sfondo endy
Dicembre 2024
eventiesagre.it
Dicembre 2024
Numero Evento: 21056631
Eventi Mostre
Steve Mccurry
Senza Confini, una nuova retrospettiva a Pordenone
Date:
Dal: 28/02/2016
Al: 12/06/2016
Dove:
Logo Comune
Friuli Venezia Giulia - Italia
Contatti
Telefono: Comune di Pordenone
Tel. 0434 329916:
Fonte
Studio Esseci
Evento Passato! Per aggiornamenti: segnalazione@eventiesagre.it
Scheda Evento
fiaccadori-300x250

Steve McCurry
Senza Confini, una nuova retrospettiva a Pordenone

Dal 28 febbraio al 12 giugno 2016
Galleria Harry Bertoia, Pordenone (PN)

Steve Mccurry - Pordenone

Una sezione inedita dedicata a quella unica ed incredibile realtà che è Cuba per attraversare con McCurry una vera e propria frontiera culturale e temporale prima dell’inevitabile cambiamento storico.

Cuba è il progetto più recente di McCurry, presentato a Pordenone in una prima assoluta, grazie alla straordinaria collaborazione di Jacob Cohen che ne ha reso possibile la realizzazione.
L'esposizione, a cura di Biba Giacchetti, è promossa e organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Pordenone in collaborazione con Sudest 57. L'evento è patrocinato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e gode del sostegno di Friuladria Crédit Agricole e di Coop Consumatori Nordest.
Percorsi assistiti a cura dell'Associazione Amici della Cultura.

Senza Confini è la nuova retrospettiva di Steve McCurry dedicata alla città di Pordenone.
La selezione di immagini isolata nell'immenso archivio di McCurry e qui proposta, ha l'intento di offrire un viaggio simbolico attraverso i suoi 40 anni di fotografia per raccontarlo proprio come lo ha vissuto: Senza Confini, confini sfidati a costo della vita.
In Afghanistan nel '79 al seguito dei guerriglieri, primo a testimoniare l'importanza nevralgica di quel paese per il fragile equilibrio del mondo; la conseguente odissea dei rifugiati che gli ha valso forse lo scatto più celebre di tutti i tempi: Sharbat Gula, la mitica bambina afgana in grado di esercitare per 30 anni la medesima forza magnetica.
Flash appassionanti di storia del mondo, lunghi appostamenti in cerca dell'inquadratura perfetta, o incontri fortuiti che lasciano il segno nei suoi ritratti unici.
La carriera di McCurry è idealmente iniziata quando, vestito con abiti tradizionali, ha attraversato il confine tra il Pakistan e l’Afghanistan, controllato dai ribelli poco prima dell’invasione russa.
Quando tornò indietro portò con sé rotoli di pellicola cuciti tra i vestiti. Quelle immagini che sono state pubblicate in tutto il mondo, sono state tra le prime a mostrare il conflitto al mondo intero. Il suo servizio ha vinto la Robert Capa Gold Metal of Best Photographic Reporting from Abroad, un premio assegnato a fotografi che si sono distinti per eccezionale coraggio e per le loro imprese.

McCurry ha poi continuato a fotografare i conflitti internazionali, tra cui le guerre in Iran-Iraq, a Beirut, in Cambogia, nelle Filippine, in Afghanistan e la Guerra del Golfo.
Concentrandosi sulle conseguenze umane della guerra, mostrando non solo quello che la guerra imprime al paesaggio ma, piuttosto, sul volto umano. Confini simbolici quindi, che McCurry nel tempo ha fatto svanire davanti ai nostri occhi, le etnie in via di estinzione, le diverse condizioni sociali, i modi più particolari di concepire i gesti più semplici: immagini che raccontano una condizione umana fatta di sentimenti universali e di sguardi la cui fierezza afferma la medesima dignità.
“Se aspetti abbastanza, le persone dimenticano la macchina fotografica e la loro anima comincia a librarsi verso di te” afferma in un video l’artista.
Anche per questo, in ogni scatto di Steve McCurry è racchiuso un complesso universo di esperienze e di emozioni e non è un caso se molte delle sue immagini, a partire dal ritratto di Sharbat Gula, sono diventate delle vere e proprie icone, conosciute in tutto il mondo
Senza Confini, nella sua installazione espositiva, mescolando tempi e luoghi, lascia il visitatore libero di muoversi e creare un suo personale percorso, e ritrovare le 50 icone più amate e commentate personalmente da McCurry nel catalogo, ma anche i progetti più recenti dedicati all'Africa, al Giappone alla Birmania dal 27 febbraio al 12 giugno, nei due piani della Galleria Harry Bertoia.

Tra questi una sezione inedita che costituisce un corpo a sé, dedicata a quella unica e incredibile realtà che è Cuba per attraversare con McCurry una vera e propria frontiera culturale e temporale prima dell’inevitabile cambiamento storico.
Cuba è il progetto più recente di McCurry, presentato a Pordenone in una prima assoluta, grazie alla straordinaria collaborazione di Jacob Cohën che ne ha reso possibile la realizzazione.

L'esposizione, a cura di Biba Giacchetti, è promossa e organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Pordenone su progetto di Sudest 57. L'evento è patrocinato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e gode del sostegno della provincia di Pordenone, di Friuladria Crédit Agricole, di Coop Alleanza 3.0 e di GSM Gestione Servizi Mobilità di Pordenone.
Percorsi assistiti a cura dell'Associazione Amici della Cultura.

Nell’occasione della sua presenza in Italia Sabato 27 febbraio 2016, alle 10.00 al Teatro Cinema Miotto di Spilimbergo (per la speciale occasione concesso gratuitamente dall'Amministrazione Comunale di Spilimbergo, tra i soci maggioritari del CRAF), ha avuto luogo la cerimonia di consegna dell’International Award of Photography a Steve McCurry da parte del Presidente del consiglio regionale Franco Jacop l'International Award of Photography, XXIa edizione, alla presenza del Presidente della Fondazione Crup (che sostiene il premio) Lionello D'Agostini e della Presidente del Centro spilimberghese Lucia D'Andrea, con un intervento di Biba Giacchetti, referente di curatrice della mostra, per illustrare il percorso professionale di McCurry. Il premio, istituito nel 1996, è dedicato a personalità internazionali di chiara fama distintesi per l'impegno creativo, artistico, e culturale nella fotografia: tanto per citarne alcune tra quelle insignite in passato Frank Horvath, Peter Galassi, Henri Cartier-Bresson, Josef Koudelka, Alain Sayag, Uwe Ommer. Esso consta di una targa celebrativa e di un gioiello che il CRAF ha commissionato all'orafo artigiano Leo Zanin.

Orari mostra: mer - dom. 15.00 – 19.00

Info: Comune di Pordenone (+39) 0434 329916 attivitaculturali@comune.pordenone.it
www.comune.pordenone.it/galleriabertoia

    edream


    News Evento

    Leggi anche


    Data ultimo aggiornamento pagina 2016-03-03 17:06:00
    Diniego di responsabilià: le notizie riportate in questa pagina sono state fornite da Enti Pubblici e Privati e, organizzazione eventi e sagre, fiere. Suggeriamo di verificare date, orari e programmi che potrebbero variare, contattando le organizzazioni o visitando il sito ufficiale dell'evento.