Domenica 24 aprile 2016 alle ore 17:30 a Spoleto (Pg) in Via Saffi N° 18, inaugura la mostra "NaturalMente" con opere di Massimo Ripa e Tonino Priori.
L'esposizione, visitabile tutti i giorni sino a domenica 1° maggio 2016 (ore: 10-12:30/16-19:30), comprende circa trenta lavori, quindici per ogni artista, legati da un comune denominatore: la ricerca del principio, della forza e dell'essenzialità "di aspetti che da sempre hanno legato l'uomo al rispetto dei suoi simili e all'ambiente che lo circonda, immaginando uno scenario ancora puro e privo di contaminazioni".
Filo conduttore il pensiero critico nei confronti di un presente condizionato da "Social media e televisione" che "alimentano oramai da anni questa disfunzione, a dire il vero sempre più generalizzata, ovvero perdita di memoria storica e incapacità di proiettarsi in avanti per un futuro migliore, magari diverso. Un'attualità intesa e percepita come virus che rende l'umanità cieca, sorda e incapace di muoversi naturalmente, assumendosi i propri rischi".
Il titolo della mostra deriva dalle parole Natura e Mente congiunte attraverso la lettera "L" e individuate quali veicoli privilegiati per il recupero di quell'Umanità che si percepisce affievolita se non perduta.
La Natura (intesa come ritorno alla naturalità, corrispondenza ai principi della natura) è rappresentata dalle opere di Massimo Ripa, diplomato all'istituto d'Arte di Fermo e dal 1988 designer e creatore di gioielli, realizzati principalmente con la tecnica della microfusione a cera persa. Proprio dalla sua esperienza di orafo sviluppa il suo talento artistico con la creazione di originali quadri-gioiello che modellano la materia ricomponendo in un insieme elementi diversi con pietre preziose o semipreziose: "I miei quadri gioiello - spiega Ripa - sono ricerche parallele alle arti cosiddette maggiori, sono indagini rivolte verso quegli spazi lasciati liberi dalla scultura e dalla pittura. Il mio obiettivo è fare la mia arte creativa, visionaria e olistica. La passione viscerale e il forte rispetto che nutro per la materia, mi impone di perseguire il cammino attraverso il mio lavoro, è la natura in tutte le sue forme, da sempre fonte di ispirazione. Al centro della mia visione c'è l'esaltazione del gioiello quando esso non è indossato, un momento trascurato che io esalto attraverso la mia opera. Il gioiello è parte di essa e diventa il veicolo che spezza la staticità e ci proietta nella Dinamica".
Le opere di Tonino Priori esprimono un diverso percorso creativo, quello della Mente intesa come capacità di immaginare, creare spazi interiori. Eseguiti con tecniche e supporti diversi, dalla china al collage su carta, ai colori ad olio su tela o acrilici su tavola, i lavori di Priori esplorano mondi inquieti, riproducono spazi onirici, visioni surreali. Nato a San Benedetto del Tronto nel 1968 ha iniziato a realizzare le sue opere sulle pareti della sua casa, senza regole, solo trainato dal gusto della ricerca di se stesso: "Arte come sollevazione interiore e smarrimento di cui sono vittima e protagonista allo stesso tempo - spiega -, io che non posso rassegnarmi alla mancanza e alla negazione quotidiana dei valori fondamentali di quella che crediamo essere l'Umanità. Non ritengo fondamentale anteporre preventivamente il tipo di supporto su cui titolare lo stato d'animo, ispirazione o pensiero; esclusivamente il colore, forma e le parole reagiscono, prima, durante e dopo la conclusione. Ho reso visibile un luogo mio interiore dove la ribellione è reale e la critica è quotidiana, con la pubblicazione delle mie attività". A mutuare ispirazione per il suo lavoro, testi poetico-filosofici di autori come Artur Schopenhauer, Hermann Hesse, Umberto Saba, Fabrizio De Andrè, Antonio De Curtis, Ernesto Che Guevara.
L'evento espositivo si avvale del patrocinio di Comune di Spoleto e Comune di San Benedetto del Tronto oltre che della collaborazione di“Kurni” Azienda Agricola Oasi degli Angeli Cupra Marittima (AP); “Lancetta” San Benedetto del Tronto (AP); Studio Associato Prima di Priori T. e Mancini A. (San Benedetto del Tronto); JOUAYOUX gioielli (San Benedetto del Tronto, AP).
Massimo Ripa Diplomato all'istituto d'Arte di Fermo, è dal 1988 designer e creatore dei propri gioielli, realizzati principalmente con la tecnica della microfusione a cera persa.
Il suo stile contemporaneo spazia tra la creatività del design e la semplicità delle linee del gioiello.
Contraddistingue le sue creazioni artistiche la ricerca di materiali particolari e di alta qualità, specialmente nel campo delle pietre dure e preziose, scelte e utilizzate in una vasta gamma di colori e forme.
Tonino Priori, geometra, si avvicina inizialmente all’arte in modo timido, per il semplice piacere di comunicare. I suoi lavori seguono un percorso di ricerca interiore, in cui ispirazioni e pensieri prendono vita in forme e parole. Opere di grande espressività mostrano in modo evidente lo spirito libero e l’anima ribelle dell’artista.
