Educati alla guerra
Nazionalizzazione e militarizzazione dell'infanzia nella prima meta’à' del Novecento
Un viaggio nell’infanzia del primo Novecento, l’età del ferro e del fuoco, per capire come la guerra, la morte eroica, il virilismo, l’esaltazione della divisa e delle armi divennero pane quotidiano per l’infanzia italiana.
Mostra documentaria:
Come si stava in classe durante la conquista della Libia?
Cosa si leggeva sui giornalini durante la grande guerra?
Come riuscì il fascismo a mettere in divisa la gioventù italiana?
Come venne spiegata a scuola e in piazza la guerra d’Etiopia?
Quando divenne materia scolastica la cultura militare?
La prima metà del Novecento ha visto l’apice dello scatenamento bellico di tutta la storia dell’umanità. I due conflitti mondiali non solo hanno provocato milioni di vittime ma hanno reso la guerra un’esperienza quotidiana per gran parte della popolazione europea e mondiale, sia militare che civile. In questo contesto anche l’infanzia è stata precipitata sul campo di battaglia.
Caratterizzato da due guerre coloniali (Libia e Etiopia) e soprattutto dal regime fascista, il processo di militarizzazione della scuola e dell’immaginario infantile italiana assunse caratteristiche che lo rendono peculiare.
La mostra accompagna cronologicamente il visitatore lungo questo percorso. Partendo dall’entusiasmo delle scuole per la conquista della Libia, si procede passando per le attività in sostegno del fronte della Grande guerra, il culto dei martiri istituito nel dopoguerra e sacralizzato dal fascismo, gli interventi regime per la militarizzazione della vita giovanile e la scuola, l’Opera nazionale balilla, l’impegno autarchico delle scuole e delle famiglie durante la conquista dell’Etiopia, le esercitazioni di protezione antiaerea e infine il brusco risveglio e i drammi della Seconda guerra mondiale.
Le fonti utilizzate spaziano dai giornalini per l’infanzia ai documenti d’archivio, dagli strumenti didattici ai libri di testo, ai quaderni, alle pagelle scolastiche e alle scritture infantili.
La mostra è curata da Gianluca Gabrielli, dottore di ricerca in History of education all’Università di Macerata, autore di Il razzismo (2012, insieme ad Alberto Burgio) e La scuola fascista (2009, insieme a Davide Montino).
Laboratorio didattico
Il laboratorio didattico collegato alla mostra Educati alla guerra è rivolto agli insegnanti dei diversi ordini di scuola che si accingono a visitare la mostra con le proprie classi e che intendono far precedere e seguire la visita da un’attività didattica in classe di inquadramento della mostra e di approfondimento di alcune tematiche attraverso l’analisi di fonti documentarie.
Una dispensa-saggio in pdf accompagna il percorso della mostra approfondendo la lettura e l’interpretazione dei documenti esposti.
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