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Novembre 2024
eventiesagre.it
Novembre 2024
Numero Evento: 21131429
Eventi Mostre
Personale Di Luigi Ghirri
L'immagine impossibile
Date:
Dal: 18/10/2014
Al: 20/01/2015
Dove:
Logo Comune
Via della Scala, 35/A / 29/AR
Toscana - Italia
Contatti
Telefono: 055.287748
Fonte
Silvia Macchetto
Evento Passato! Per aggiornamenti: segnalazione@eventiesagre.it
Scheda Evento
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PERSONALE DI LUIGI GHIRRI
L'IMMAGINE IMPOSSIBILE

Dal 18 Ottobre 2014 al 20 Gennaio 2015
Galleria Poggiali e Forconi - Via della Scala, 35/A / 29/AR - Firenze (FI)

Personale Di Luigi Ghirri - Firenze

GALLERIA POGGIALI E FORCONI LUIGI GHIRRI - L'IMMAGINE IMPOSSIBILE A cura di Angela Madesani
PROJECT ROOM DANILO BUCCHI - MONCHROME Testo critico a cura di Angela Madesani

Inaugurazione sabato 18 ottobre 2014 ore 18.30 18 ottobre 2014 – 20 gennaio 2015

La Galleria Poggiali e Forconi di Firenze presenta una rassegna dedicata a Luigi Ghirri (1943-1992) a cura di Angela Madesani. La mostra propone un’antologia di oltre venti fotografie di uno dei più importanti maestri della fotografia del XX secolo: un artista, un teorico dell’arte, un organizzatore culturale, un editore, un protagonista fondamentale del panorama della fotografia e dell’arte in Italia a partire dagli anni Settanta. Le immagini selezionate per questa rassegna, datate fra gli anni Settanta e l’inizio degli anni Novanta, provengono da alcune serie dell’artista emiliano, in particolare da Piazza Betlemme , Il giardino di tutti, Paesaggio italiano ; sono inoltre presenti alcune immagini provenienti da altri cicli di lavori come Topographie - Iconographie , Still Life , I Teatri di Reggio Emilia , Il Museo dell’Astronomia di Bologna.

Luigi Ghirri ha iniziato a utilizzare la fotografia dalla fine degli anni Sessanta durante alcuni viaggi. Fortemente interessato al mondo dell’arte concettuale ha, ben presto, dato vita a un suo linguaggio, immediatamente riconoscibile, in cui, attraverso una sorta di presunta normalità, è riuscito a porre in luce le icone della contemporaneità, elementi portanti dell’immaginario collettivo. Nel corso degli anni, l’artista emiliano ha continuato ad approfondire in particolare i concetti legati al linguaggio stesso, per realizzare un corposo gruppo di immagini, poi confluite tra le altre nelle raccolte Still life e Topographie-Iconographie, di cui alcune opere sono presenti in mostra.

Protagonisti della personale dedicata all’artista emiliano, sono soprattutto i paesaggi e l’architettura , costanti dell’iconografia ghirriana in cui l’orizzonte è come ampliato. Le prospettive mostrate da Ghirri sono reali, ma anche artificiali, in una dimensione di apparente quanto gradevole semplicità, a cui tutti si possono accostare con facilità. La fotografia di Ghirri ha infatti, - come scrive Angela Madesani nel testo critico della mostra - il potere di variare i rapporti con il reale evocando una naturalità illusoria come ad esempio nella serie di Piazza Betlemme (documentazione di un ciclo pittorico costituito da una serie di tromphe-l’oeil eseguiti tra il 1990-1992 da Gino Pellegrini a San Giovanni in Persiceto.) Qui, in un ironico gioco percettivo, il vero protagonista per il fotografo di Scandiano, è il concetto stesso di riproduzione dell’immagine che porta Ghirri all’appropriazione dello spazio fino a metabolizzarlo e a renderlo proprio.

Nelle fotografie presentate, centrale è la presenza di immagini dedicate ai giardini ; specialmente a quelli di Reggio Emilia , di cui sono in mostra alcuni scatti, che funzionano come una sorta di inventario. Lo stesso Ghirri, infatti, definisce il giardino come “ un enorme abbecedario della natura, come il luogo appartato, nelle città, dove si mescolano in una misteriosa sospensione tempo e spazio, organizzazione razionale e forme libere” .1. I suoi paesaggi superano gli stereotipi stilistici più comuni e l’identità della sua ricerca si pone in rapporto ai mutamenti radicali del mondo contemporaneo che Ghirri ha vissuto con grande intensità percependo con sottile intelligenza anche le trasformazioni che sarebbero avvenute dopo la sua scomparsa.

