In occasione della festa per i Santi Patroni di Calcata Cornelio e Cipriano, quest’anno il Parco inaugura l’apertura al pubblico di un’ala del Palazzo che fino ad oggi era rimasta chiusa.
Sabato 17 settembre alle ore 16 infatti si aprono dopo un restauro conservativo, i locali del “Forno di Corte” nel piano seminterrato che fino a qualche decennio fa era usato come forno pubblico dai calcatesi.
I lavori, eseguiti dalla ditta Tempus et Opera di Roma, con la restauratrice Laura Romanelli e la direzione dei lavori di Mariangela Pandolfi, hanno riguardato le superfici dipinte delle volte e delle pareti, nonché del forno vero e proprio. La grande sala con volte a crociera, come tutti gli altri ambienti con copertura a botte che su di essa si affacciano, è senza dubbio la zona più antica del palazzo, probabilmente adibita a salone di rappresentanza, è stata ampiamente rimaneggiata nei secoli, destinata sul finire del XVIII secolo a cucine e magazzini. Proprio a questo periodo risale la realizzazione del forno, il cui uso ha compromesso le decorazioni pittoriche sul soffitto e lungo le pareti del salone, che sono state ricoperte negli anni dalle inevitabili patine di fumo.
I lavori hanno restituito affreschi molto interessanti, ma la scoperta senz’altro più interessante riguarda la parete centrale. Anch’essa interamente coperta da molti strati di pittura, ha restituito un affresco di cui si era persa memoria, cronologicamente precedente agli altri, che raffigura, tra due cornucopie riccamente decorate, lo stemma di un erede di Everso degli Anguillara con lo scudo sormontato dall’elmo coronato da un cimiero con un leopardo rampante.
Per l’occasione saranno presenti il Presidente del Parco, Luciano Sestili, i sindaci di Calcata e Mazzano Romano, Sandra Pandolfi e Angelo Mancinelli, il Professor Paolo Portoghesi, il Direttore della Direzione Regionale Ambiente e Sistemi Naturali , Dott. Vito Consoli, il direttore dei lavori di restauro, Architetto Mariangela Pandolfi. Sarà anche inaugurata la mostra di Simona Weller “Stagioni senza tempo”, curata dal Dott. Sandro Barbagallo. La mostra sarà visitabile fino al 9 ottobre.
“Un lavoro straordinario che ha riportato alla luce le radici storiche del nostro Palazzo – osserva il presidente del Parco Luciano Sestili – non solo, il recupero di queste sale offre altri spazi utilizzabili dal parco per le sue numerose iniziative pubbliche.”
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