/2022
Dove:
Logo Comune
Lazio - Italia
Contatti
Fonte
Ufficio Stampa Teatro delle Condizioni Avverse
Evento Passato! Per aggiornamenti: segnalazione@eventiesagre.it
Scheda Evento

Lineamenti Festival

Teatro, Musica E Libri Per L’integrazione E La Legalità

Da Sabato 26 Novembre a Sabato 03 Dicembre 2022 - dalle ore 18:00
Spazio Le Tre Porte - Rieti (RI)

Lineamenti Festival - Rieti

Lineamenti_Teatro, Musica e Libri per l’integrazione e la legalità
allo Spazio “TRE PORTE” di Rieti

[Progetto Lineamenti [finanziato con Avviso Pubblico DD n G08238 del 09/06/2014 - G06937 del 05/06/2015 "Sostegno Comunità Giovanili" di cui all'art. 82, L.R. 6/99 e ss.mm.ii.]

Il Teatro delle Condizioni Avverse presenta le prossime iniziative culturali ed artistiche del progetto Lineamenti. Spettacoli teatrali, concerti musicali e presentazione di libri saranno incentrati sulle tematiche della legalità, l’integrazione e la memoria e si svolgeranno nei Comuni di Montopoli di Sabina (RI), Poggio Mirteto (RI) e Rieti. Il progetto ha visto l’attiva partecipazione delle Amministrazioni Comunali di Poggio Mirteto e Montopoli di Sabina, del Sistema Bibliotecario della Bassa Sabina, dell’Atelier Solidale Ikwa, di ARCI Rieti nonché del locale Tre Porte, un luogo gestito dalla cooperativa sociale e di comunità Campagna Sabina e spazio aperto alle iniziative culturali del territorio.

Di seguito gli eventi:

  • Sabato 26 novembre presso lo Spazio Le Tre Porte, Rieti, alle 18.00 ci sarà l’incontro “La vita negli altri”, a cura dell’Associazione Il Sorriso di Filippo con la presenza di Mario Sanna e Stefania Ciriello, fondatori dell’Associazione e genitori di Filippo Sanna, giovane ventiduenne scomparso durante il terremoto di Amatrice il 24 agosto 2016.

LA VITA NEGLI ALTRI

Il senso dell’incontro sarà improntato su una panoramica delle attività dell'Associazione in questi cinque anni e che ha voluto e vuole trasferire i desideri ed i sogni di Filippo nei giovani che vengono coinvolti nell’Associazione.

L’Associazione Il Sorriso di Filippo dal 2017 indice un Premio letterario nazionale e numerose altre attività, concentrandosi sulle tematiche che riguardano la difesa dei diritti civili e umani attraverso la promozione di iniziative culturali e sociali a favore dei giovani. L’Associazione da anni attraverso i suoi progetti intende contrastare il disagio sociale giovanile e favorire l’accesso alla cultura in ambito scolastico e universitario.

https://www.associazioneilsorrisodifilippo.com

  • Alle 21 andrà in scena lo spettacolo “Questa è casa mia” di e con Alessandro Blasioli.

QUESTA E’ CASA MIA

“Paolo non sapeva che il Miserere di Chieti fosse lo stesso di quello cantato nella processione del Venerdì Santo della sua città, L’Aquila. E rimane pertanto attonito, per tutte e tre le volte che il canto è intonato in direzione della città smembrata dalla furia della terra.

Bastano 23 secondi per cambiare per sempre la vita della famiglia Solfanelli e l’amicizia fra Paolo e Marco, travolta anch'essa dalla potenza della natura e dall'iniquità dell’uomo.

Dopo il terremoto i coniugi aquilani Rocco e Piera sono costretti ad un infinito peregrinare assieme al figlio Paolo fra hotel della costa, feste di paese, tendopoli, rivolte civili e New Town; un’altalena di emozioni e contraddizioni accompagna il loro viaggio senza fine nell’Abruzzo ferito dal sisma del 2009. Fra personaggi grotteschi e fatti realmente accaduti, la storia culmina in un epilogo graffiante e attuale, che avvicina il pubblico alla realtà del capoluogo abruzzese e di tutti quei paesi che riversano nelle medesime condizioni.”