In occasione della mostra verrà realizzato un catalogo con testi a cura di Angela Madesani edito dalla Galleria Poggiali e Forconi
1. L. Ghirri, Le dolci lettere in a cura di W.Baricchi e P.Cardelli, Il giardino di tutti Storia dei Giardini Pubblici di Reggio Emilia , Comune di Reggio Emilia, Assessorato alla Cultura, Biblioteca Panizzi, 1991; p.87.

POGGIALI e FORCONI FIRENZE
Luigi Ghirri nasce a Scandiano (Reggio Emilia) nel 1943 e si spegne a Roncocesi (Reggio Emilia) nel 1992. Considerato tra gli autori più importanti e influenti nel panorama della fotografia contemporanea, inizia il suo lavoro nel 1970 sulla base di un approccio maturato all'interno dell'arte concettuale e le sue ricerche lo portano ben presto a essere noto sulla scena internazionale. Nel 1973 realizza “Atlante” e tiene la prima mostra personale a Modena.

Nel 1975 è tra le "Discoveries" del Photography Year di "Time-Life" e partecipa all'esposizione Photography as Art di Kassel. Nel 1977 fonda insieme a Paola Borgonzoni e Giovanni Chiaramonte la casa editrice Punto e Virgola, per i tipi della quale pubblica, in Italia e in Francia, Kodachrome (1978) frutto di una ricerca intrapresa all’inizio del decennio.?Nel 1979 il CSAC dell’Università di Parma gli dedica una grande mostra monografica.

?Nel 1982 è invitato all’esposizione “Fotographie 1922-1982” alla Photokina di Colonia. L’anno seguente la rivista “Lotus International” gli affida l’incarico di fotografare il cimitero di Modena di Aldo Rossi. Inizia ora un intenso lavoro finalizzato all’analisi dell’architettura e del paesaggio italiano realizzando volumi su Capri (1983), con Mimmo Jodice, l’Emilia Romagna (1985-1986), Aldo Rossi (1987); collabora inoltre stabilmente con la rivista “Lotus International”. Svolge anche un’importante opera di organizzazione di progetti espositivi, tra cui “Iconicittà”(1980) al PAC di Ferrara, “Penisola”(1983) al Forum Stadtpark di Graz, “Viaggio in Italia” (1984), mostra itinerante, e “Descrittiva” (1984) per il Comune di Rimini. Nel 1985 porta a termine un lavoro sulla Città Universitaria di Piacentini, l’anno successivo intraprende il progetto di lettura del paesaggio padano “Esplorazioni lungo la via Emilia”.

Nel 1988 viene pubblicato il volume “Il Palazzo dell’Arte“, di A.C. Quintavalle, corredato da una sua ricerca fotografica sui principali musei italiani e stranieri. Nel 1989 concepisce il progetto “Paesaggio Italiano” , una monografia, pubblicata in occasione della mostra tenuta a Reggio Emilia, portata poi a Mantova e quindi in ’America del Sud presso varie sedi dell’Istituto Italiano di Cultura. Il progetto, un vero e proprio libro d’artista, si propone come un momento fondamentale della poetica di Ghirri perchè definisce l’inscindibile connubio tra paesaggio esterno e paesaggio interno, esplicitando il meccanismo della visione su cui è basata la sua opera, in cui al sedimentarsi della memoria egli attinge per associazioni d’idee innescando così una nuova possibilità immaginativa per creare una sua personalissima “geografia sentimentale” del paesaggio.

Nel 1991 conclude un lavoro su Giorgio Morandi, che lo aveva impegnato per due anni. I suoi lavori sono conservati presso varie realtà museali nel mondo, tra cui: Stedelijk Museum (Amsterdam), Musée-Château (Annecy), Musée de la Photographie Réattu (Arles), Polaroid Collection (Cambridge, Massachusetts), Musée Nicéphore Niépce (Chalon-sur-Saòne), Museum of Fine Arts (Houston), Museo di Fotografia Contemporanea (Cinisello Balsamo, Milano), Archivio dello Spazio - Amministrazione Provinciale (Milano), Galleria Civica (Modena), Canadian Centre for Architecture - Centre Canadien d'Architecture (Montreal), Museum of Modern Art (New York), Cabinets des estampes - Bibliotèque Nationale (Paris), Fond National d'Art Contemporain (Paris), Collezione Fnac (Paris), Centro Studi e Archivio della Comunicazione (Parma), Biblioteca Panizzi -Fototeca (Reggio Emilia), Palazzo Braschi -Archivio Fotografico Comunale (Roma).

PROJECT ROOM DANILO BUCCHI - MONOCHROME
In contemporanea con la rassegna antologica dedicata a Ghirri, la galleria Poggiali e Forconi presenta, nel suggestivo spazio della sua project room, Monochrome la personale dell’artista romano Danilo Bucchi che espone per la prima volta a Firenze. La mostra presenta le ultime opere di Bucchi, realizzate appositamente per la galleria con la particolarissima tecnica di pittura che contraddistingue l’artista romano, resa attraverso un marcato segno grafico che resta inseparabilmente legato ad un’attenta ricerca formale e stilistica Le sue opere più note, sono infatti costituite da linee nere che vanno a costruire figure, pupazzi stilizzati, piccole case e segni.

