Titolo della mostra: “In Chiaro "
Sede: Nicola Pedana Arte Contemporanea, piazza Matteotti n.60 (int. Palazzo Palladini - piano terra) - Caserta (cambio residenza nuovo spazio)
Vernissage: sabato 30 aprile alle ore 18
Curatore: Ivan Quaroni
Autore: Gianni Dessì
Catalogo mostra: in galleria. Testi Ivan Quaroni
Editore: Nicola Pedana Arte Contemporanea / Grafica Nappa, Aversa 2014
Durata: fino al 30 giugno 2016
Orari: Martedì/sabato 10 - 13 e 16.30-20; venerdì 16.30-20
Ingresso: libero
Email: gallerianicolapedana@gmail.com
Sito web: www.nicolapedana.com
Info: Tel. 3926793401
NICOLA PEDANA ARTE CONTEMPORANEA
GIANNI DESSI’
“IN CHIARO”
"In chiaro. Nel titolo della mostra voglia di essere espliciti. Ciò di cui si parla, infatti, è la pittura, la pittura che cerca la sua evidenza, il suo fare ampio e figurato, che dispiegandosi incontra l'immagine, vocazione, tra luci e ombre,alla vita e all'arte. È come se la pittura si vedesse, come se avesse gli occhi e le mani e si guardasse e toccasse da sola, oppure come se si percepisse senza toccarsi, e sapesse tutto di sé, in un luogo che è della pittura, in cui sta immersa”. Così scrive il grande artista Gianni Dessì.
La sua personale “In chiaro” si inaugurerà sabato 30 aprile alle ore 18 presso la sede di Nicola Pedana Arte Contemporanea in piazza Matteotti 60 a Caserta.
L’esposizione a cura del critico Ivan Quaroni rimarrà aperta dal 1 maggio e fino al 30 giugno 2016.
Saranno in mostra circa una quindicina di lavori di Dessì, tra tele e sculture appartenenti alla sua recente produzione. In occasione del vernissage sarà presentato il catalogo con testi di Ivan Quaroni che scrive: “Le opere recenti sono caratterizzati dall’alternanza di colori chiari e scuri, di bianchi e neri, in un progressivo intrecciarsi e accavallarsi che genera visioni ed immagini. L’apparente sconfinamento della pittura oltre il perimetro del supporto, cui Dessì ci ha abituati, ha invece il senso di un ritorno all'origine del fare pittura. Non si tratta quindi di una fuoriuscita della pittura (expandend painting), ma di un ritorno allo spazio che gli è proprio. Il muro, la parete sono i luoghi originari in cui la pittura genera una spazialità nuova e con essa nuovi significati”.
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