NOTE DI REGIA

Ho iniziato a scrivere Questa è casa mia nel 2014 quando ho scoperto con sorpresa che, a eccezion fatta degli abruzzesi, molti colleghi ignorassero la situazione del post sisma aquilano; ho dunque sentito il bisogno di raccontare una storia, per dar voce e sostanza a questioni non più discusse dai Media.

A questa necessità si è presto aggiunta quella di “ricordare per non sbagliare più”: ogni terremoto ci sottolinea l’inadeguatezza italiana nell’affrontare emergenze simili, nonché l’estrema vulnerabilità di un patrimonio artistico e architettonico invidiato in tutto il mondo, nonostante ormai ci siano le tecnologie per poter evitare disastri.

Ho deciso quindi di parlare non della tragedia in sé -lu terramote l’ha sembre fatte- ma di quello che si poteva e si doveva evitare nel dopo sisma; non in maniera tragica, ma con estrema ironia, cercando il poetico e il divertente anche laddove sembra non ci sia. L’Abruzzo, la mia regione, fa da contorno naturale alla vicenda, con i suoi dialetti e i suoi canti, e molto ho tratto dal mio vissuto: i personaggi esistono nella realtà, così come reali, se pur romanzati, sono i fatti narrati.

Ne viene fuori una commistione di rabbia, energia, timore e fierezza, quello stesso mix da me vissuto attraverso gli occhi degli amici aquilani nel 2009, per sollevare ancora le stesse domande di allora e, magari, per non sbagliare più.

Gli eventi sismici non possono essere previsti; il crollo di strutture pubbliche non a norma e le infiltrazioni mafiose sì. (Alessandro Blasioli)

Alessandro Blasioli

Attore e cantante nasce a Chieti, in Abruzzo. Studia canto con i M. Loris Medoro, Nunzio Fazzini e Angela Bucci. Come attore ottiene il Bachelor in Acting presso l'Università del Galles nel 2014 ed è da subito impegnato in scena nello spettacolo L'Abbecedario del Conte Tolstoj, regia di R. Reim, in occasione del “Todi Festival”; nello stesso anno studia Commedia dell'Arte a Parigi con il M. Carlo Boso, con cui collabora stabilmente in differenti sue pièces teatrali. Nel 2015 ottiene la Menzione d'Onore del Presidente di Giuria al “Festival Internazionale Silver Sword” di Mosca ed è Alcindoro nella tournée del musical Mimì è una civetta, regia di G. Ganakas.

Dal 2016 come artista indipendente scrive, dirige e interpreta i monologhi di Teatro Civile Questa è casa mia, Sciaboletta, L’Avvocato di Matteotti e DPR_Web_Sommerso, spettacoli rappresentati in Italia e all’estero che gli hanno permesso di conseguire complessivamente oltre 30 fra premi e riconoscimenti. Nel 2018 entra a far parte del progetto di teatro itinerante Notturni della città con la supervisione artistica dei M. Marco Baliani e Maria Maglietta; collabora inoltre come attore e drammaturgo nel progetto “Companies Talks”, che lo vede in scena in occasione di eventi nazionali come ForumPa e Maker Faire. Nel 2019 scrive l’Avvocato di Matteotti, produzione Centro Internazionale di Brera e Fondazione Matteotti, in occasione della duplice mostra sulla figura di Pasquale Galliano Magno presso le Biblioteche di Camera e Senato; in virtù di ciò ha ricevuto l’Encomio del Presidente dell’Archivio di Stato di Roma. Nel 2020 è fra i segnalati del Festival Strabismi, entrando così nel dossier nazionale Risonanze Network e nel '21 ha conseguito gli ultimi tre riconoscimenti: vincitore della rassegna Salviamo i Talenti del Teatro Vittoria di Roma, Premio del Pubblico al Palio Ermo Colle e l’Encomio della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la XVII edizione del Premio Giacomo Matteotti.

  • Sabato 3 dicembre presso lo Spazio Le Tre Porte, Rieti alle 18 ci sarà la presentazione dei libri “Le verità negate” e “Romanò Barvalipen” con l’autore Prof. Santino Spinelli.