Per farlo utilizza non un pennello ma una siringa , dotata di aghi più o meno sottili che danno per Bucchi una maggiore precisione e continuità del tratto rispetto al pennello. La sua pittura appare, quindi, quasi come una sorta di scrittura , tanto che lui stesso afferma: << Mi viene naturale esprimermi attraverso un flusso di inchiostro, che corre sul foglio come se fosse una grafia.>> E proprio per questa sua peculiare tecnica di pittura che Bucchi ha compiuto lunghe ricerche sui materiali per preparare le sue tele in modo far diventare la tessitura il più possibile simile alla texture di un foglio di carta: le rende bianche, pure, impenetrabili nella trama allo smalto, in modo che il tratto lasciato dalla siringa sia preciso e senza sbavature. Il segno per l’artista romano è, infatti, un elemento primario della sua ricerca che si contorna soltanto di pochi non colori: il bianco e il nero ai quali a volte aggiunge il rosso intenso e drammatico. Pochi tratti, a volte leggeri, a volte più spessi, che vanno a creare un mondo di figure e situazioni in cui il segno, come scrive Angela Madesani nel suo testo critico “è un elemento primario dell’alfabeto pittorico, che si espone nella sua nudità”.

In occasione della mostra verrà realizzato un catalogo con testi a cura di Angela Madesani edito dalla Galleria Poggiali e Forconi
Danilo Bucchi nasce a Roma nel 1978. Studia tecniche del disegno e della Pittura alla Accademia di Belle Arti di Roma. Dal 1998 al 2001 si dedica alle scenografie di film e al mondo pubblicitario, assorbendo modelli creativi e attitudini espressive che plasmeranno i suoi codici figurativi. Poi è la volta di un master in fotografia, linguaggio che influenzerà le sue soluzioni pittoriche, soprattutto nelle inquadrature, nei tagli di prospettiva, nei contrasti tra corpi e fondali. Mostre personali : 2013 “ANTONIO MARRAS+DANILO BUCCHI Insieme siamo altro” a cura di Gianluca Marziani _Palazzo Collicola Arti Visive,

POGGIALI e FORCONI FIRENZE
Spoleto“DANILO BUCCHI” a cura Gianluca Marziani, EMMEOTTO Gallery_Roma. 2012 “THE DOLLS” a cura di Sabiana Paoli, Sabiana Paoli Art Gallery, Singapore;“COLLICOLA ON THE WALL-SOCIAL CUBE” a cura di Gianluca Marziani, Palazzo Collicola Arti Visive, Spoleto. 2011 “DANILO BUCCHI” a cura di Gianluca Marziani, Palazzo Collicola Arti Visive , Spoleto; “SIGNS. THE BLACK LINE. OFF” a cura di Gianluca Marziani, Galleria Soligo, Roma; “SIGNS” THE BLACK LINE a cura di Giorgia Calò e Domenico Scudero, MLAC, Roma; “TEMA SACRO” a cura di Federica Fabbro e Roberto Martorelli , Museo del Risorgimento, Bologna. Mostre collettive : 2014 “LA METAMORFOSI E IL SIMOLO ANIMALE” a cura di Graziano Menolascina, Spazio Nea, Napoli. 2013 “MILKY WAY The Luminous Galaxy of the 20th Century “ a cura di Gianluca Marziani, Partners & Mucciaccia Gallery, Singapore; “NOVANTA ARTISTI PER UNA BANDIERA” a cura di Sandro Parmigiani, Chiostri di San Domenico, Reggio Emilia. “OPEN// the generation of future” a cura Graziano Menolascina, BLUorg, Bari. 2012 “OPEN SPACE 2″a cura di Fabio De Chirico e Carmeòo Cipriani, Galleria Nazionale di Cosenza, Cosenza; “CHANGE / Revolution Starts in the street” a cura di Francesca Briganti, Palazzo Candiotti, Foligno; “IL LABIRINTO DEL FAUNO” a cura di Graziano Menolascina, Masseria il Brigantino , Fasano.

Galleria Poggiali e Forconi
Via della Scala, 35/A 50123 – Firenze

Project Room Via Benedetta, 3r 50123 – Firenze
Tel. 055.287748 - Fax.055.2729406
E-Mail: info@poggialieforconi.it
Web: www.poggialieforconi.it

Martedì – sabato 10 – 13 /15.00 -19

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    Data ultimo aggiornamento pagina 2014-10-13 12:16:44
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