La magia del Natale va in scena con il Presepe Vivente di Corchiano (VT) nei giorni 25, 26, 28, 29 Dicembre 2019 e 1, 4, 5, 6 Gennaio 2020.
Quello che va in scena nel grazioso paese in provincia di Viterbo non è una semplice rappresentazione della Sacra Natività, ma un vero e proprio spettacolo teatrale all’aperto, impreziosito dalle note del grande compositore e dall’abilità vocale dell’attore romano.
I visitatori potranno apprezzare la scenografia che si arricchirà di nuovi e sorprendenti scorci, mestieri ed effetti speciali, e a fare il resto saranno i costumi che riprendono fedelmente i vestiti del tempo e gli effetti di scena. Dopo tanti anni, inoltre, il Presepe tornerà nella sua suggestiva ambientazione naturale originaria: il centro storico del borgo, con i suoi vicoli e le piazze illuminate e decorate per l’occasione.
Nessun evento riesce a coinvolgere la comunità locale come il Presepe Vivente, l’unico a poter contare su un bambinello “vero”, con i genitori che fanno a gara per vedere il proprio piccolo in braccio a Maria; e chi alcuni anni fa fu protagonista nel ruolo di bambinello, ora torna a portare il figlio per far sì che diventi interprete, a sua volta, di uno dei presepi più emozionati del Natale.
Dall’8 dicembre in poi inoltre, nelle vecchie cantine riaperte per l’occasione, sarà allestito un Mercatino di Natale che proporrà tutti i weekend prodotti di artigianato locale e delizie gastronomiche del territorio. Nei giorni di spettacolo saranno organizzate anche visite guidate all’antico borgo e alle forre, delle gole strette e profonde, incassate fra le rocce e incise da un corso d’acqua, tipiche di questo tratto del Viterbese.
Sarà difficile restare indifferenti di fronte alla bellezza del “Monumento Naturale delle Forre” che sorge lungo il Rio Fratta, un affluente del Tevere, all’interno di un’area ricca di bellezze naturalistiche e di importanti testimonianze del passato: cavernette preistoriche e protostoriche, tombe e vie cave falische, un ponte romano e un tratto della via Amerina; e ancora antiche mole e opere idrauliche falische, nonché una centrale idroelettrica che, in funzione fino ai primi anni Sessanta, rappresenta un interessante esempio di archeologia industriale. Corchiano, inoltre, è un centro di origini antichissime che affonda le sue radici nell’antica Fescennium, una delle città più importanti della civiltà Falisca. Appena fuori da Corchiano, in località Madonna del Soccorso, sono visibili diverse tombe del tipo rupestre risalenti al IV – III Secolo a.C., mentre di grande suggestione è la tagliata conosciuta come “la Cava di S. Egidio”, una profonda strada scavata nel tufo alta più di 10 metri che conserva sulle pareti due iscrizioni etrusche.
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