CLAUDIO CAPOTONDI
inaugura la 35a edizione di
“SCULTORI A BRUFA, LA STRADA DEL VINO E DELL'ARTE”
inaugurazione opera permanente"Sferosnodesploso"
domenica 16 aprile 2023 – ore 10.30
Domenica 16 aprile 2023, dalle ore 10.30, a Brufa, frazione del Comune di Torgiano, si terrà l'inaugurazione della 35a edizione di “SCULTORI A BRUFA. LA STRADA DEL VINO E DELL’ARTE, organizzata dalla Pro Loco di Brufa in collaborazione con il Comune di Torgiano.
L'artista invitato quest'anno per l'opera permanente da collocare nel Parco delle Sculture di Brufa è il Maestro Claudio Capotondi con la scultura "Sferosnodesploso".
Prima del “taglio del nastro” davanti alla scultura di Capotondi, in Piazza Mancini, si terrà la prima parte della cerimonia d’inaugurazione alla presenza dell’artista, del critico d’arte Lorenzo Fiorucci che ha curato il progetto, delle autorità, delle persone arrivate per l'occasione e dell’intera comunità di Brufa, orgogliosa del suo patrimonio di sculture nel territorio.
L'opera "Sferosnodesploso" è alta 4 metri circa e ha un diametro di 2 metri. E' realizzata in acciaio e rivestita con resina epossidica bunded bronze (resina metallo fuso bronzo). Lo stelo è realizzato in acciaio trattato con prodotti specifici.
Tale progetto si è potuto realizzare grazie al finanziamento ricevuto dal Comune di Torgiano, per il secondo anno, nell'ambito dell’avviso pubblico PAC2021 - Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e realizzato in partenariato con la Pro Loco di Brufa e con la collaborazione del critico d’arte Lorenzo Fiorucci.
Dopo la scultura di Ugo La Pietra, vincitrice lo scorso anno del PAC 2020, ad arricchire ulteriormente il parco umbro, è la scultura di Claudio Capotondi, artista di Tarquinia, con una lunga esperienza alle spalle di sculture ambientali in giro per il mondo.
Dal 16 aprile al 7 maggio 2023, presso la Sala polivalente comunale a Brufa si potrà anche visitare una mostra dei progetti ambientali realizzati in varie città del mondo da Claudio Capotondi. L'esposizione prevede una selezione di circa 15 scatti fotografici delle principali sculture dell’artista, assieme al bozzetto tridimensionale in scala 1 a 4 e il disegno progettuale dell’opera di Brufa.
Per l’occasione è in programma anche la pubblicazione di una monografia con tutti i lavori ambientali di Capotondi edita da Silvana Editoriale a cura di Lorenzo Fiorucci, con un’intervista all’artista di Valentina Fabiani.
A proposito dell'opera di Claudio Capotondi a Brufa, Lorenzo Fiorucci ha dichiarato:
“Il senso dell’opera, dal forte impatto visivo, è quello di fissare il momento di un’esplosione di un corpo geometrico nello spazio. In questo modo Capotondi non solo porta l’attenzione su quella che è la sua poetica, e cioè l’immagine tridimensionale di un corpo geometrico, ma ne rende manifesta anche l’atto creativo e germinale, descrivendo plasticamente la forza propulsiva, quasi atomica, che dal centro spinge verso l’esterno le singole forcelle di una sfera, generando uno strappo tra gli elementi intermedi”. Un’opera monumentale, alta circa 4 metri, di difficile realizzazione per la forma e i materiali adottati, che ha richiesto competenze tecniche specifiche per la sua realizzazione. Competenze che confermano una volta di più le qualità degli artigiani del territorio che sono stati coinvolti nelle singole lavorazioni con risultati eccellenti".
Biografia
Claudio Capotondi nasce nella città etrusca di Tarquinia nel 1937. Dopo aver preso il diploma di geometra e iniziato la facoltà di Economia e Commercio a Roma, decide di assecondare la sua grande passione per la scultura e di frequentare la scuola libera di nudo all'Accademia di Belle Arti di Via Ripetta a Roma con Lino Bianchi Barriviera. L'attività dell'insegnamento gli consente di procurarsi gli strumenti e i materiali necessari a produrre le prime opere nel suo studio al Celio. Quella che inizialmente alla famiglia sembra una velleità senza possibilità di sostentamento, diventa invece la sua professione: la scultura.
