Personale Di Martina Salvatore

Da venerdi 29 aprile al venerdi 20 maggio presso il negozio MOHSEN - Via di Pantaneto 128/130 Siena.
Vernissage e inaugurazione: Venerdi 29 aprile dalle ore 19:30 fino alle ore 22:00.

Vi aspettiamo numerosi come sempre.

Presentazione della mostra:

Quello che l'artista ci propone è un viaggio nell'universo femminile. Universo femminile in quanto tale ma anche come declinazione della vita. Negli sguardi di queste figure, a volte donne a volte ragazze, ci sono tutte le sfumature dell'essere donna: la sensualità, il misticismo, la vanità, il desiderio, la dolcezza, la passione, la malinconia, l'inquietudine, il mistero, la bellezza, il segreto dell'essere insieme una creatura tanto fragile quanto privilegiata. Ma più di tutto c'è la caducità di quello sguardo catturato, di quell'attimo irripetibile impresso nel viso di una donna. Il loro essere effimere è negli occhi, nei gesti, nelle espressioni, nello sguardo che non guarda o che guarda oltre, o che fa finta di non guardare per continuare ad essere guardato. La necessità dell'essere guardate esce fortemente dalla carta ed è resa dall'assenza di sfondo (elemento che accomuna quasi tutti i disegni) e soprattutto dalla centralità degli occhi, vere e proprie calamite di colore/anima del disegno. Occhi grandi e sensuali, che rapiscono, che incantano. In tutto questo c'è la donna, sfuggente ma urgente nella sua bellezza tutta da cogliere e scoprire.

Effimere non sono solo le protagoniste dei disegni e la percezione dei loro volti, ma anche la tecnica artistica utilizzata da Martina per impressionarle sul foglio. Si tratta infatti di semplici gessetti che l'artista usa come un prolungamento di sé, distribuendone e sfumandone il colore direttamente con le mani. Tutto parte sempre dagli occhi, poi il disegno prende forma dinamicamente, in una danza di sagome che ancora non esistono, in un gioco di colori che nascono e cambiano sulle dita e prendono vita solo alla fine, quando l'artista decide i dettagli da sottolineare, esaltandoli con il carboncino. Tutto quello che Martina ci propone è materialmente mutevole, estremamente volatile, per l'appunto effimero. Basta quasi un soffio per cancellarlo o almeno questa è l'impressione che arriva all'osservatore, grazie anche al parallelismo speciale tra l'irripetibilità dello sguardo ritratto e la volatilità della materia che da vita a ciò che si sta ammirando.

Il tutto è contraddistinto dall'incantevole tratto stilistico di Martina, che attraverso i suoi disegni racconta l'amore per la letteratura d'infanzia, regalandoci figure femminili delicate e poetiche, quasi fiabesche, creature fantastiche che rievocano l'immaginario comune della femminilità.

Ciò che siamo in ogni momento è mutevole, effimero.

L'essere effimere ci appartiene. Vi appartiene.

Martina, nata a Sulmona il 28 Aprile 1982, è un'educatrice d'infanzia per professione e un'artista autodidatta che ha sempre disegnato per gioco. L'arte per lei è evasione, meditazione, uno spazio intimo per ascoltarsi ed ascoltare. Un terreno fertile che l'appassiona e la incuriosisce, da scoprire in punta di piedi, con la delicatezza che la contraddistingue.