LE VERITA’ NEGATE

Le verità negate è un viaggio, affascinante e doloroso, all’interno della cultura di un popolo – quello dei rom/roma, sinti, calé/kale, manouches e romanichals – tra i più martoriati e i meno difesi nelle vicende che hanno avvicinato le minoranze ai temi dei diritti. Non si tratta di una semplice raccolta enciclopedica, ma di un dono prezioso in quanto permette un lavoro comparativo nei confronti dell’ultimo e più difficile pregiudizio su una popolazione dalla storia antichissima.

Il lavoro di Spinelli risulta doppiamente interessante perché consente anche un grande approfondimento sul tema della conoscenza. Sappiamo, infatti, che senza conoscenza “l’altro da sé” si trasformerebbe facilmente in un pericolo: l’autore ci invita ad apprezzare l’enorme portato di positività, di arricchimento e di stimoli – culturali, sociali, economici, musicali e politici – che il mondo romanó ha al suo interno.

ROMANÒ BARVALIPEN

Il libro vuole essere l’inizio di un nuovo percorso culturale. Si tratta di una pubblicazione scientifica sul mondo romanò costituito da rom/roma, sinti, manouches, calé/kale e romanichals con le loro numerose comunità differenti. Una pubblicazione non come le altre in cui la popolazione romanì è fatta semplice oggetto di studio ma, al contrario, una pubblicazione in cui i membri delle diverse comunità sono soggetti di confronto. Una grande differenza poiché difficilmente il punto di vista romanì giunge al grande pubblico. Sono sempre gli "altri" a parlare in nome e per conto delle comunità romanès riversando i propri limiti e le proprie prospettive personali o nazionali. Ne consegue quasi sempre una verità parziale o inesatta che il più delle volte danneggia la popolazione romanì e difatti non si vedono miglioramenti nella considerazione che l’opinione pubblica ha di questo popolo, né nelle sue condizioni di vita, nonostante ingenti investimenti attuati anche da Enti europei. Un nuovo cammino si prospetta con questa raccolta di saggi scritti dai più importanti romanologi al mondo, da intellettuali e da attivisti delle diverse comunità romanès per ricostruire un'identità prismatica e far sentire la propria voce. La popolazione romanì auspica l'inclusione delle proprie comunità romanès all'interno della società maggioritaria ma respinge decisamente ogni forma di assimilazione. Questo percorso di conoscenza della popolazione romanì, con la propria identità e la propria prospettiva e con l'infinito antropologico che rappresenta, può essere di grande aiuto per tutti : per chi, rom o gagé (non rom) non ne conosce la storia e ha assorbito il pregiudizio spregiativo da cui derivano l’emarginazione e purtroppo anche forme di violenza.  Anche per questo la raccolta porta il significativo titolo di Romanò Barvalipen (ricchezza della popolazione romanì). È una ricchezza culturale, psicologica, artistica, antropologica, sociale e politica a disposizione di tutti coloro che intendono progredire non solo da un punto di vista economico ma anche e soprattutto da un punto di vista umano e interculturale per una società migliore per tutti. Il libro consta di 7 contributi di riconosciuti romanologi, in lingua inglese, francese e traduzione italiana a fronte ( i testi italiani sono invece tradotti in inglese), su temi diversi: lo studio filologico della lingua e l’analisi dei documenti della storia orientale medioevale per ricavarne tracce della storia dei Rom; la presenza dei Rom nelle Americhe, iniziata forse già con Cristoforo Colombo; l’enorme influenza che la musica rom ebbe e ha sui compositori occidentali; la fioritura così poco conosciuta di letteratura rom nell’U.R.S.S. dal 1925 al 1938; l’arte della divinazione in modo particolare riferita ai Rom e infine le esperienze di associazionismo presso il popolo romani. Testi che aprono mondi sconosciuti ai più e di sicuro illuminanti per qualsiasi uomo voglia crescere dal punto di vista culturale e umano.

Alexian Santino Spinelli

È musicista compositore, cantautore, insegnante, poeta, saggista.