Ha vissuto e lavorato a Roma dal 1962 al 1999 e per alcuni anni a New York (1984 – 1989). Per un lungo periodo si è stabilito a Pietrasanta, in Toscana, vicino alle cave di marmo di Carrara, dove ha realizzato grandi opere interamente scolpite senza l’aiuto di allievi o artigiani, che recano la dicitura “Capotondi S.P.M” ovvero “Sue Proprie Mani”. Tra i materiali impiegati, oltre al marmo, ci sono il peperino, il porfido, il bronzo, l’acciaio corten.
L’artista ha partecipato a numerose rassegne collettive in Italia e all’estero e le sue sculture sono in collezioni private e pubbliche in Austria, Finlandia, Giappone, Cina, Italia, Libia, Olanda, Stati Uniti e Svizzera.
Opera emblematica del suo rapporto con la materia e della dichiarata ammirazione per l’architettura classica, è la monumentale “PortaRoma”, realizzata con poderosi elementi in marmo e travertino e collocata nell’area di servizio di Fiano Romano, lungo l’autostrada A1, per la quale lo scultore ha ricevuto il “Premio Michelangelo” della Città di Carrara nel 2000.
Dopo aver lavorato per molti anni a Pietrasanta, seguendo la genesi delle sculture, dall’estrazione dei blocchi di marmo dalla cava alla lucidatura in laboratorio, Claudio Capotondi è tornato adesso ad abitare e lavorare nella sua città natale Tarquinia.
Un tema ricorrente nella sua produzione è la sfera, simbolo della nascita, oggetto di molte sue sculture come la “Fontanosfera” a Viterbo realizzata nel 1992, mentre nel 1999 riceve dalla Charlotte Latin School in North Carlina la committenza per l’opera “Crater”, un blocco di marmo alto due metri per due di larghezza. È questa la sua sesta scultura pubblica realizzata per un’istituzione degli Stati Uniti, dove nel 1995 riceve la commissione di tre opere: “Ad Afrodite”, “Dadentro”, “Joinsphere”, mentre nel 1995 realizza “Torsionisphere” e “Androgino”, tutte sculture monumentali inserite in contesti ambientali.
Nel 2015 realizza una monumentale opera pubblica presso Railway Station Kunshan in Cina. Decine sono le mostre personali e collettive italiane ed estere alle quali ha preso parte, ricevendo contributi dai maggiori critici italiani tra cui: Vito Apuleo, Fortunato Bellonzi, Giorgio Di Genova, Enrico Crispolti, Guglielmo Gigliotti, Mario Lunetta, Giuseppe Marchiori, Luciano Marziano, Lorenza Trucchi.
Nel 2022 il suo progetto per una nuova scultura nel parco di Brufa, a cura di Lorenzo Fiorucci, vince il Bando PAC del Ministero della Cultura che finanzia la realizzazione dell’opera.
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“SCULTORI A BRUFA, LA STRADA DEL VINO E DELL'ARTE” fu ideata dalla Pro Loco di Brufa nel 1987, in collaborazione con il Comune di Torgiano: invitando uno scultore all’anno e acquisendo un’opera per ciascun artista, è arrivata alla 35a edizione con risultati entusiasmanti. Oramai, durante tutto l’anno, molti turisti e collezionisti arrivano a Brufa per visitare le sculture all’aperto in permanenza e per il mondo dell’Arte l’iniziativa è un appuntamento consolidato.
Brufa è un piccolo centro del Comune di Torgiano, sulle cui colline sono situati i vigneti della prestigiosa produzione enologica torgianese; domina la piana del Tevere e la pianura di Assisi fino a Foligno. Fa parte della dorsale Torgiano - Brufa - Miralduolo - Torgiano dove si sviluppa “La Strada del Vino e dell’Arte”.
In questo paesaggio sono state inserite le sculture degli artisti: Massimo Pierucci, Marcello Sforna, Mario Pizzoni, Agapito Miniucchi, Giuliano Giuman, Aurelio De Felice, Bruno Liberatore, Nino Caruso, Loreno Sguanci, Umberto Mastroianni, Mirta Carroli, Carlo Lorenzetti, Joaquín Roca-Rey, Nicola Carrino, Giuliano Giuliani, Gino Marotta, Eliseo Mattiacci, Mauro Staccioli, Valeriano Trubbiani, Pietro Cascella, Teodosio Magnoni, Federico Brook, Umberto Corsucci, Ettore Consolazione, Beverly Pepper, Federica Marangoni, Marco Mariucci, Tito Amodei, Paolo Pasticci, Hidetoshi Nagasawa, Gianni Pettena, Alex Corno, Ugo La Pietra.
INFORMAZIONI AL PUBBLICO:
Pro Loco di Brufa - Tel. 338 1866505 - info@scultoriabrufa.it
www.parcosculturebrufa.it
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