AfriCAM
Contemporary art in Africa
A CURA DI
Antonio Manfredi
IN COLLABORAZIONE CON
(FCA) Foundation for Contemporary Art, Ghana
INAUGURAZIONE 5 dicembre 2009 ore 18.30
5 dicembre 2009 | 28 marzo 2010
Visto il notevole interesse da parte del pubblico (circa 5000 visitatori) e della critica, la mostra "AfriCAM", a cura di Antonio Manfredi, inaugurata al CAM_Casoria Contemporary Art Museum il 5 dicembre 2009, è stata prorogata fino al 28 marzo 2010. Per la prima volta in Italia un museo espone opere di artisti contemporanei africani contattati direttamente sul posto. Nessuna intermediazione commerciale per le coloratissime tele, i video e le foto che offrono uno spaccato di un’arte diversa, a volte naive, il cui linguaggio appare diretto e non privo di polemica nei riguardi di ingerenze occidentali. Stupiscono i materiali usati, dai tappi delle bottiglie alla stoffa, dalla terreno alla carta; un mondo che va visto liberandosi dagli schemi con cui siamo abituati ad approcciare l’arte contemporanea per entrare nei colori e nei suoni del continente nero, nella mostra AfriCAM.
AfriCAM
Contemporary art in Africa
A CURA DI
Antonio Manfredi
IN COLLABORAZIONE CON
(FCA) Foundation for Contemporary Art, Ghana
INAUGURAZIONE 5 dicembre 2009 ore 18.30
5 dicembre 2009 | 28 febbraio 2010 28 marzo 2010
Il CAM_Casoria Contemporary Art Museum presenta AfriCAM, la prima grande mostra che il museo di Casoria dedica all'arte africana. Nato da un progetto di viaggio e scoperta di Antonio Manfredi, curatore della mostra, l'evento (presso il CAM dal 5 dicembre 2009 al 28 febbraio 2010) propone opere di artisti africani contattati direttamente sul posto dove non esistono intermediazioni di gallerie o collezionisti. In linea con la filosofia del CAM, AfriCAM è l'espressione della concezione di un'arte libera dagli interventi economico-privati e da influenze occidentali che spesso condizionano l'originalità delle produzioni artistiche. Il percorso seguito da Antonio Manfredi per scoprire gli artisti e scegliere le loro opere, ora in mostra, ha toccato diverse zone dell'Africa, anche le più remote, dove gli artisti raramente lasciano il proprio villaggio o la loro città. Nasce così una mostra fresca e raffinata che porta finalmente in una collezione pubblica permanente un corpus di opere provenienti dall'Africa. Affascinano le espressioni di elegante semplicità dei lavori esposti che mostrano un vivere intenso non privo di coscienza sociale. I riferimenti alle lotte intestine, allo sfruttamento e alle difficoltà sociali traspaiono nelle colorate rappresentazioni del reale. Talvolta, lontani dalle raffigurazioni stereotipate di un'arte lineare, i dipinti spaziano dal grafismo sintetico all'espressionismo di matrice "fauve". Materici e terrosi, gli elementi poveri utilizzati per la realizzazione di alcune delle opere presentate diventano riproduzioni immaginarie di una realtà lontana. La sabbia, il legno, pezzi di lattina, giornali o tele diventano parte delle colature di colore rese con incredibili riferimenti ad un'arte contemporanea occidentale. Non manca ovviamente l'attenzione per l'arte da strada, per quegli artisti decoratori di mura e di negozi cittadini che affinano le proprie capacità tecniche rimanendo fedeli, seppur in modo tangente, ad una tradizione figurativa africana sempre presente. Permane, come da tradizione al CAM, un focus sui prodotti digitali africani come video e foto; la volontà di dare un respiro globale ad AfriCAM porta in esposizione insieme alla genuinità pittorica anche la complessità e la realizzazione ineccepibile dei new media art. L'immediatezza e la purezza di esecuzione sono la forza di queste opere che mostrano prospettive e riflessioni nuove e interessanti in uno spazio, il CAM, che si conferma ancora una volta alternativo.
Graziella Melania Geraci
Press office | P.R.
CAM_Casoria Contemporary Art Museum
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