Ha due lauree una in Lingue e Letterature Straniere Moderne e l’altra in Musicologia, entrambe conseguite all’Università degli Studi di Bologna. Insegna lingua e Cultura Romaní all’Università di Chieti.  Fondatore e presidente dell’associazione culturale Thèm Romanò (mondo romanò); rappresentante per l’Italia, al parlamento dell’Unione Internazionale Romaní (IRU), organizzazione non governativa con sede a Praga, attiva nel campo dei diritti dei popoli romaní, alla quale è stato garantito lo status consultivo presso alcuni organi delle Nazioni Unite. Presidente nazionale della federazione FederArteRom. E’ tra i fondatori di UCRI (Unione delle Comunità Romanès in Italia) di cui è Portavoce. Nominato Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica dal Presidente Mattarella, in virtù della sua instancabile opera, esemplificata non solo nelle attività accademiche, istituzionali e sociali ma nella sua stessa vita d’artista affermato. Il 2 giugno 2012 si è esibito per Papa Benedetto XVI nell’ambito della Giornata Mondiale della Famiglia intitolata “One Family, One World, One Love”, davanti a 800 mila persone a Bresso (Mi). L’evento è stato trasmesso in diretta su RAI UNO in mondovisione. In qualità di virtuoso della fisarmonica, il 12 ottobre 2006, è stato invitato come ospite d’onore, con il suo gruppo, a esibirsi in concerto al 31°Premio Internazionale “Città di Castelfidardo”. Alexian Santino Spinelli è un Rom italiano appartenente alla comunità romanès di più antico insediamento in Italia. Musicista, compositore, saggista e poeta. La sua poesia “Auschwitz” è incisa sul monumento che si trova davanti al Parlamento tedesco a Berlino dedicato al genocidio dei Rom e Sinti. La poesia “Per non dimenticare” è incisa sulla lapide in rame che si trova presso il Museo dell’Internato a Padova. Insegna Lingue e processi interculturali – Lingua e Cultura romani – all’ Università di Chieti. Ha due lauree: una in Lingue e Letterature Straniere Moderne e l’altra in Musicologia, entrambe conseguite all’Università degli Studi di Bologna. Alexian è stato insignito di numerosi premi fra cui: il premio “Ethnoworld Award 2003” dall’Università Bocconi di Milano nell’ambito del 3° Festival Ethno Bocconi con la seguente motivazione: “Miglior Artista, sezione World Music, per la qualità e l’impegno nel promuovere la musica e la cultura Rom, in Italia e nel mondo”; il “Premio Pigro 2003 alla carriera” nell’ambito del festival nazionale dedicato ad Ivan Graziani. Ha ricevuto importanti riconoscimenti: nel 1994 il Premio Flaiano per l’opera Teatrale “Duj furatte Mulò”; il Premio Historium “Mecenate della cultura”; il Premio della Critica quale miglior gruppo al Festival Khamoro 2001 e 2011 (Praga – Rep. Ceca); Premio “Microcosmo d’ Oro” 2002 (Milano). Durante il 6°Congresso Mondiale della International Romanì Union (ottobre 2004), organismo non governativo che rappresenta le comunità romanès di tutto il mondo all’ O. N. U., è stato nominato “Ambasciatore dell’arte e della cultura romanì nel mondo”. Nell’ottobre 2006 a Salerno gli è stato conferito il Premio Internazionale “Exposcuola 2006” con un messaggio augurale del Presidente della Repubblica Italiana. Il 22 settembre 2007 è stato insignito del Premio Historium d’oro 2007, nel 2012 è stato insignito del Premio Maratea assieme a Sergio Zavoli. Alexian è invitato a numerose trasmissioni radiofoniche e televisive nazionali sia in Italia che all’estero. Il 26 gennaio 2008 a L’Aquila ha eseguito sue partiture musicali accompagnato dall’ Orchestra Sinfonica Abruzzese. Il 3 ottobre 2008 a Roma ha presentato le pubblicazioni delle partiture per Orchestra, Ensemble e Fisarmonica dal titolo “Romano Drom” (Carovana Romani), edito dalla Ut Orpheus di Bologna. Nel settembre 2010 ha presentato al Parlamento Italiano i concerti dell’Orchestra Europea per la Pace tenuto il 7 ottobre al Palazzo del Consiglio d’Europa di Strasburgo e in seguito in numerose altre città europee.

A seguire verrà organizzato un aperitivo e poi ci sarà il concerto musicale alle 20.30 di Alexian Duo con Santino Spinelli ed Evedise Spinelli.

ALEXIAN DUO

Il concerto è un percorso artistico-culturale narrato in cui vengono rievocate attraverso i suoni, le parole e i colori, le radici profonde di un popolo millenario caratterizzato dalle prismatiche sfumature e dalle intensissime emozioni. Un viaggio nell’intimità della storia e della cultura di un popolo trasnazionale.