Spazio espositivo: Sala degli Ori, Via Saffi 18, Spoleto (PG)
Titolo dell'evento: NaturaL Mente
Artisti:
Massimo Ripa
(www.massimoripaorafo.it; massimoripa@email.it);
Tonino Priori
(www.toninot.com; info@toninot.com)
Vernissage: sabato 24 aprile 2016, ore 17:30
Data di chiusura: 1° maggio 2016
Orari di apertura:10-12:30/ 16-19:30
Ingresso libero
Collaborazioni: “Kurni” Azienda Agricola Oasi degli Angeli Cupra Marittima (AP); “Lancetta” San Benedetto del Tronto (AP); Studio Associato Prima di Priori T. e Mancini A. (San Benedetto del Tronto); JOUAYOUX creazione gioielli (San Benedetto del Tronto, AP).
Patrocini: Comune di Spoleto, Comune di San Benedetto del Tronto.
"Naturalmente". Il ritorno all'Umano nelle opere di Massimo Ripa e Tonino Priori
di Antonella Manni
Arte come riscatto dell'Uomo in contrapposizione all'invadenza della tecnologia. La mostra "Naturalmente" con le opere degli artisti Massimo Ripa e Tonino Priori, innesca una riflessione. La provocazione corre già nel titolo che riporta le parole Natura e Mente congiunte attraverso la lettera "L" e individuate quali veicoli privilegiati per il recupero di quell'Umanità che si percepisce affievolita se non perduta a causa di un presente condizionato da "Social media e televisione". L'avverbio Naturalmente, dunque, potrebbe essere letto anche come antitesi di Tecnologicamente (da Tèchne e Logos). Certo è che nella interazione uomo macchina i due artisti ravvisano una vera e propria disfunzione: la "perdita di memoria storica" e la inesorabile "incapacità di proiettarsi in avanti per un futuro migliore, magari diverso".
Del rapporto uomo-macchina si dibatte in modo più sistematico dalla fine degli anni '80 del Novecento, da quando insomma la tecnologia si è fatta pervasiva e sempre più studiosi si sono soffermati su questa complessa interazione, giungendo a concludere come la tecnologia non possa "essere considerata semplicemente un prodotto dell’uomo, in una tradizionale logica causa-effetto. Essa retroagisce sull’uomo in una logica avanzata di causalità circolare" (cfr. Alberto F. De Toni e Cinzia Battistella, Da Homo Sapiens Sapiens a Homo Technologicus, www.multiverso.it). Come suggerisce anche Giuseppe O. Longo (Homo technologicus, 2001): "Tanto è importante la tecnologia, che essa contribuisce a formare le categorie cognitive (e attive) dell’uomo, condizionandone lo sviluppo". All'interno di questo scenario, in cui da decenni si prefigura il superamento dell'Umano verso un Transumano (secondo Ray Kurzweil una macchina di intelligenza artificiale potrebbe effettuare, da qui al 2050, l'intera gamma di compiti intellettuali umani e sarebbe sia emozionale che autocosciente), Massimo Ripa e Tonino Priori richiamano le coscienze verso un recupero delle specificità dell'uomo e della sua Mente così come dei principi della Natura.
La Natura (intesa anche come naturalità, principi naturali e quindi "veri" non virtuali) è rappresentata dalle opere di Massimo Ripa, diplomato all'istituto d'Arte di Fermo e dal 1988 designer e creatore di gioielli, realizzati principalmente con la tecnica della microfusione a cera persa. Proprio dalla sua esperienza di orafo sviluppa il suo talento artistico con la creazione di quadri-gioiello che modellano la materia ricomponendo in un insieme elementi diversi con pietre preziose o semipreziose: "I miei quadri gioiello - spiega Ripa - sono ricerche parallele alle arti cosiddette maggiori, sono indagini rivolte verso quegli spazi lasciati liberi dalla scultura e dalla pittura. Il mio obiettivo è fare la mia arte creativa, visionaria e olistica. La passione viscerale e il forte rispetto che nutro per la materia, mi impone di perseguire il cammino attraverso il mio lavoro, è la natura in tutte le sue forme, da sempre fonte di ispirazione. Al centro della mia visione c'è l'esaltazione del gioiello quando esso non è indossato, un momento trascurato che io esalto attraverso la mia opera. Il gioiello è parte di essa e diventa il veicolo che spezza la staticità e ci proietta nella Dinamica".
Le opere di Tonino Priori esprimono un diverso percorso creativo, quello della Mente intesa come capacità di immaginare, creare spazi interiori. Eseguiti con tecniche e supporti diversi, dalla china al collage su carta, ai colori ad olio su tela o acrilici su tavola, i lavori di Priori esplorano mondi inquieti, riproducono spazi onirici, visioni surreali. Nato nel 1968 a San Benedetto del Tronto (dove svolge anche un'attività professionale come geometra), ha iniziato a realizzare le sue opere sulle pareti della sua casa, senza regole, solo trainato dal gusto della ricerca di se stesso: "Arte come sollevazione interiore e smarrimento di cui sono vittima e protagonista allo stesso tempo - spiega -, io che non posso rassegnarmi alla mancanza e alla negazione quotidiana dei valori fondamentali di quella che crediamo essere l'Umanità. Non ritengo fondamentale anteporre preventivamente il tipo di supporto su cui titolare lo stato d'animo, ispirazione o pensiero; esclusivamente il colore, forma e le parole reagiscono, prima, durante e dopo la conclusione. Ho reso visibile un luogo mio interiore dove la ribellione è reale e la critica è quotidiana, con la pubblicazione delle mie attività". A mutuare ispirazione per il suo lavoro testi poetico-filosofici di autori come Artur Schopenhauer, Hermann Hesse, Umberto Saba, Fabrizio De Andrè, Antonio De Curtis, Ernesto Che Guevara.
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