VISITA GUIDATA ALLA MOSTRA
A tavola con gli Etruschi di Marzabotto
DOMENICA 20 SETTEMBRE, ore 15.30 e 16.30
Museo Nazionale Etrusco «Pompeo Aria»
Via Porrettana sud n. 13 - Marzabotto (BO)
Visite guidate alla mostra e all'area archeologica a cura di Silvana Sani e Tiziano Trocchi in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio
Ingresso € 3,00
Due visite guidate condotte dagli archeologi della Soprintendenza Silvana Sani e Tiziano Trocchi per scoprire i dettagli della mostra “A tavola con gli Etruschi di Marzabotto”, visitabile fino al 10 gennaio 2016.
I percorsi guidati, a cura della direzione del museo, trattano a tutto tondo il tema del consumo del cibo nell'antichità, con particolare attenzione al mondo etrusco: dalle risorse dell’ambiente alla fauna e al paesaggio vegetale nell’età del Ferro, dalle abitudini alimentari nella città di Marzabotto-Kainua alle stoviglie e manufatti d'uso quotidiano, dal cibo vero e proprio (acqua, olio, vino, cereali, etc) ai suoi aspetti simbolici, dai banchetti e servizi da simposio in Etruria ai culti di Dioniso-Fufluns, signore degli alberi e della fecondità, dio del vino e dell'ebbrezza alcolica
La successiva visita all’area archologica si snoda dai resti dell’abitato alle costruzioni sacre dell’acropoli, fino alle aree funerarie subito al di fuori della città dei vivi: una testimonianza unica nell’ambito della civiltà etrusca per la straordinaria conservazione dell’impianto originale della città.
I due archeologi saranno a disposizione del pubblico dalle 14.30 alle 18.30 per rispondere a domande e curiosità sul meraviglioso mondo degli Etruschi
La mostra è inserita nel progetto SEMI. Musei in Emilia-Romagna per Expo 2015
Domenica 20 settembre 2015 museo aperto dalle 9 alle 18.30, area archeologica dalle 8 alle 19
A tavola con gli Etruschi di Marzabotto
Inaugurazione domenica 17 maggio 2015, ore 11
dal 17 maggio 2015 al 10 gennaio 2016
negli orari di apertura del museo:
Dal 1 aprile al 31 ottobre da Martedì a Domenica dalle 9 alle 18.30
Dal 1 novembre al 31 marzo da Martedì a Domenica dalle 9 alle 17.30
Chiuso il lunedì, Natale e Capodanno
Museo Nazionale Etrusco «Pompeo Aria»
Via Porrettana sud n. 13 - Marzabotto (BO)
Su tutto vegliava Fufluns, divinità degli alberi e della fecondità, signore del vino e del delirio mistico. Il suo regno, il simposio; la sua icona, una coppa da vino (kantharos).
Dionysos per i Greci, Bacco per i Romani, il più gaudente degli Dei testimonia quanto da sempre il cibo, al di là della sua funzione nutritiva, abbia espresso altri valori, simbolici e sociali.
Collegata al tema di Expo Milano, la mostra “A tavola con gli Etruschi di Marzabotto” illustra con reperti corredati da pannelli, didascalie e schede di sala, alcuni aspetti specifici dell'alimentazione degli etruschi: le risorse dell’ambiente, le modalità del consumo del cibo e i suoi aspetti simbolici collegati ai banchetti in onore dei defunti.
Lo straordinario bronzetto raffigurante Fufluns è il testimonial di un viaggio alla scoperta di un popolo raffinato descritto dagli antichi come godereccio e mondano, perennemente a tavola mentre stuoli di schiavi servono cibi succulenti versando vino in grandi coppe.
Il viaggio parte dalla terra, non a caso generosa come attesta la sezione dedicata alle risorse alimentari integrata da recenti studi paleobotanici. A Marzabotto si coltivavano orzo, farro e grano in quantità, si producevano fichi e legumi, si allevavano maiali e ovini, si cacciavano cervi e selvaggina, si importavano olio e vino.
Sulle tavole dei ricchi regnava l’abbondanza. I cuochi preparavano carne arrostita o bollita condita con salse a base di cereali, verdure e spezie. La carne, cibo di lusso il cui consumo era legato e precisi rituali, si mangiava con focacce, uova e verdure e il pasto era chiuso da frutta e dolciumi. Il vino era miscelato con acqua e insaporito con spezie, miele o formaggio grattugiato.
Il tutto servito in raffinato vasellame da mensa, piatti, vassoi e stoviglie addobbavano la tavola, il vino era attinto da grandi crateri e versato nei calici e nelle tazze dei singoli commensali.
Accanto ai vasi etruschi, la mostra concentra l’attenzione sui preziosi vasi attici decorati e sui servizi in bronzo poi deposti nelle tombe per consentire al defunto di banchettare nella sua nuova vita nell’aldilà. Vengono dalle necropoli di Kainua le ceramiche attiche e a vernice nera di VI-IV sec. a. C. tra cui spiccano crateri, kylikes (coppe) e uno straordinario kantharosbifronte con teste di menade e satiro.
Cuore della sezione dedicata al simposio sono le due sepolture di V secolo a.C. rinvenute nel 1969 a Sasso Marconi. Arricchite per l’occasione di pannelli che illustrano gli aspetti simbolici della complessa ideologia del banchetto dell'aldilà, le due tombe presentano corredi dotati di tutti gli elementi più significativi del servizio da vino, dalla ceramica attica ai grandi recipienti e utensili in bronzo.
Mutuato integralmente dalla pratica greca -salvo che per la presenza delle donne- l’adesione all’ideologia del banchetto è ampiamente attestata a Marzabotto nel suo valore simbolico, legato in particolare al culto di Dioniso, che si esprimeva nella ritualità della preparazione e del consumo del vino, e in intermezzi di musica, danza, poesia e giochi.
Oltre alle testimonianze della fine ceramica d’importazione, restano i contenitori come tazze e brocche in ceramica comune prodotte in abbondanza nei laboratori della città, usati nel quotidiano specie per il consumo del più tipico dei loro piatti a base di fava, piselli o ghiande.
Il percorso tra le varie sale del museo evidenzia l’uso dei diversi recipienti fittili di produzione locale, di forma chiusa o aperta, utilizzati per contenere o consumare alimenti liquidi e solidi. Alcune anfore commerciali venute da oltremare e una macina per il grano consentono di approfondire i temi dei prodotti d'importazione e della lavorazione delle materie prime mentre la presenza di pozzi e bacili (louteria) introducono alle modalità di sfruttamento domestico delle risorse idriche.
Al vino e alla sua divinità emblematica, Dionysos, è dedicata la vetrina della sala III contenente la statuetta in bronzo raffigurante Fufluns (il Dionysos etrusco) nudo e con il kantharos in mano, rinvenuta nell’Ottocento a Sasso Marconi, e alcuni vasi attici dalle necropoli della città etrusca di argomento dionisiaco
La mostra è inserita nel progetto Semi che l’Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna dedica ai temi di Expo Milano 2015 mettendo in rete più di 100 musei e luoghi d’arte per dare vita a un racconto collettivo fatto di itinerari ed eventi speciali distribuiti su tutto il territorio regionale
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