Gli interpreti con la loro formazione professionale non scadono nel becero folklore ma elevano la tradizione a un livello artistico qualitativo e suggestivo.

Le musiche proposte in cui si rintracciano gli echi del passato sono quelle dell’ambito familiare che i Rom suonano per tramandarsi, per comunicare e per restare uniti. I canti sono memorie mai scritte in cui si custodiscono valori etici, filosofici e linguistici di un popolo dalle molteplici espressioni.

L’Europa, mosaico culturale, è anche un mosaico musicale e ogni popolo è custode di ritmi e di stili che si sono rinnovati attraverso i secoli.

A questo ricco mosaico culturale europeo anche i Rom originari dell’India del Nord, hanno dato il loro apporto, con colori e forme distinti.

La ricchezza di ritmi, melodie e armonie della musica romanì è stata sfruttata da compositori come Liszt, Brahms, Schubert, De Falla, Granados, Turina, Ravel, Debussy, Dvorak , Musorgskij, Stravinskij, Cajkovskij, Bela Bartok e, oggi, Goran Bregovic, ma ai Rom non è mai stato riconosciuto pienamente il loro merito.

L’Alexian Group tiene concerti in Italia e all’estero e partecipa a numerosissimi festival internazionali riscuotendo consensi di critica e di pubblico.

Santino Spinelli

È musicista compositore, cantautore, insegnante, poeta, saggista.

Ha due lauree una in Lingue e Letterature Straniere Moderne e l’altra in Musicologia, entrambe conseguite all’Università degli Studi di Bologna. Insegna lingua e Cultura Romaní all’Università di Chieti.  Fondatore e presidente dell’associazione culturale Thèm Romanò (mondo romanò); rappresentante per l’Italia, al parlamento dell’Unione Internazionale Romaní (IRU), organizzazione non governativa con sede a Praga, attiva nel campo dei diritti dei popoli romaní, alla quale è stato garantito lo status consultivo presso alcuni organi delle Nazioni Unite. Presidente nazionale della federazione FederArteRom. E’ tra i fondatori di UCRI (Unione delle Comunità Romanès in Italia) di cui è Portavoce. Nominato Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica dal Presidente Mattarella, in virtù della sua instancabile opera, esemplificata non solo nelle attività accademiche, istituzionali e sociali ma nella sua stessa vita d’artista affermato.

Evedise Spinelli

Evedise Spinelli nasce in territorio Abruzzese nel 1997 in una famiglia tutta musicale, dimostrando fin da piccola una naturale predisposizione a questa arte. Comincia gli studi presso l’Accademia Musicale ortonese nel 2003 con la prof.ssa Lucia Antonacci, entrando poi nel Conservatorio Statale Luisa D’Annunzio nel 2009 e iniziando il suo percorso più maturo sotto l’occhio vigile della prof.ssa Elisabetta Mabel Boscherini. Ha poi conseguito il diploma tradizionale di Arpa nel 2021 con la prof.ssa Sofia Marzetti, arrivando alla conclusione ma anche l’inizio di un prolifico futuro accademico. Negli anni successivi la giovane arpista intraprende felici collaborazioni con l’Orchestra Europea Per La Pace, l’Alexian Group e l’orchestra arpistica “Stregarpe”, dimostrando in più circostanze che il suo è uno strumento a tutto tondo capace di incontrare più generi musicali oltre quello classico, e sfoggiando una grande personalità sul palco. Dal 2017 ha intrapreso parallelamente anche la strada dell’insegnamento, che porta avanti cercando di infondere la stessa cura e rispetto per quello strumento che le ha aperto un mondo cambiando la sua vita.

Gli incontri si svolgeranno presso Le Tre Porte, un luogo civico, un luogo del “noi”, creato e gestito dalla cooperativa sociale e di comunità Campagna Sabina in rete con i piccoli produttori del territorio, con la vendita di prodotti locali, l’osteria, la caffetteria, lo spazio per i bambini, il co-working e lo spazio aperto a tutte le iniziative culturali e per il tempo libero del territorio.

https://campagnasabina.it

L’ingresso è gratuito

www.condizioniavverse.org

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    Data ultimo aggiornamento pagina 2022-11-23 10:22:30
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